tag:blogger.com,1999:blog-65124210144904093882023-11-16T12:37:15.087+01:00Vibrazioni Nell'EterePerché le vibrazioni che sentiamo attorno a noi, arrivano da tutto ciò che con noi entra in risonanza.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.comBlogger71125tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-25028970103546003412018-12-31T13:25:00.000+01:002018-12-31T13:25:40.297+01:00Il mio augurio per il 2019<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quest’anno l’augurio che voglio
lasciare a tutti voi, è un po’ particolare, e riguarda da vicino quanto
successo a mia moglie nel periodo da Luglio 2016 (quando è uscita da un
ricovero ospedaliero, avendo però un’infezione da stafilococco aureo) ad oggi
(quando l’ultima delle lesioni che questa infezione le aveva procurato alle
gambe si è definitivamente richiusa).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Molte cose sono successe in
questi quasi 2 anni e mezzo, ma il momento peggiore è stato in questo passato
ottobre quando, tornati dalle ferie, mia moglie ha passato 10 giorni chiusa in
casa con la febbre che oscillava continuamente dai 38°
ai 40°. Quando, nonostante le cure, la situazione non sembrava migliorare,
abbiamo preso la decisione, su consiglio di una specialista che segue Fabiana
da diverso tempo, di portarla al pronto soccorso dell’ospedale torinese in cui
la specialista in questione esercita. Per cui, con in mano i risultati di un
tampone alle gambe ritirato quella stessa mattina da Fabiana, ci siamo diretti
verso Torino.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quando il medico del pronto
soccorso ha visitato mia moglie, il responso è stato che, oltre alla situazione
evidenziata nei risultati del tampone (ovvero che nella gamba in cui c’erano
ancora lesioni aperte, era di nuovo in corso un’infezione, ma vi era anche un’infezione a livello interno nell’altra gamba, in cui le lesioni
si erano chiuse da tempo) il medico aveva pure ravvisato un focolaio di
polmonite allo stato iniziale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quella sera (era un lunedì) io
sono dovuto tornare a casa, con Fabiana che è rimasta al pronto soccorso, e
quello che provavo era un misto tra la rabbia per la situazione e per come si
era venuta a creare, e la paura che mia moglie rischiasse seriamente di morire.
Sapevo, infatti, che lei, in passato, in seguito alle complicanze in
un’influenza, aveva avuto una pericardite per cui ha dovuto curarsi ed
astenersi da ogni sforzo per quasi un anno intero e temevo che, tra l’inizio di
polmonite e le due altre infezioni che erano in atto, il suo fisico potesse
definitivamente cedere. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La dimostrazione della gravità
della situazione sono stati i 20 giorni di ricovero ospedaliero che Fabiana ha
dovuto fare, letteralmente bombardata di antibiotici che, fortunatamente, sono
riusciti a stroncare tutte e tre le infezioni ma in più, per la prima volta da
quando le si erano aperte le lesioni nel lontano luglio 2016, i medici
dell’ospedale, oltre a darle il piano terapeutico per finire di curare le
lesioni alla gamba ancora ulcerata, hanno pure imposto che la terapia fosse
domiciliare, che le gambe fossero lavate ogni qual volta si fosse dovuta
sostituire la medicazione (cosa che fino a quel momento le era sempre stata
“sconsigliata” dai medici che la seguivano), e che dovesse comunque stare a
casa ed il più possibile a riposo fino a quando le lesioni non fossero state
definitivamente richiuse (anche questa indicazione non era mai stata data
prima).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Inoltre, in una delle visite
specialistiche fatte per controllare lo stato della gamba con le lesioni ancora
aperte dopo le dimissioni dal lungo ricovero ospedaliero, lo specialista ha
detto che, vista la situazione passata da Fabiana in quei giorni, lei aveva
seriamente rischiato di morire per setticemia, cosa che rende ancora più bello
il fatto di poter dire che, dopo tutto questo tempo, Fabiana è guarita da
quelle lesioni che hanno fortemente condizionato la nostra vita in questo lungo
lasso di tempo, fatto di 3 ricoveri ospedalieri, e di innumerevoli visite
ambulatoriali fatte o per cambiare le medicazioni alle gambe, o per controlli
specialistici più frequenti, anche in considerazione del fatto che le lesioni e
le infezioni che tornavano ciclicamente, contribuivano ad aggravare un quadro
clinico già di per sé decisamente complesso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Per cui lo dico forte e chiaro:
SONO FELICE CHE MIA MOGLIE SIA ANCORA VIVA E NON ABBIA PI<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Ù
QUEST’ULTERIORE LOTTA DA SOSTENERE.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 115%;"><div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo, l’augurio che voglio fare a tutti voi per
il 2019 è quello di potervi rialzare sempre dopo ogni caduta, e di riuscire a
sostenervi gli uni con gli altri anche nei momenti più duri e difficili, per
poterli superare e poi gioire di ogni singola vittoria, non importa se piccola
o grande, che avrete in ogni singolo giorno della vostra vita.</div>
</span></span><div style="mso-element: comment-list;">
<!--[if !supportAnnotations]-->
<div style="mso-element: comment;">
<div class="msocomtxt" id="_com_1" language="JavaScript">
<div class="MsoCommentText" style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-68980352824048812912018-07-08T13:10:00.002+02:002018-07-08T13:18:19.416+02:00Dirtti, Doveri e Coerenza.<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Visto tutto quello che sta succedendo in Italia e in Europa, soprattutto per quanto riguarda i migranti e tutto ciò che legato al fenomeno dell'immigrazione, ci sono alcune cose che sento di dover dire.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In primo luogo un concetto fondamentale: DIRITTI e DOVERI sono due facce della stessa medaglia. Ovvero, quando si definisce un accordo, di qualsiasi genere, tra due parti (come ad esempio tra le istituzioni e i cittadini di uno stato) ciò che viene definito DIRITTO di una delle due parti, stabilisce un preciso DOVERE dell'altra parte nei suoi confronti; così come ciò che viene definito DOVERE di una delle due parti, stabilisce un preciso DIRITTO dell'altra parte nei suoi confronti.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In secondo luogo, una nazione (qualunque essa sia) si basa su principi fondamentali stabiliti da una costituzione. Solo in secondo momento entrano in gioco le leggi che DEVONO assolutamente rispecchiare i principi stessi della costituzione che la nazione si è data. Per questo, un cittadino che ignora i principi fondamentali della costituzione dello stato in cui vive, è dimostrazione di un fallimento delle istituzioni di quello stato, mentre un politico (che in molte democrazie, compresa l'Italia, GIURA sulla costituzione di seguirne e di difenderne i principi) non può ignorarli e per cui, se decide di non seguirli, non può che essere definito un traditore della nazione che crede di poter rappresentare. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ora la costituzione italiana, all'articolo 2 dice: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti </span>inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei DOVERI INDEROGABILI di solidarietà politica, economica e sociale".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come potete notare, in questo articolo, non si fa nessuna distinzione tra "cittadini" e "non cittadini", ma si limita a dire che L'Italia riconosce e GARANTISCE i diritti inviolabili dell'uomo, quindi è DOVERE dello stato Italiano far sì che questi diritti siano rispettati per QUALUNQUE ESSERE UMANO che si trovi sul suolo Italiano; inoltre definisce la solidarietà (sia politica, che economica che sociale) come un DOVERE INDEROGABILE, ovvero è compito sia dello stato italiano, che di ciascun cittadino italiano fare quanto è in suo potere per aiutare chi ne ha bisogno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In più, l'articolo 3 recita: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"Tutti i cittadini hanno pari dignita` sociale [XIV] </span>e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [292, 371, 481, 511, 1177], di razza, di lingua [6], di religione [8, 19], di opinioni politiche [22], di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dove non solo si scrive a chiare lettere che, nella costituzione Italiana, non c'è spazio per concetti come la discriminazione e il razzismo (nei confronti di qualsiasi categoria), ma si enuncia anche il principio che È DOVERE DELLO STATO rimuovere qualsiasi tipo di comportamento razzista e discriminatorio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In più, l'Italia fa parte sia dell'Europa che delle nazioni facenti parte dell'ONU e questo vuol dire che, così come l'Italia deve essere fedele ai principi dettati della sua costituzione, deve anche essere coerente, così come qualsiasi altro stato membro di queste istituzioni, con i principi costituenti di queste entità. A questo punto è utile sapere che: </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'Europa, attraverso il trattato di Lisbona, ha rettificato la propria costituzione e, in particolare negli articoli 61 e 63, ha scritto: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Art 61 Capo 1 punti 1, 2 e 3</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'Unione realizza uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia nel rispetto dei diritti fondamentali nonché dei diversi ordinamenti giuridici e delle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Essa garantisce che non vi siano controlli sulle persone alle frontiere interne e sviluppa una politica comune in materia di asilo, immigrazione e controllo delle frontiere esterne, fondata sulla solidarietà tra Stati membri ed equa nei confronti dei cittadini dei paesi terzi. Ai fini del presente titolo gli apolidi sono equiparati ai cittadini dei paesi terzi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'Unione si adopera per garantire un livello elevato di sicurezza attraverso misure </span><span style="text-transform: uppercase;">di prevenzione e di lotta
contro la criminalità, il razzismo e la xenofobia</span>, attraverso misure di coordinamento e cooperazione tra forze di polizia e autorità giudiziarie e altre autorità competenti, nonché tramite il riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie penali e, se necessario, il ravvicinamento delle legislazioni penali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Art 63 punto 1</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> L'Unione sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un paese terzo che necessita di protezione internazionale e a garantire il rispetto del principio di non respingimento. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre l'ONU, tramite la sua "Convenzione ONU sul Diritto del Mare" stabilisce, all'articolo 98 il concetto di OBBLIGO DI PRESTARE SOCCORSO nel seguente modo</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">1. Ogni Stato deve esigere che il comandante di una nave che batte la sua bandiera, nella misura in cui gli sia possibile adempiere senza mettere a repentaglio la nave, l'equipaggio o i passeggeri:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a) presti soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo;</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">b) proceda quanto più velocemente è possibile al soccorso delle persone in pericolo, se viene a conoscenza del loro bisogno di aiuto, nella misura in cui ci si può ragionevolmente aspettare da lui tale iniziativa;</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">c) presti soccorso, in caso di abbordo, all'altra nave, al suo equipaggio e ai suoi passeggeri e, quando è possibile, comunichi all'altra nave il nome della propria e il porto presso cui essa è immatricolata, e qual'è il porto più vicino presso cui farà scalo.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">2. Ogni Stato costiero promuove la costituzione e il funzionamento permanente di un servizio adeguato ed efficace di ricerca e soccorso per tutelare la sicurezza marittima e aerea e, quando le circostanze lo richiedono, collabora a questo fine con gli Stati adiacenti tramite accordi regionali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto questo rende assolutamente chiaro che:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">1) A meno che l'atto di soccorso marittimo, non crei pericolo per il soccorritore, DEVE prestare soccorso a CHIUNQUE sia trovato in mare in condizione di pericolo, secondo le possibilità del soccorritore stesso.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">2) Il soccorso marittimo comporta l'obbligo di recarsi al porto PIU' VICINO</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">3) TUTTI I MURI che sono stati creati sui confini dei paesi interni all'Unione Europea sono ANTICOSTITUZIONALI e non hanno quindi il diritto di esistere.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">4) L'unione Europea (e quindi tutti i suoi stati membri) ha il chiaro dovere di combattere il razzismo e la xenofobia</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Io vivo in Italia, e mi sto profondamente vergognando per la deriva razzista e xenofoba che il nostro paese sta seguendo da qualche tempo a questa parte, perché questa deriva è uno dei tradimenti peggiori di quelli che dovrebbero essere i nostri principi più sacri, come cittadini e come persone e il fatto che ci siano politici osannati proprio perché sbandierano il loro tradimento nei confronti di questi principi, mi preoccupa moltissimo. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando penso a tutto questo, però, mi ricordo di una scena vista qualche anno fa, in un ristorante giapponese a Milano, durante una pausa pranzo in cui, mentre mangiavo, ho visto entrare quattro giovani, due ragazzi e due ragazze, con la pelle di colori diversi, ma che hanno passato tutto il tempo a parlare, a ridere e a scherzare assieme, mentre condividevano il cibo allo stesso tavolo. Forse davvero abbiamo ancora una speranza, di non tornare ad essere un branco di bruti in preda alla paura, al rancore e alla parte peggiore dell'essere umano.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-64908065042834636092018-06-04T19:23:00.002+02:002018-06-04T19:30:34.050+02:00Il Bello di Guerre Stellari, e della fantascienza.<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo post è dedicato a Simona
