martedì 29 dicembre 2009

La mia annata migliore....



Chi mi conosce lo sa: la musica è sempre stata la mia più grande passione, un qualcosa che ho sempre vissuto in modo assolutamente totale e viscerale, fin da prima di imparare a leggere ed è poi diventata una mia compagna di vita inseparabile che ha segnato costantemente la mia strada e ha fortemente contribuito a rendermi ciò che sono.

Da più di trent'anni ascolto musica e da oltre venticinque l'acquisto e la colleziono e in tutto questo tempo non mi era mai capitata un'annata così incredibilmente bella, musicalmente parlando, come il periodo che è andato dal giorno del mio matrimonio (per intenderci il 27/09/2008) fino a questi ultimi giorni del 2009 e ciò che mi sorprende di più di questa sensazione è il motivo che l'ha scatenata. Infatti, anche se nessuno degli album che ho acquistato in questo periodo è entrato a far parte dei miei "migliori 5 album di sempre" (quattro su cinque realizzati ed acquistati tra il 1997 ed il 2002 ed uno realizzato ed acquistato nel 2007), e nonostante questo non sia nemmeno stato il periodo in cui ho acquistato più musica in assoluto (il primato va ai 18 mesi tra il marzo 1996 e il settembre 1997 quando la mia collezione è passata da 353 a 1000 unità), mai come quest anno sono stato soddisfatto di quanto e cosa ho acquistato.

Molti, infatti, sono stati i momenti di soddisfazione sotto ciascun punto di vista:

pensando al "quanto" ricordo:

il mio viaggio di nozze, quando, nella camera d'albergo di Stoccolma dove eravamo, ho sparpagliato sul letto tutti i cd che avevo acquistato sia in un negozio di Copenaghen, sia nella città di Stoccolma dove avevo passato la mattinata in una via (sankt Eriksgatan) dove, nel giro di meno di 1 km, ci sono la bellezza di 8 negozi di dischi ciascuno dei quali, pur con una specializzazione diversa dagli altri, aveva musica di tutti i generi e mi ci sono buttato in mezzo facendo la scena del bambino nel paese dei balocchi. 
Quando sono uscito da un negozio di Biella che aveva fatto svendita totale con due borsoni dell'Ikea pieni zeppi di cd cosciente del fatto che mai avevo fatto un acquisto di simile portata in un singolo negozio in una volta sola.

pensando al "cosa", le cose più belle sono state:

Il ritorno discografico del mio gruppo preferito in assoluto, in quella che è la loro seconda incarnazione ufficiale, a distanza di 5 anni dalla loro ultima fatica   



Un gioiello nascosto, uscito postumo e scoperto in maniera assolutamente casuale, con dei pezzi assolutamente straordinari


Un disco di un gruppo della mia adolescenza che ha saputo reinventarsi dopo anni di silenzio ed ha fatto nel 2009 un album strepitoso



Il lavoro di un gruppo colpito dalla tragedia (nel 2008 è morto all'età di 45 anni il cantante, che stato loro simbolo fin dalla loro nascita, 25 anni fa) che ha saputo reagire dando alla luce un capolavoro assoluto, con all'interno una delle dediche più commoventi di sempre




Un disco di un gruppo italiano, che narra una storia assolutamente coinvolgente e che mi ha sorpreso in maniera totale




Un DVD di un concerto assolutamente spettacolare con dentro uno dei duetti più emozionanti di sempre (ascoltate il pezzo "Somewhere", poi mi saprete dire)



Il ritrovo, a distanza di anni, di due dischi che avevo perduto, uno dei quali era diventato quasi introvabile

  

Un regalo assolutamente inaspettato ed altrettanto gradito



La scoperta di un pezzo di storia del Metal italiano e la conferma che, a 25 anni di distanza e nonostante tutta la diffidenza del "bel paese" per questo genere, ci sono gruppi italiani che hanno successo anche all'estero.



 anno 1984


 
anno 2009

La scoperta di due belle realtà musicali della mia zona




E un finale d'anno in cui ho avuto la fortuna di assistere ad un musical assolutamente incredibile







Tra acquisti e regali, in questo periodo, mi sono arrivati più di 200 album, dei quali: molti mi hanno assolutamente estasiato, altrettanti mi sono comunque piaciuti molto, ma NESSUNO (e ribadisco: NESSUNO!) mi ha mai deluso ho lasciato una sensazione che facesse dire "ecco un disco che non mi piace".