Fruzzetti e a tutti i #diversamentestellari del web, a cui vorrei descrivere
sia quello che è “il bello” di Star Wars, ma anche spiegare perché la
fantascienza NON È un genere narrativo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Partendo da cosa è “il bello” di
Star Wars, dobbiamo rispondere alla domanda “cosa ha fatto diventare Guerre
Stellari un capolavoro del cinema”? Quello che Guerre Stellari ha portato nel
mondo del cinema nel 1977 è stato un modo di concepire e di creare gli effetti
speciali che, per i tempi, è stato assolutamente rivoluzionario e in anticipo
sui tempi; in più ciò che ha colpito in maniera profonda le masse, è stato l’immaginario
di razze, e di mondi descritti, in un momento in cui si credeva che, nel giro
di poche generazioni, il genere umano avrebbe potuto colonizzare lo spazio. È
stato qualcosa che ha fatto sognare sia per la propria visionarietà, ma anche
per la propria innocenza e, proprio per questo, si è radicato nell’anima di più
generazioni. Perché parlo di “innocenza”? perché tutto questo è stato fatto
narrando una delle più classiche fiabe per bambini.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo ci porta al secondo punto
della discussione: perché la fantascienza non è un genere?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Partiamo dall’inizio, ovvero:
cosa sono un film, un fumetto, un libro o un telefilm a puntate? Sono tutte STORIE
che ci vengono raccontate. Ora, nella marea di storie che ci può venire in
mente di raccontare, o di sentirci raccontare, esistono elementi che le caratterizzano
e le differenziano le une dalle altre e, quando una serie di storie ha uno o
più cardini in comune, si definiscono parte di uno stesso GENERE. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Esempi perfetti di ciò che sono
generi narrativi sono il Giallo, l’Horror e la Commedia Romantica, ovvero:
tutti quanti hanno degli elementi essenziali che la storia in questione non
solo deve avere, ma ne devono anche essere il suo centro focale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per chiarirci, se stiamo parlando
di un “Giallo”, ci riferiamo ad una storia che parte o da un crimine, o da un
evento tragico (una morte) o misterioso (una scomparsa) e che poi costruisce
attorno a questo fatto tutti i suoi meccanismi; se stiamo parlando di un
Horror, abbiamo a che fare con una storia che racconta fatti e atmosfere che descrivano
e nutrano la nostra paura; se stiamo parlando di una commedia romantica, sappiamo
che esiste una storia d’amore che, attraverso varie peripezie ed equivoci
arriva al lieto fine. Tutto questo vuole anche dire che, se una storia non
contiene gli elementi caratteristici di un genere, non ne può far parte,
ovvero: una storia che non parli d’amore a lieto fine NON È una commedia romantica,
così come una storia che non contiene elementi di paura NON È un Horror, e come
una storia che non sia incentrata sul crimine NON È un Giallo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perché la fantascienza, invece,
non è un genere? Visto che il post iniziale parlava di film, prendo come esempio
tre film cardine nella storia della fantascienza cinematografica, ovvero:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">GUERRE STELLARI EPISODIO IV: Una Nuova Speranza<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">BLADE RUNNER<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ALIEN<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il punto centrale è che, pur essendo
tutti e tre film di fantascienza, narrano storie di generi assolutamente
diversi, perché la storia narrata ha caratteristiche basilari completamente
differenti e, per capire di cosa stiamo parlando, quello a cui dobbiamo rispondere
è: qual è la storia che questi film ci stanno raccontando? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Se ci pensate bene, GUERRE
STELLARI ci narra una storia di un eroe inconsapevole, chiamato alla battaglia
per salvare una principessa ed il suo regno, usurpati da un feroce tiranno. Di
fatto è una storia che segue perfettamente i canoni del romanzo cavalleresco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per BLADE RUNNER, la storia è
quella di un investigatore che affronta i pericoli e gli ambienti più torbidi
di una città per trovare i responsabili di un crimine e che, nel farlo,
affronta una sua nemesi. La storia ha tutti i cardini del genere NOIR<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La storia di ALIEN è quella di un’eroina
che affronta un mostro che sta terrorizzando e uccidendo gli abitanti di una
comunità. Altro non è che una storia tipica del genere HORROR.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perché, allora, tutti questi film
(e questo ragionamento potete portarlo anche su tutte quelle altre arti la cui
funzione è quella di narrare una storia) vengono definiti “Di FANTASCIENZA”? Perché
la FANTASCIENZA, non è un genere, ma è UN’AMBIENTAZIONE creata a partire da ciò
che noi immaginiamo che la scienza possa arrivare a creare da qui fino alla
fine dei tempi; è la creazione di uno scenario in cui ci si immagina cosa la
scienza possa arrivare a creare e quali possano essere le conseguenze sia di
ciò che verrà scoperto, che di come verrà utilizzato; è il voler usare la
fantasia applicata alla scienza ed alla tecnica per creare mondi in cui
ambientare le storie che verranno raccontate. Per tutto questo, non è giusto
parlare della Fantascienza come di un genere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo, però, vuole anche dire
che, se ci troviamo di fronte ad una storia di ambientazione fantascientifica,
non abbiamo ancora nessun modo per capire a quale genere questa appartenga,
finché non conosceremo la storia narrata. Per questo vorrei invitare tutti i #diversamentestellari
ed anche tutti quelli che #permelafantascienzaèrobabanale a non farsi distrarre
troppo dai laser, dai robot, dalle astronavi, dai mostri o dalle cosiddette “Tecnobubbole”
e provate a guardare (o leggere) e gustarvi la storia per quello che è, ovvero
per ciò che vi sta raccontando. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">P.S. Ringrazio Roberto Recchioni per aver scritto sul suo blog <a href="http://prontoallaresa.blogspot.com/" target="_blank">Dalla Parte di Asso</a> tutti i post della serie "Di Che Parliamo quando Parliamo di Fumetti" che mi hanno dato anche alcuni mezzi per capire diverse cose in più sul modo in cui le storie si possono raccontare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-46399364315119454122017-07-03T22:24:00.000+02:002017-07-03T22:24:29.041+02:00L'assassino dell'amore, ovvero: gli equivoci del romanticismo<!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:DontVertAlignCellWithSp/>
<w:DontBreakConstrainedForcedTables/>
<w:DontVertAlignInTxbx/>
<w:Word11KerningPairs/>
<w:CachedColBalance/>
</w:Compatibility>
<w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><br />
<!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="true"
DefSemiHidden="true" DefQFormat="false" DefPriority="99"
LatentStyleCount="267">
<w:LsdException Locked="false" Priority="0" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Normal"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="heading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="35" QFormat="true" Name="caption"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="10" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" Name="Default Paragraph Font"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="11" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Subtitle"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="22" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Strong"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="20" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="59" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Table Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" UnhideWhenUsed="false" Name="Placeholder Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="No Spacing"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" UnhideWhenUsed="false" Name="Revision"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="34" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="List Paragraph"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="29" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="30" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Intense Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="19" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Subtle Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="21" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Intense Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="31" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Subtle Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="32" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Intense Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="33" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Book Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="37" Name="Bibliography"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" QFormat="true" Name="TOC Heading"/>
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Calibri","sans-serif";}
</style>
<![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:DontVertAlignCellWithSp/>
<w:DontBreakConstrainedForcedTables/>
<w:DontVertAlignInTxbx/>
<w:Word11KerningPairs/>
<w:CachedColBalance/>
</w:Compatibility>
<w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><br />
<!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="true"
DefSemiHidden="true" DefQFormat="false" DefPriority="99"
LatentStyleCount="267">
<w:LsdException Locked="false" Priority="0" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Normal"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="heading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="toc 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="35" QFormat="true" Name="caption"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="10" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" Name="Default Paragraph Font"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="11" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Subtitle"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="22" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Strong"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="20" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="59" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Table Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" UnhideWhenUsed="false" Name="Placeholder Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="No Spacing"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" UnhideWhenUsed="false" Name="Revision"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="34" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="List Paragraph"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="29" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="30" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Intense Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Light Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Shading 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium List 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Medium Grid 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Dark List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" Name="Colorful Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="19" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Subtle Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="21" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Intense Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="31" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Subtle Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="32" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Intense Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="33" SemiHidden="false"
UnhideWhenUsed="false" QFormat="true" Name="Book Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="37" Name="Bibliography"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" QFormat="true" Name="TOC Heading"/>
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Calibri","sans-serif";}
</style>
<![endif]-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Perché
l’amore esiste ed è qualcosa di realmente stupendo, ma su cosa sia ti stanno
informando decisamente male.</span></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Nota
bene: questo post ha in sé dati demografici presi sia da wikipedia, che dal
sito ISTAT che dalla sezione del sito dell’organizzazione mondiale per la
sanità relativa all’europa; riporta anche alcune linee generali del discorso
sulle tre personalità dell’essere umano, sull’espressione degli istinti di
sopravvivenza e riproduzione nel maschio e nella femmina del genere umano, e le
definizioni di “amore” e di “dolore psicologico” che possono essere ritrovate
nei libri di Giulio Cesare Giacobbe. Di fatto, nello scrivere questo post ho
usato queste informazioni apprese da altre fonti come premesse per far capire
il ragionamento ed il percorso che portano a quella che è una mia tesi
personale.</span></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">A volte basta poco, un piccolo post può
darti l'ispirazione per trovare l'inizio adatto ad uno di quei classici
discorsi fiume in cui, proprio per tutto quello che c'è da dire, non riesci mai
a capire da che parte cominciare. Il post in questione, pubblicato da una mia
amica che si rivolgeva a suo marito, recitava così:</span></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";"><br />
"Amore, mi piacciono i film romantici! Però è ingiusto: Voi guardate i
porno e almeno qualcosa si avvera... Noi no, non si avvera un bel niente!
Buuuuuuuu". </span></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";"><span style="font-size: small;">Ed
eccolo lì, lo spunto decisivo, ovvero: ancora oggi si descrive e si definisce
l’amore sulla base dello schema di comportamento romantico. Cosa che ho
</span>sintetizzato in una risposta in cui sostenevo che Il problema stesse nel fatto
che tutto il ‘genere romantico’ trasmette un’idea dell’amore completamente
fasulla, e che la tragedia fosse che le gente, comunque, continuasse a credere che
fosse quella la realtà dell’amore. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Se
analizziamo i messaggi che arrivano da una qualsiasi opera del genere romantico
vediamo che:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Si
definisce l’amore come una forza misteriosa, magica, indefinita e indefinibile
a cui non c’è modo di resistere.</span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Si
sostiene che l’innamoramento sia la parte iniziale dell’amore che, a sua volta,
ne deve essere la naturale conseguenza</span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Si
sostiene anche che l’amore sia tanto forte, per sua stessa natura, da vincere
sopra ogni avversità</span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">4)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">A
seconda del fatto che la storia abbia come protagonisti o persone singole o una
famiglia:</span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 72.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level2 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">a.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Nel primo caso si sostiene che
ogni tipo di comportamento sia giustificato, quando fatto “per amore” (ovvero
siccome io sono innamorato di te, vuol dire che ti amo e quindi tutto ciò che
faccio “per amore” è giustificabile)</span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 72.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level2 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">b.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Nel secondo caso si sostiene
che “la famiglia è più importante di tutto e quindi non esiste sacrificio che
per lei non possa / debba essere fatto”</span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Inoltre,
tutte queste opere, definiscono anche canoni comportamentali ben separati e
distinti per l’uomo e per la donna. Di fatto si sostiene che la donna debba:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.7pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l5 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -17.85pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Essere
bella e sensuale</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.7pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l5 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -17.85pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Essere
padrona della capacità di gestire il proprio lato emozionale e sentimentale</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.7pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l5 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -17.85pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Essere
in grado di portare l’uomo a sentirsi legato a lei </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">In più si
suggerisce che queste caratteristiche siano innate nella donna, portando quindi
all’associazione di idee che le donne abbiano diritto all’amore solo per il
fatto di esistere.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Per quanto
riguarda l’uomo, invece, si sostiene che debba “corteggiare” la donna per
poterla “conquistare” e che, per farlo, debba dimostrare:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Che
mai, in nessun caso, lui userà la forza e la violenza su di lei</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Che
per lui lei è l’unica donna.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">di
essere disposto a soddisfare ogni singola esigenza della donna in questione</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">4)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">che
considera la donna come centro assoluto del proprio mondo</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">5)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">che
è disposto a proteggerla facendo qualsiasi sacrificio</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">6)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">che
non esiterebbe a tradire o ad abbandonare qualsiasi altro tipo di rapporto con
altre persone o passioni per avere la possibilità di “avere il suo amore”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">In più si
suggerisce che, per l’uomo, sia premio sufficiente avere al proprio fianco la
donna per cui ha dovuto lottare quasi alla morte, creando l’associazione per
cui la donna, in quanto tale, possa pretendere che l’uomo faccia qualsiasi cosa
per lei, e che non debba chiedere nulla in cambio se non la presenza della
donna stessa e la possibilità che, per gentile concessione di lei, possa
diventare madre dei figli che lei vorrà avere con lui.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Il genere,
inoltre, definisce e da indicazioni chiare e articolate su tutti i
comportamenti definiti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o romantici
(associati, quindi, alla dimostrazione d’amore) o galanti (associati, quindi,
alla dimostrazione di attenzione) che la donna deve ottenere e tra cui l’uomo
può al massimo permettersi di scegliere quali siano i più consoni al suo modo
di essere, fino all’arrivare a definire anche tutti i comportamenti che non
devono assolutamente esseri usati se si vuole “conquistare l’amore di una
donna”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Ora, viste
queste premesse, è assolutamente ovvio il motivo per cui a qualsiasi donna
piaccia definirsi “romantica”: praticamente aderisce ad un modello che descrive
la donna come centro assoluto della vita di tutte le persone che le ruotano
attorno e da a ciascuna di queste altre persone il ruolo di comprimari /
coprotagonisti la cui funzione resta la cura e la soddisfazione dei suoi desideri. Ma il punto è che, oltre alle aspettative troppo elevate, questo schema presenta tre
grossi problemi</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l3 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Parte
da premesse completamente sbagliate e fasulle</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l3 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Genera
una delle associazioni mentali che è alla base della discriminazione femminile</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l3 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Non
è più neanche funzionale all’epoca e al luogo in cui stiamo vivendo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Parlando delle
premesse, la realtà è che: </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l4 level1 lfo5; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">L’amore
è semplicemente quella forza naturale che, da un lato, ha consentito la
sopravvivenza della specie umana e che si riassume nella frase “Io voglio
prendermi cura di te” e, dall’altro, nel momento in cui lo riceviamo, contribuisce
a formarci come persone.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l4 level1 lfo5; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">L’Innamoramento,
non solo non è l’inizio dell’amore, ma ne è il suo inverso, ovvero la
proiezione del nostro bisogno atavico di amore su un’altra persona e si riassume
nella frase “Io ho bisogno che tu mi ami” (ovvero che tu ti prenda cura di me).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l4 level1 lfo5; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">L’amore,
come ogni altra forza naturale, o viene nutrita o va ad esaurirsi</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l4 level1 lfo5; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">4)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Nel
momento in cui si crea l’idea che tutto è giustificabile in nome del bisogno
d’amore, si va a definire il rapporto che si viene a creare tra le persone che
sentono questo bisogno esattamente come una guerra (dove tutto viene concesso
per cercare di sopravvivere) e nel momento in cui si definisce che “per la
famiglia bisogna essere disposti a qualsiasi sacrificio”, si crea
un’associazione mentale decisamente pericolosa, per cui basta avere rapporti di
sangue per poter pretendere dai parenti qualsiasi cosa, al di là del fatto che
possa esserci o meno rispetto tra le singole persone.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">A questo punto
vado ad esaminare i problemi dello schema romantico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Il problema
delle premesse completamente sbagliate e fasulle, deriva dal fatto che il
genere romantico altro non è che l’ennesima riproposizione di un modello che
viene ripetuto ormai da quasi un millennio. Questo significa che le radici di
questo modello risalgono ad un momento dove la vita degli esseri umani era
regolata essenzialmente dalla violenza e dall’ignoranza, intesa non solo come
incapacità di apprendere le nozioni, ma anche come mancanza degli strumenti per
poter scoprire le informazioni e le nozioni corrette, che sarebbero servite a capire la reale
natura delle cose e, proprio per questo fatto, le premesse in questione sono
nate e cresciute su un terreno di nozioni false ed incomplete. Cosa che ha
generato a sua volta delle convinzioni a loro volta assolutamente incomplete e
per lo più errate. La ripetizione e la riproposizione di queste convinzioni nel
corso del susseguirsi delle generazioni e dei secoli, ha portato a far sì che
la maggior parte delle persone pensasse che quelle convinzioni fossero verità
assolute e indubitabili.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Per quanto
riguarda il secondo problema, questo riguarda il fatto che, nel genere
romantico, si vede chiaramente come la funzione dell’uomo sia quella di
accudire e proteggere la donna, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma
questo crea, come conseguenza diretta, un’associazione mentale ben precisa.