Tante sono state le cose che, dal mio matrimonio ad oggi, hanno fatto del mio 2009 un anno veramente spettacolare, ma ancora una volta non posso fare a meno di constatare che, sempre e comunque, la musica e la mia vita siano legate in maniera indissolubile.



giovedì 17 dicembre 2009

Una presentazione

Oggi vorrei presentarvi una persona veramente speciale e, per farlo, inizio a parlarvi un po' della sua vita.

Da quando la conosco, non c'è mai stato un giorno in cui lei non dovesse fare i conti col dolore fisico e con le malattie che hanno minato il suo corpo fin dall'infanzia e che, nel corso degli anni, sono andate evolvendosi e accatastandosi come una sinistra collezione che ancora non ha smesso di ampliarsi, e nonostante questo la vedo affrontare la vita giorno dopo giorno col sorriso sulle labbra e con una determinazione assoluta. Ho ancora negli occhi lo sguardo dell'infermiera del pronto soccorso dell'ospedale di Vercelli, in cui l'avevo portata d'urgenza una sera, alla risposta che si è sentita dare quando le chiesto "soffre di qualche malattia signora?", tanto da chiederle "nient'altro?" solo per sentirsi rispondere "ah, no è vero. Ho anche altro....". Lo stesso sguardo che non fatico ad immaginare negli occhi di quelle che sono state le sue compagno di un corso che lei ha fatto per mettere nel suo curriculum vitae, nel rendersi conto che "le si alza al mattino non quando sta bene, ma solo quando il dolore è in una misura per lei ancora accettabile", in un giorno in cui i calcoli ai reni stavano facendo qualche bizza di troppo.

Non ha mai avuto una vita facile, anche perché l'accumularsi di malattie è stato principalmente causato non da suoi comportamenti, ma dall'incompetenza di chi doveva capire ciò che aveva e non lo ha fatto, lasciando così che l'intolleranza di cui lei era vittima facesse tutti i danni possibili ed immaginabili, e nonostante questo mantiene abbastanza fiducia nella classe medica, da programmarsi un ricovero per una rieducazione alimentare per far fronte all'obesità, che nel suo caso non è altro che una delle conseguenze della mancata diagnosi iniziale, ed è stato assolutamente commovente sentire in questi giorni l'entusiasmo nella sua voce, al telefono con le sue amicizie, mentre diceva "dopo vent'anni riesco finalmente a camminare senza dolore" e percepire la sua volontà di iniziare l'ennesima lotta della sua vita.

Ogni giorno è una scommessa, per lei, perché non sa fino a quando l'equilibrio precario della sua salute reggerà, ma non solo non rinuncia a vivere la sua vita ed a fare progetti per il suo futuro, ma si spende anche per essere d'aiuto agli altri, in ogni modo che lei veda come possibile e non perde occasione per donarti un sorriso o un po' della sua energia nonostante in passato, appena la malattia le aveva reso impossibile il rendersi utile per il suo gruppo di amicizie, sia stata palesemente abbandonata da quasi tutti coloro che, fino ad allora, avevano condiviso il suo cammino.

Troppe volte mi dice "io mi sento una persona assolutamente normale, come tutti", e tutte queste volte io le rispondo che non è vero, ma sento che lei non riesce a crederci fino in fondo. Per questo ho deciso di presentarvela per quella che è, ovvero una donna che, nonostante tutto, non rinuncia mai a lottare, a vivere e ad essere felice per quello che ha, piuttosto che lamentarsi di quello che non ha; una persona che mette tutta se stessa in ogni cosa che fa, perché sa che in qualunque momento potrebbe capitarle di non poterlo più fare per il resto dei suoi giorni; una persona che anche quando si trova a dover rinunciare ad un proprio sogno, non solo non si abbatte, ma trova in ciò che sta vivendo la forza per andare avanti sempre e comunque.

Signore e signori, ecco a voi mia moglie.