Provate a pensare alle differenze tra un bambino ed un adulto. Una di queste è
il fatto che l’adulto è in grado di sopravvivere nell’ambiente esterno anche
dovendo contare solo sulle sue forze, mentre il bambino no; in conseguenza di
questo fatto diventa chiaro che gli adulti cercano di proteggere i bambini ma,
proprio per questo istinto a volerli proteggere, l’adulto non tratta il bambino
come se fosse un suo pari e qui sta il nodo di questo secondo problema:
l’istinto a proteggere e il riconoscimento di essere alla pari partono da
presupposti che sono uno l’opposto dell’altro. Se io ho bisogno di essere
protetto da qualcuno, è perché non sono in grado di cavarmela da solo, per
tanto chi mi protegge non penserà mai che io sia un suo pari; d’altro canto,
nel momento in cui io dimostro di potermela cavare senza protezioni esterne,
allora vengo considerato alla pari di tutti quelli che sono arrivati a quel
livello, ma questo dimostra anche il fatto che io non ho più bisogno di essere
protetto. Quindi il voler insistere a mandare segnali che fanno associare
l’essere donna al dover essere protetta, di fatto, crea ed alimenta la
mentalità per cui la donna non debba essere trattata alla pari dall’uomo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Il punto
centrale di tutto il discorso, però, sta nel discorso sulla funzionalità dello
schema di cui sopra, ovvero sul rapporto tra ciò che accadeva e accade tra
uomini e donne, e le condizioni di vita nel luogo e nel tempo esaminati. In
questo caso, il luogo che voglio esaminare è quello in cui vivo, l’Italia, e,
per farlo espongo alcuni dati che la riguardano:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">La
speranza di vita alla nascita, è passata dai 35,4 anni del 1880 agli 82,5 del
2010</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">La
mortalità infantile (intesa come numero di bambini morti prima dei 5 anni di
età ogni 1000 bambini nati vivi) nel corso del tempo, si è sviluppata così </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">a.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1887:
347 morti</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">b.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1899:
300 morti</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">c.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1915:
250 morti</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">d.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1917-1918:
500 morti</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">e.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1920:
200 morti </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">f.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1940:
150 morti </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">g.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1947:
100 morti </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">h.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">1959:
50 morti </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level2 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">i.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">2011:
4 morti</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">L’analfabetismo
della popolazione di età superiore a sei anni è passato dalla media del 78% nel
1861 alla media dell’1,3% del 2001</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">4)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">In
Italia la scolarizzazione di massa è iniziata, di fatto, nel 1962-63</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">5)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">I
70 anni dal 1946 ad oggi, sono stati il periodo più lungo della storia a noi
conosciuta, in cui non ci siano state guerre sul territorio dell’Europa
occidentale (Italia compresa)</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">6)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Il
progresso scientifico e tecnologico ottenuto negli ultimi 150 anni ha visto sia
l’invenzione di oggetti che hanno contribuito al miglioramento della qualità
della vita, sia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la scoperta di molti
meccanismi sul funzionamento dei fenomeni naturali e della fisiologia e
psicologia dell’essere umano </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">7)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Dalla
fine della seconda guerra mondiale fino all’inizio degli anni ’90, c’è stato un
aumento costante (quando non progressivo) del benessere economico delle fasce
di popolazione con redditi medio / medio bassi e, nonostante negli ultimi 20
anni ci sia stata una costante perdita di potere d’acquisto degli stipendi, ad
oggi il tenore di vita tenuto da quelle persone è decisamente superiore al
tenore di vita che avevano le corrispettive fasce fino alla fine degli anni ’50
del secolo scorso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo6; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">8)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">L’aumento
del benessere economico ha fatto sì che ci fosse una maggior diffusione dei
benefici portati dalle scoperte scientifiche-tecnologiche, e l’aumento della
scolarizzazione ha anche contribuito a far sì che un maggior numero di persone
potesse avere la capacità di accedere alle informazioni e di comprenderle.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Tutto ciò
significa che, negli ultimi 70 anni (con particolare accelerazione nell’ultimo
quarantennio) si è passati da avere un numero estremamente esiguo di persone
che avevano la sopravvivenza (e quasi sempre anche il benessere) garantiti,
contro la quasi totalità del resto delle persone che dovevano lottare
quotidianamente per la sopravvivenza, ad una situazione in cui esistono una
fascia sempre molto ridotta di picchi di ricchezza, una fascia molto più
assottigliata di persone che deve comunque lottare quotidianamente per la
sopravvivenza pura e semplice, ed una maggioranza della popolazione che, pur
dovendo lavorare per potersi guadagnare da vivere, riesce ad avere garantiti
sia la sopravvivenza che un certo grado di benessere.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Proviamo a
raffrontare la vita ai giorni nostri, con la vita in Italia fino alla fine
della seconda guerra mondiale e non possiamo non accorgerci delle notevoli
differenze che ci sono. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Innanzi tutto
ogni persona nata prima della fine seconda mondiale poteva considerarsi una
sopravvissuta e in quasi ogni famiglia c’era almeno un bambino nato morto o
morto in fasce, o comunque nei primi anni di vita, poi, al netto di ogni
considerazione di tipo politico e morale, e al di là del sesso della persona
considerata, la sua realtà consisteva di: una breve infanzia, che durava fino a
quando non avesse avuto il fisico adatto a lavorare; una giovinezza dove
comunque già doveva aiutare la famiglia lavorando; l’età adulta in cui avrebbe
a sua volta formato una famiglia, che avrebbe provveduto a curare e mantenere
col suo lavoro o fino alla sua morte o, nel caso fosse stato tanto fortunata da
diventare troppo vecchia per reggere la fatica del lavoro, fino a quando non
sarebbero stati i suoi figli a doverla accudire in vecchiaia. In aggiunta, nel
caso la persona fosse stata un maschio, avrebbe anche avuto la quasi certezza
di venire arruolato per andare combattere in una delle tante guerre che hanno
funestato la storia d’Italia e d’Europa e, se fosse stata femmina, avrebbe
avuto la quasi certezza di avere diversi parti, sperando di poter sopravvivere
a ciascuno di essi. Praticamente, eccezion fatta per i pochi anni dell’infanzia
tutta la vita di queste persone si basava sulla lotta continua e quotidiana per
la sopravvivenza, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sulla fatica fisica
quotidiana di un lavoro svolto con molti pericoli e pochi strumenti (per lo più
manuali) a disposizione e sulla necessità di far sopravvivere la propria
progenie, sia per sé stessi che per la comunità in cui si viveva, sperando che
i figli potessero avere delle vite più agiate dei genitori. Tutto questo sapendo
che, in ogni momento, eventi come malattie, guerre, carestie, calamità naturali
potevano distruggere in pochissimo tempo ciò che si era costruito in anni di
lavoro. Inoltre la forte componente di analfabetismo presente nella
popolazione, unita ad una serie di conoscenze non ancora acquisite a quel
tempo, avevano come conseguenza il fatto che praticamente nessuno potesse
essere consapevole delle cause di determinati eventi, sia a livello sociale che
a livello intimo della singola persona, per cui si replicavano in maniera
costante e continua comportamenti e convinzioni che avevano, di fatto,
garantito la sopravvivenza a quelli delle generazioni precedenti che erano
riusciti a sopravvivere. Per questo, fino a pochi decenni fa, la forza e la
violenza erano considerate componenti accettabili, quando non fondamentali,
della vita degli individui e, da una parte, gli uomini erano educati e
cresciuti per esprimere la forza fisica, necessaria sia a procurarsi il cibo,
sia a difendersi dalla violenza del mondo esterno, ed a reprimere il loro lato
emotivo, perché considerato sintomo di debolezza, mentre le donne, dall’altra,
erano educate per sfruttare sia la loro sensualità che il lato emotivo sia loro
che della controparte maschile, proprio perché uno dei problemi della donna, ai
tempi, era quello di dover interagire con uomini portati all’aggressività ed
alla violenza, avendo meno forza fisica a disposizione e quindi, doveva cercare
dei modi per evitare di farne scatenare la parte violenta per cercare di subire
meno danni possibili, anche perché, fino ad una cinquantina di anni fa,
l’utilizzo della forza e della violenza a fini educativi (e questo sia in
famiglia che nelle istituzioni scolastiche) era considerato normale, quando non
addirittura necessario.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">In tutto questo
contesto, per la gente comune (intesa come tutta quella fascia di persone che
non poteva permettersi di vivere di rendita) gli unici momenti in cui si poteva
vivere con gioia intensa erano, al di là degli anni dell’infanzia, decisamente
pochi ed erano quasi sempre legati a: la condivisione del cibo, nei pochi casi
in cui era in abbondanza; le feste religiose comandate, che erano occasioni
ritenute speciali, e i circhi itineranti che portavano svago con musici,
artisti e giocolieri e che, per pochi giorni l’anno, erano il centro
dell’attenzione dei paesi; gli eventi come la nascita di un figlio, un
matrimonio o il ritorno di un figlio da una guerra e poco altro, in un ambiente
dove, al di là della povertà, della fatica, e della lotta quotidiana, c’era
sempre ben poco e, proprio per questo, quando nella tua vita avevi aiutato e/o
difeso la comunità, avevi avuto figli ed eri riuscito a farne sopravvivere
almeno uno, facendolo diventare a sua volta adulto, in modo che potesse
diventare poi genitore, avevi fatto tutto ciò che la vita ti proponeva. E il
rapporto tra uomini e donne? Quando non era regolato da rapporti prestabiliti
di convenienza come i matrimoni programmati tra membri di famiglie diverse,
aveva comunque un percorso quasi obbligato, dal corteggiamento all’eventuale
matrimonio, con la famiglia delle due persone coinvolte (e spesso anche tutto
il tessuto sociale) ad esercitare spesso e volentieri forti forme di controllo
e di pressione, caratterizzate, in molti casi, da un filo conduttore comune: la
finzione e la menzogna. Tutto era basato sul presentarsi in modo tale da
impressionare l’altra persona tramite o l’enfatizzazione della propria
bellezza, o tramite i comportamenti romantico-galanti, fino al momento in cui
non scattava la molla di quello veniva creduto amore e veniva ammantato di
essenza divina e sacrale. Il successivo passo del matrimonio, da una parte
garantiva sia la sopravvivenza dei due individui che la loro riproduzione e
dall’altra imponeva un giuramento davanti alla divinità di unione e fedeltà
vita natural durante, così da rendere consci ciascuno dei due del fatto che
rompere la coppia, avrebbe significato l’essere di fatto emarginati dalla
comunità e quindi non essere più in condizioni di poter sopravvivere da soli, e
questo era il collante principale delle coppie che, pur di evitare problemi
peggiori, cercavano in tutti i modi di trovare una quadra nella quotidianità
della coppia stessa. A questo punto diventa chiaro che lo schema romantico, era
estremamente funzionale perché da una parte sfruttava appieno gli istinti
primari di uomini e donne per creare nel minor tempo possibile le condizioni
per poter garantire la sopravvivenza agli individui ed alle diverse comunità di
cui essi facevano parte e dall’altra cercava di tenerli sotto controllo tramite
il senso del dovere e il senso di colpa. Senso di colpa che veniva a sua volta
alimentato dalla differenza tra le aspettative create dal romanticismo stesso e
quello che poi era la realtà e veniva usata come arma di difesa dalla donna,
proprio per cercare di evitare, o quanto meno di limitare, le esplosioni di
violenza nei suoi confronti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Prima di andare
ad analizzare la vita ai giorni nostri, però, voglio prima spiegare alcune cose
relative alla natura dell’amore, alla psicologia dell’essere umano e sulla
natura del dolore. In primo luogo l’amore ha due facce: la prima è quella dell’amore
donato, ovvero è la forza che spinge ciascuno di noi a volersi prendere cura di
un’altra persona; la seconda è quella dell’amore ricevuto, ovvero quella cura
della nostra persona e della nostra felicità, che ci permette di evolverci come
persone. Infatti, oggi sappiamo dell’esistenza di tre tipi di personalità: il
bambino, l’adulto e il genitore. Il bambino è la personalità ludica e
spensierata che chiede di essere protetta ed accudita; l’adulto è la
personalità in grado di provvedere a sé stessa, che affronta i problemi che gli
si pongono davanti; il genitore è la personalità compassionevole, che si prende
cura di chi gli è vicino. Ciascuna di queste tre personalità e il tassello di
un percorso di evoluzione che ha tappe obbligate, ovvero:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l6 level1 lfo7; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Alla
nascita l’unica personalità sviluppata e attiva è quella del bambino</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l6 level1 lfo7; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">In
seguito, nel momento in cui dimostriamo a noi stessi di poter sopravvivere da
soli nel mondo, si sviluppa e si attiva la personalità adulta</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l6 level1 lfo7; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-bidi-font-family: "Bookman Old Style"; mso-fareast-font-family: "Bookman Old Style";"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Infine,
nel momento in cui dimostriamo a noi stessi di poterci prendere cura di
un’altra persona, si sviluppa e si attiva la personalità genitoriale</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Come avviene
questa evoluzione? Tutto parte proprio dal rapporto che c’è tra amore ricevuto,
autostima, interazione col mondo esterno e capacità di donare amore (prima a sé
stessi, e poi anche agli altri). <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Praticamente
da una parte l’amore che riceviamo, accresce la nostra autostima, che è a sua
volta messa alla prova sia da una naturale propensione dell’essere umano a
negativizzare le situazioni, sia dall’interazione con un mondo esterno
naturalmente competitivo, dove prove, esami e giudizi possono di volta in volta
o continuare a nutrirla, in caso di successo, o a frustrarla e mortificarla in
caso di insuccesso. Questo meccanismo passa attraverso diverse fasi: la prima
in cui l’amore ricevuto non è comunque sufficiente a contrastare la spinta
dell’autostima verso il basso generata dall’ambiente esterno, in questa fase la
personalità bambina continua a chiedere amore e attenzione in maniera quasi
incessante; la seconda inizia quando l’amore ricevuto e i primi successi di
fronte alle prove che la vita ti mette davanti, riequilibrano e cominciano a
superare la spinta negativa di cui sopra, in questa fase la personalità
bambina, pur continuando a chiedere amore ed attenzione, comincia lentamente a
ridurre l’intensità e la continuità della richiesta; la terza fase inizia
quando l’autostima arriva ad un livello tale da far capire alla persona che
l’amore di cui ha bisogno per nutrire la sua autostima può generarlo e
attingerlo da sé stessa, e questa è il momento in cui si forma e si attiva la
personalità adulta; l’ultima fase arriva quando la persona sente di avere in sé
stima gioia e amore sufficienti non solo a nutrire sé stessa, ma anche a
poterli condividere con altre persone, e questo è il momento in cui si sviluppa
e si attiva la personalità genitoriale. In una persona sana ed equilibrata,
esistono tutte e tre le personalità, ed esse convivono e si alternano in modo
tale che fuoriesca ed agisca la personalità più adatta a seconda del momento e
della situazione in cui ci si trova, tenendo conto che quando una delle tre
personalità si attiva, le altre due rimangono “a riposo”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Per quanto
riguarda il dolore, invece, o è un dolore fisico, e in quel caso è sempre
causato da agenti esterni a noi, o è un dolore psicologico, ma in questo caso
una delle leggi della psicologia dice che il dolore psicologico è causato da agenti
esterni solo ed esclusivamente quando viene causato da un comportamento
imprevisto di una persona sconosciuta, in tutti gli altri casi il dolore che
proviamo è una nostra reazione ad una realtà che non sappiamo o non vogliamo
accettare. Questo vuol dire che la vera causa scatenante del dolore psicologico
non è il comportamento dell’altra persona in sé, ma è la nostra incapacità o
non volontà di accettare la realtà che quel comportamento o quella decisione
viene a definire. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Il fatto di
apprendere e comprendere queste cose, porta ad un cambio di prospettiva
radicale rispetto a <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>prima, proprio
perché ribalta completamente le basi su cui poggiavano le convinzioni che si
erano spacciate come verità assolute per tempo immemore: innanzi tutto diventa
palese che la personalità bambina non può amare altre persone, perché non ha
nemmeno sufficiente amore da dare a sé stessa, di conseguenza tutte le storie
che nascono tra persone che abbiano sviluppato solo la personalità bambina, non
sono mai storie d’amore reali, perché sono semplicemente la proiezione del
bisogno atavico d’amore di ciascuna delle due persone sull’altra; praticamente
il loro dire “ti amo”, equivale a dire “io ho bisogno che tu ti prenda cura di
me”, che è l’inverso della premessa necessaria perché esista una storia
d’amore, ovvero il dirsi reciprocamente “Io mi voglio prendere cura di te”;
inoltre diventa anche chiaro che tanto più è stretto il rapporto tra due
persone, tanto più, per una qualsiasi delle due, diventa privo di senso e
fasullo l’accusare l’altra di farla soffrire, perché la prima persona
responsabile del proprio dolore psicologico è proprio la persona stessa che sta
soffrendo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Adesso, invece,
cosa succede? Succede che molte delle condizioni basilari della vita di prima
sono cambiati drasticamente. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Proviamo a
pensare alla vita di una persona nata e cresciuta dagli anni ’70 ad oggi. Innanzi
tutto, un dato: negli anni quaranta ogni centomila persone nate vive,
quindicimila morivano prima dei 5 anni di età (e andando indietro nel tempo la
mortalità era più elevata); al 2013, per contare quindicimila morti su
centomila nati vivi, si arriva ad un età compresa tra i 65 e i 69 anni (per i
maschi) e tra i 70 e i 74 (per le femmine); nel 1974, comunque, gli stessi
quindicimila morti si contavano ad un’età tra i 55 e i 59 anni (per i maschi) e
tra i 60 e i 64 (per le femmine). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Già solo questo implica che i nati dagli anni
’70 del secolo scorso in avanti hanno avuto una probabilità di arrivare all’età
adulta (intesa come età in cui si diventa indipendenti e pronti a formare una
nuova famiglia) estremamente più elevata. Inoltre la possibilità che ognuno di
noi ha avuto di andare a scuola, ha posto le basi perché ciascuno di noi
potesse da un lato apprendere nozioni e conoscenze indipendentemente dai
“racconti dei saggi” (tramite la lettura) e dall’altro potesse condividere ciò
che era venuto a sapere (tramite la scrittura). Inoltre, tra gli anni ’80 e ’90
si è reso possibile a sempre più persone di accedere a livelli di studio sempre
più elevati, portando una maggioranza di persone a conoscenza di meccanismi
come i metodi logici e scientifici, rendendo potenzialmente ciascuna di queste
persone in grado non solo di acquisire nuove nozioni, ma anche di ragionarci
sopra e di elaborarle arrivando a nuove conclusioni o scoperte, o alla
comprensione di come certi teoremi fossero stati dimostrati in passato. In più,
con la diffusione di condizioni di benessere economico e di tecnologie sempre
più avanzate è stato possibile, per la maggioranza delle persone, avvicinarsi da
una parte a diverse espressioni dell’arte (dalla musica, alla letteratura, al
cinema) attraverso cui poter nutrire anche la propria fantasia e il proprio
lato emotivo, e dall’altra alla possibilità di viaggiare non più solo per
cercare di sopravvivere, ma anche per il piacere di farlo, dando così la
possibilità concreta a molte persone di poter venire a contatto con realtà
differenti da quelle della propria comunità, arrivando quindi a potersi
confrontare con stili di vita diversi dal proprio. Infine, con mezzi quale la
televisione e la rete informatica, si è reso possibile prima il poter essere
informati di ciò che accadeva in altre parti del mondo, senza doverci essere
stati direttamente, e poi il fatto di poter essere ciascuno di noi parte attiva
del processo di condivisione delle conoscenze e dei fatti relativi al nostro
angolo di mondo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Oltre a tutto questo, in più, ci sono state, a livello sociale, la diffusione di
nuovi metodi e di nuovi strumenti di contraccezione e, a livello di
legislazione sulla famiglia, si sono legalizzati l’aborto e il divorzio; la
conseguenza di questi eventi è stata che, di fatto, da un lato si è reso
possibile sia all’uomo che alla donna il fare sesso semplicemente per il
piacere di farlo, senza rischiare gravidanze indesiderate, dall’altro si sono
date opportunità di scelta, sia alla donna di poter decidere di portare avanti
una gravidanza oppure no, sia alle persone di poter scegliere di rescindere un
legame matrimoniale in cui almeno una delle due persone coinvolte sente che si
è arrivati alla fine. In più, nel corso del tempo, si è assistito ad una
progressiva evoluzione del pensiero e dei costumi per cui la violenza domestica
(sia fisica che psicologica) è passata da essere considerata assolutamente
naturale e necessaria, ad essere considerata qualcosa di assolutamente
sbagliato e criminale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Tutto questo, rispetto a come era organizzata la vita
delle persone prima, ha creato una situazione per cui una grande maggioranza
delle persone ha di fronte, da una parte, la possibilità di una vita
decisamente più varia e ricca di esperienze e di possibilità di momenti di
gioia e, dall’altra, una libertà di scelta molto maggiore che assicurava anche
la possibilità di considerare che una famiglia formata potesse comunque essere un errore da cui si poteva tornare indietro. Infine, cosa
più importante di tutte, che ciascuna persona avrebbe potuto vivere la propria
vita anche senza il bisogno di avere altre persone al proprio fianco.
Analizzando quanto detto finora, diventa palese che un meccanismo di creazione
e di mantenimento di una coppia basato sulle leve di repressione degli istinti,
sfruttamento dell’eccitazione sessuale, senso del dovere e senso di colpa perde
grandissima parte della sua efficacia (ovvero non è più funzionale ai tempi che
si vivono) perché gli mancano i punti di appoggio fondamentali: dalla parte
della creazione della coppia, perde il fatto di essere vista come l’unica
situazione lecita in cui sfogare gli istinti sessuali; dalla parte del
mantenere la coppia nel tempo perde le due paure fondamentali su cui si basava,
ovvero quella di essere banditi dal proprio consorzio sociale e quella di non
poter sopravvivere nel mondo stando da soli.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Come se non
bastasse già tutto questo, però, ad oggi si sono anche indagati anche gli
istinti primari dell’animale umano (sopravvivenza e riproduzione) e si è visto
che hanno meccanismi di attivazione differenti nel maschio e nella femmina, ma
che sono accomunati da un metodo comune, ovvero: la poligamia – poliandria. Questo
perché, parlando delle origini della razza umana, in quel periodo si aveva, da
un parte, un grado di sopravvivenza dei neonati inferiore a 1 su 10, e
dall’altro il fatto che le femmine umane difficilmente arrivavano a partorire
più di tre volte nel corso della loro vita, per cui, per
avere la certezza della salvaguardia del proprio patrimonio genetico, il maschio cercava di
fecondare più femmine possibili, mentre la femmina cercava di tenersi vicino più maschi possibile che proteggessero sia
lei sia la sua prole. Questo era reso possibile da un altro fatto, ovvero che
la molla che faceva scattare l’eccitazione sessuale nel maschio è il senso
della vista, per la femmina è il senso del tatto. Praticamente quando dei
maschi vedevano una femmina si eccitavano sessualmente, si scatenavano gli
ormoni che portavano i due (o più) maschi a competere tra di loro mentre la
femmina, osservando la competizione, giudicava quale fosse il maschio più in
grado di dominare l’ambiente circostante (e che quindi garantiva la maggior
probabilità di sopravvivenza della prole) e a quel punto lasciava che l’elemento
scelto si avvicinasse e lei e potesse toccarla. A quel punto era la femmina ad
eccitarsi, avveniva l’accoppiamento e da lì l’istinto femminile di
sopravvivenza si accendeva e portava al tentativo di tenere il maschio legato a
sé per far sì che la proteggesse. Quindi la realtà dei fatti è che quando i
maschi umani chiedono sesso e le femmine umane chiedono cura, aiuto e protezione,
entrambi non sono altro che individui allo stadio animale sotto l’influenza del
loro meccanismo di attivazione degli istinti primari comuni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">Infine, e questa
è un qualcosa che è stata scoperta essere comune a tutti gli esseri umani (sia
maschi che femmine), sono in grado di produrre, a livello cerebrale, un
neurotrasmettitore endogeno noto come dopamina che, per sue caratteristiche
fisico-chimiche, genera la sensazione che viene definita come “felicità” e crea
dipendenza. Si può quindi asserire che gli esseri umani sono dipendenti dalla
felicità e, di fatto, tanto più una persona è felice della situazione che sta
vivendo, tanto più cercherà non solo di conservarla immutata, ma anche di
riproporla più volte possibili; d’altro canto è altrettanto vero che una
persona cerca di cambiare la situazione in cui si trova a vivere solo quando
non è felice di ciò che sta vivendo. E qui sta un altro nodo cruciale: un
legame di coppia in cui ciascuna delle due parti rende felice l’altra persona,
diventa estremamente più forte e stabile di un legame basato sul senso di colpa
e sul senso del dovere, proprio perché la felicità che ciascuno prova
all’interno di una relazione, oltre a nutrire la propria soddisfazione
personale, diventa anche lo stimolo per rinsaldare e rinforzare quotidianamente
il legame con l’altra persona, creando un circolo virtuoso in cui le due
persone sono reciprocamente portate a scegliersi giorno per giorno, perché
ciascuna delle due è soddisfatto sia dalla felicità ricevuta dall’altra
persona, ma anche dalla felicità donata all’altra persona (ed è proprio questo
il meccanismo attraverso cui si nutre l’amore). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">E a questo punto c’è anche
l’ultima considerazione, ovvero il come rendere felice la persona che ci sta
accanto, cosa che è resa possibile da un altro ribaltamento delle logiche
iniziali del romanticismo, in particolare quelle logiche legate al
corteggiamento per cui, ciascuna delle due persone, dovesse utilizzare
comportamenti e atteggiamenti volti a “impressionare” l’altro e che quindi, per
loro stessa natura, erano delle maschere dietro cui nascondere la propria
natura profonda; infatti, nel momento in cui ciascuno di noi sceglie di avere
con l’altra persone un tipo di comunicazione aperta e sincera, senza nascondere
aspetti della propria personalità, da di fatto all’altra persona un quadro
chiaro e limpido di ciò che è, e questo fa sì che l’altra persona venga a
conoscenza di tutte le caratteristiche (sia positive che negative), e di tutto
ciò che ci rende felici, per cui si danno all’altra persona tutti i mezzi per
poterlo fare e, nel momento in cui due persone si amano realmente (e sono
quindi portate a volersi prendere cura l’uno dell’altra) hanno realmente la
possibilità di consolidare il loro legame a prescindere da qualsiasi influenza esterna.
Questo non vuol dire che in una coppia di persone che si prendono
reciprocamente cura di loro stessi, non ci siano mai situazioni problematiche,
di tensione o di conflitto, ma il punto è che, basando il rapporto di coppia su
una comunicazione aperta e sincera da parte di entrambe le parti, questa ha
sempre la possibilità di chiarirsi e di trovare una soluzione del conflitto in
modo che la coppia continui a rimanere stabile, almeno fino a che l’infelicità
causata dai conflitti interni alla coppia non diventi superiore alla felicità
che ciascuno dei due riesce a dare all’altro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif";">In conclusione, ciò
che voglio dire è che, al giorno d’oggi, vedo chiaramente la concreta
possibilità per la maggioranza delle persone comuni (uomini e donne) di poter
vivere pienamente una vita cosciente, consapevole e felice. Una vita non basata
sulla menzogna, sulla violenza e sui rapporti di forza, ma basata sulla
reciprocità della fiducia, della voglia di mostrarsi, di conoscersi e di
accettarsi per come si è. Una vita dove una grandissima maggioranza di persone
si possa realmente prima costruire come individuo indipendente dalle altre
persone, per poi arrivare a costruire dei legami basati sulla reciproca
condivisione della propria individualità e sull’amore, inteso come una
reciproca volontà di prendersi cura l’uno dell’altro sia della propria
sopravvivenza che della propria felicità, e non come un reciproco pretendere
che sia l’altro a prendersi cura di te. E tutto ciò è di fatto possibile nel
momento in cui una persona decidesse di vivere nutrendo non solo gli istinti
tipicamente animali della sopravvivenza e della riproduzione (comunque
necessari), ma anche l’istinto, tipicamente umano, della curiosità, della
voglia di conoscere e di comprendere l’ignoto, sia che riguardi sé stessa, sia
che riguardi le persone, il mondo e gli orizzonti attorno a sé. Dico questo
perché oggi ci sono realmente tutti gli strumenti, sia a livello di conoscenze
che a livello di capacità di diffusione delle informazioni e di capacità di
apprendimento, sia a livello di capacità economica di garanzia della
sopravvivenza, che di accesso alle tecnologie per reperire le informazioni.
Abbiamo un’occasione veramente splendida e questo lo so perché l’ho vissuto
sulla mia pelle, cercando la mia strada e trovandola in una direzione che era
completamente diversa da ciò che mi dicevano le persone attorno a me che
sostenevano in coro praticamente unanime “che dovevo comportarmi come gli altri
ed adeguarmi” e mi intristisce profondamente il vedere che, molte persone,
nonostante questa possibilità, continuino immancabilmente a vivere rimanendo
ferocemente ancorate ed inchiodate a schemi mentali e di comportamento che
replicano una vita in balia di istinti e pulsioni animali, salvo poi
lamentarsene perché non è come immaginavano che fosse.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-48583772321432355242016-06-18T13:51:00.000+02:002016-07-31T16:50:37.485+02:00#NathanNever25<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">nota bene: </span>Le immagini sono presentate a titolo di documentazione come sancito dalle
attuale leggi sul diritto d'autore. Nathan Never e Legs Weaver sono personaggi di Medda,
Serra e Vigna, pubblicati dalla Sergio Bonelli Editore."</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Questo
post, è il mio modo di festeggiare e di rendere omaggio ad un amico importante
che, quest’anno, compie 25 anni. È anche il modo per ringraziare chi ha fatto
nascere questo amico e chi lo ha fatto crescere nel corso di questo quarto di
secolo.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">L’amico
di cui parlo è Nathan Never, personaggio di una serie a fumetti edita da Sergio
Bonelli Editore e creato da Antonio Serra, Bepi Vigna e Michele Medda.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Comincio
il post, unendomi al gioco proposto in rete per il venticinquennale di Nathan
Never:<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">1) La
mia copertina preferita tra quelle della serie regolare è quella del n° 282
"La Sconfitta" disegnata da Sergio Giardo.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJs3U5h6YUFOK87NUfcRdn9n2AL_zqNAX7LoXw9g-OoSUYfvA9yUARbBmR22SFdnC0K4E0SvBJ6lxTKkdqrTHfY8X0pgxe86v0MxwlhP9AVMOMatMS-5AEaRFKdF8Hcs98Hvb2O7v59Yqh/s1600/NN_20160520_0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJs3U5h6YUFOK87NUfcRdn9n2AL_zqNAX7LoXw9g-OoSUYfvA9yUARbBmR22SFdnC0K4E0SvBJ6lxTKkdqrTHfY8X0pgxe86v0MxwlhP9AVMOMatMS-5AEaRFKdF8Hcs98Hvb2O7v59Yqh/s320/NN_20160520_0001.jpg" width="244" /></span></a></div>
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">2) La
mia storia preferita, tra quelle della serie regolare, è quella che viene
definita "la saga Alfa", che va dai numeri 104 al 108. Capitolo
finale di quello che io considero il primo periodo Neveriano, ne è la
conclusione perfetta e sconvolge dalle fondamenta l'idea che sta alla base
nella narrazione delle storie degli eroi, ovvero che gli eroi lottino sempre
stando dalla parte giusta della barricata. (Qui sotto ne vedete le copertine)<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;"> </span><span style="font-size: 13.5pt;"> </span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYiot7kzOG18Ame5v5cE3ziEcEQ-ZuiyPSyCWA7Q_O-wXFRItMlgGe5EUpMuOV_zDGYkAuovt5nVXyevp7xK22j2urSYJD8NLHFREKEGhtwWWPB35VNFzg8r7rOXU3uqN_qbIUvUh6bX61/s1600/NN+da+104+a+106.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYiot7kzOG18Ame5v5cE3ziEcEQ-ZuiyPSyCWA7Q_O-wXFRItMlgGe5EUpMuOV_zDGYkAuovt5nVXyevp7xK22j2urSYJD8NLHFREKEGhtwWWPB35VNFzg8r7rOXU3uqN_qbIUvUh6bX61/s640/NN+da+104+a+106.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxdsDR7r4_-tQCJHiyqETNsm2KdTp0HqfT0HIDMXJIligQ6smF_zFmmCjWJ7r9kWdJanL267I2LS9uxCvtTQVQAJYWO2cvaVND8xt2e8NROb0YmlwYOwAXVxN0GzEeWTDvGgRgddIuDTtn/s1600/NN+da+107+a+108.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxdsDR7r4_-tQCJHiyqETNsm2KdTp0HqfT0HIDMXJIligQ6smF_zFmmCjWJ7r9kWdJanL267I2LS9uxCvtTQVQAJYWO2cvaVND8xt2e8NROb0YmlwYOwAXVxN0GzEeWTDvGgRgddIuDTtn/s400/NN+da+107+a+108.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;"><br /></span><span style="font-size: 13.5pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 13.5pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 13.5pt;">3) Il
mio nemico storico è Mr. Alfa, perché è la rappresentazione di un tipo di
potere che è estremamente difficile da contrastare che, sotto abiti e fattezze
dismesse, quasi innocue, domina la vita di molta parte del tessuto sociale (qui
sotto vedete uno stralcio di due parti di un dialogo svoltosi tra lui e Nathan
Never nel n° 130 della serie regolare "La Vera Storia di Mr. Alfa", scritta da Riccardo Secchi e disegnata da Giancarlo Olivares)</span></span><br />
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwR3WVYwQePxU_t4pAgvHojjR4d_HXkg4aj8CBni22ySABSv4I27g3H7Dohj5i6C0VGPWgaS6qt3aXv3FrRIzIPddNotqI6gnyoI1XFxQ_bTG8Hevtm2eTVHJYKAV5J1Hdc4XwPPCzVLGV/s1600/NN+130+p01.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="344" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwR3WVYwQePxU_t4pAgvHojjR4d_HXkg4aj8CBni22ySABSv4I27g3H7Dohj5i6C0VGPWgaS6qt3aXv3FrRIzIPddNotqI6gnyoI1XFxQ_bTG8Hevtm2eTVHJYKAV5J1Hdc4XwPPCzVLGV/s400/NN+130+p01.JPG" width="400" /><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;"> </span></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKwnTtQ5FtnPZv2DyEgRx1r-NVM-bQn4nePys87EENjo9MUM9Kf1xIcMyDrmhSJoSXtSjzqiyXS42u8NgN_xVfGKAF2CQmoUmXXYYw_p5ngI2WJJKu1btP9l2pbpI-Ra4vfM9GOxDp5Gzm/s1600/NN+130+p02.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKwnTtQ5FtnPZv2DyEgRx1r-NVM-bQn4nePys87EENjo9MUM9Kf1xIcMyDrmhSJoSXtSjzqiyXS42u8NgN_xVfGKAF2CQmoUmXXYYw_p5ngI2WJJKu1btP9l2pbpI-Ra4vfM9GOxDp5Gzm/s400/NN+130+p02.JPG" width="306" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">... <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkQ1UzuAoFjGIo4htcD_GZL_GDOR6HPI-Njl9MGaUfiy3eNHUZ6n8pSItBTuaYarQamu9svYldS3QolW7pOXdFH9Yg1PELFpClEVUOAiEyuglVtpK4kS0bE_5n_0IoGjJf4kmwkGk_flig/s1600/NN+130+p03.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkQ1UzuAoFjGIo4htcD_GZL_GDOR6HPI-Njl9MGaUfiy3eNHUZ6n8pSItBTuaYarQamu9svYldS3QolW7pOXdFH9Yg1PELFpClEVUOAiEyuglVtpK4kS0bE_5n_0IoGjJf4kmwkGk_flig/s400/NN+130+p03.JPG" width="302" /></a></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Ma
cosa è stato Nathan Never per me?<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">18
giugno 1991: per me, allora, fu una data che aspettavo con grandissima
impazienza, ma non avrei mai immaginato, a quei tempi, che sarebbe diventata
addirittura storica. In quella data, infatti, nelle edicole usciva il primo
numero di Nathan Never, primo fumetto di fantascienza edito dalla Sergio
Bonelli Editore (casa editrice di cui già seguivo Tex, da eredità paterna,
Mister NO e Nick Raider). Il sentimento di attesa e di aspettativa che provavo
allora era dovuto al fatto che, nel presentarlo, la casa editrice lo aveva
presentato come una fantascienza dall'ambientazione fortemente ispirata al film
"Blade Runner" che per me, ora come allora, è il più grande film di
ogni tempo (se volete avere un'idea di ciò che quella storia è per me, potete leggere </span><a href="http://vibrazioninelletere.blogspot.it/2013/07/di-uomini-di-androidi-e-di-pecore.html"><span style="font-size: 13.5pt;">qui</span></a><span style="font-size: 13.5pt;"> ). Per cui, il giorno dell'uscita del suo primo numero la
prima cosa che ho fatto prima di entrare a scuola ed iniziare così la mia
quotidianità, è stata passare in edicola ad acquistarlo (qui sotto ne vedete la
copertina).<o:p></o:p></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4OcolKUnk4cE7OaOzMLYL5XAZqzhBeMdfpJ3pIx12m0DeDn6s7wvhNzh8kqWEqy3weB6cGlOOs_OyLnzYTaEZ47jH_V1yNu4cGwAovLI923HSR8FU5Pjfa_ejfUfnIslzSAlyykYXMTS8/s320/NN_20160504_0001.jpg" width="243" /></span></span></div>
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">La prima cosa ad avermi colpito, nel leggere questo numero, è
stato proprio il modo in cui il personaggio di Nathan Never veniva descritto,
ovvero come una persona inserita a forza in una realtà a cui rifiutava di
adeguarsi, come un uomo assolutamente fallibile (in questo episodio viene
ripreso più volte dal suo capo e fallisce le due missioni che gli vengono
affidate, salvo porvi rimedio anche grazie all’intervento degli altri
personaggi introdotti nella storia). Sia questo, che il suo atteggiamento
venato di grande malinconia erano entrati da subito in profonda sintonia con la
persona che ero ma, come avrei scoperto in seguito, lo spettacolo doveva ancora
cominciare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Nei soli primi sei mesi, infatti, le storie definiscono una realtà in continua espansione dove: si percepiva sia il senso di inadeguatezza che
Nathan provava sia per come svolgeva il suo mestiere, sia per il suo sentirsi
sempre fuori posto; si vedeva questa megalopoli opprimente e disumana, divisa
in livelli di abitazioni che partivano dal basso verso l’alto, creando una
separazione fisica tra i vari gradi di ricchezza e di povertà; si vedevano i
giochi di potere delle lobby, della criminalità organizzata, di associazioni
segrete e si percepiva chiaramente che si svolgevano ad un livello molto più di
alto di quello a cui era consentito di intervenire ai nostri eroi; i personaggi
venivano inquadrati e descritti in maniera molto sfaccettata, dando peso non
solo alle azioni, ma anche ai pensieri e alle loro motivazioni profonde; la
realtà veniva descritta come figlia delle conseguenze delle scelte politiche
fatte in passato, così come le conseguenze delle azioni e delle scelte fatte
dai nostri eroi diventavano palesi mano a mano che la serie andava avanti; i
personaggi che affiancavano Nathan (quelli che, in altre serie, sono definiti
comprimari) erano fin da subito descritti come decisivi nella risoluzione delle
situazioni, al pari (e a volte anche in misura maggiore) di Nathan stesso. Già
solo tutto ciò che avevo visto e letto era bastato ad appassionarmi a questo
personaggio, ma è stato con il blocco di storie iniziato dal dicembre 1991 (con
il numero “La Zona Proibita”) e chiusosi a maggio 1992 (con il numero 12
“L’Ultima Battaglia”)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1-Gj_-FwMUMueZULwoD-3JWFuimzh5ULyCWvIjmYb-VKBqWLemNOz1MvctlJHMYHGAY4ujaDsCw7utx_PuKNYNekHovPpsMmjZwXoQviEVzYwtXE6V18DbbiIv-VSzPydOTT_xAsnXfnh/s1600/NN+da+7+a+9.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1-Gj_-FwMUMueZULwoD-3JWFuimzh5ULyCWvIjmYb-VKBqWLemNOz1MvctlJHMYHGAY4ujaDsCw7utx_PuKNYNekHovPpsMmjZwXoQviEVzYwtXE6V18DbbiIv-VSzPydOTT_xAsnXfnh/s400/NN+da+7+a+9.jpg" width="400" /></span></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEgdylMH-cU6ka6RQ_y98ogIe3ftL46i3MmQL7c8-NRexfMjNialOs1oI9oYjDLSaRg9m6lqhye2rRCzxOcmuC8EddCEvVT_2Ju28xSNw6uqg8svvZMU4vW9R7XFiEM83URF_VN6kqiDyS/s1600/NN+da+10+a+12.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEgdylMH-cU6ka6RQ_y98ogIe3ftL46i3MmQL7c8-NRexfMjNialOs1oI9oYjDLSaRg9m6lqhye2rRCzxOcmuC8EddCEvVT_2Ju28xSNw6uqg8svvZMU4vW9R7XFiEM83URF_VN6kqiDyS/s400/NN+da+10+a+12.jpg" width="400" /></span></a><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">che si è definitivamente insediato al primo posto della mia
classifica fumettistica personale, perché in quel blocco di storie venivano
fuori una profondità di pensieri, un’ampiezza di punti di vista differenti, una
capacità di descrivere fenomeni e problemi della realtà che stavamo vivendo in
quegli anni, un’attenzione a tratteggiare i personaggi (fossero gli eroi, i
loro avversari/nemici, o figure di contorno funzionali alla
storia, o ad una possibile serie di storie) come figure complesse e
sfaccettate, inserendo vignette che erano semplici spezzoni di vita quotidiana,
o di passaggi dove veniva esaminato il punto di vista di un personaggio, che
mai avevo visto in altri fumetti. E tutto questo accadeva in un fumetto di
fantascienza e di avventura, senza fargli perdere il taglio avventuroso e di
intrattenimento della storia stessa. </span></span><br />
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Ricordo quei tempi quando aspettavo mese dopo mese l'uscita di
Nathan Never e mi ricordo che, nel leggerlo, trovavo sempre qualcosa che mi
colpiva, che mi faceva riflettere e io, da buon adolescente, ci ragionavo e ci
ricamavo spesso sopra, lasciando anche che, alcuni di quei pensieri, di quegli
argomenti, entrassero a far parte integrante di quello che sarebbe poi
diventato il mio modo di essere. <o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Un
altro momento chiave è stato il novembre 1992: quel mese la Sergio Bonelli
aveva organizzato un evento con la visione di "Blade Runner Director's
Cut" associato ad una conferenza su Nathan Never, che proprio quel mese
avrebbe pubblicato la prima parte della storia in due albi, in cui si sarebbe
svelato completamente l'evento traumatico che lo aveva segnato
indelebilmente. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Quella sera, oltre a vedere il film in
quella nuova versione, ebbi anche l'occasione per porre due domande agli autori
e a Sergio Bonelli (anche lui presente a quell'incontro), e la risposta ad una
delle due domande, ancora oggi, fa parte dei miei ricordi. La domanda verteva
sul fatto che ero stato molto colpito dal fatto che in Nathan Never ci fosse
questa bella commistione tra vignette d'azione e vignette in cui si
approfondivano i pensieri e le motivazioni dei personaggi; la risposta fu
"Nel nostro mestiere si dice che le didascalie di pensiero vengono usate
solo quando non si sa che far fare al personaggio in questione", detto tra
l'altro con quel velo d'ironia nella voce che, ancora oggi, mi fa sorridere
quando ci ripenso. In quel momento, tra l'altro, ero anche un po' preoccupato
che, pubblicando la storia sul passato di Nathan così presto (era passato solo
un'anno e mezzo dalla sua uscita in edicola) avrebbe bruciato una carta
fondamentale, ma ancora una volta quello si dimostrò solo un altro inizio.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMJMTu56Tm1zdZRBRjE3v3WoOfxmBk7ucp4-AiIt7dVX3WnERLZs29ODQAK3WY7QObkXSMuodWEq2l8jmOEWWFp89gGDLlmvc7jOq3C9Y_rezi-EKLs3yoltwEwHf5TdRXQQXMNq-UhLmF/s400/NN+18+-+19.jpg" width="400" /></span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">La storia in questione, infatti, mi coinvolse e mi commosse in
maniera molto intensa ma, già nell'anno successivo, le storie non solo non
accennavano a calare di intensità ma, in alcuni casi, creavano collegamenti,
tramite ritorno di personaggi, o sviluppi di situazioni accennate in albi
pubblicati in precedenza o accenni a fatti che si sarebbero dovuti svolgere in
futuro, volti a formare più trame sotterranee che si svolgevano col passare del
tempo e della serie. Più passava il tempo, più aumentava il mio entusiasmo,
anche se non capivo dove, di fatto, quegli indizi, quei riferimenti, volessero
andare a parare fino a quando, nei primi mesi del 1995, non vennero pubblicate
due storie, che mi fecero ulteriormente innalzare il livello della mia
considerazione nei confronti della serie: il primo albo "gigante" di
Nathan Never, intitolato "Doppio Futuro" e la storia che narrava le
origini della fratellanza ombra, messa negli albi "La Fratellanza Ombra /
Exodus".</span><br />
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2h6mn4jiNap6MHBOV41TaAxLDlP47-egs8EYl8kwdF5Ld_ZBl-U0IqrkuI6zQSvKmZpz-t5k2_wkPvtK4JXKfBwDnn4RN2u7JjUyHilmUQsMqIUJphOKmCi17X-9y7Cc4j1pdk-9mMHbl/s1600/www.kizoa.com_collage_2016-05-20_14-46-33.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="555" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2h6mn4jiNap6MHBOV41TaAxLDlP47-egs8EYl8kwdF5Ld_ZBl-U0IqrkuI6zQSvKmZpz-t5k2_wkPvtK4JXKfBwDnn4RN2u7JjUyHilmUQsMqIUJphOKmCi17X-9y7Cc4j1pdk-9mMHbl/s640/www.kizoa.com_collage_2016-05-20_14-46-33.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Nella prima, di botto, scoppiavano una serie di avvenimenti,
collocati su più linee temporali che venivano collegate tra loro nel corso
della storia, con un epilogo che spingeva l'occhio in un futuro ancora più
lontano, per conoscere il destino di uno dei personaggi citati nella storia;
nella seconda storia, tutti gli indizi e i riferimenti relativi a quella trama
sotterranea si collegavano in maniera perfetta e si ricollegavano alla storia
del gigante, incastrandosi in un meccanismo ad orologeria che non lasciava
scampo alcuno. Ricordo che, appena finito di leggere "Doppio Futuro",
non vedevo l'ora di sapere come sarebbero andate a finire le guerre
tecnobiologiche e, dopo la lettura di "La Fratellanza Ombra /
Exodus", per me, Nathan Never aveva assunto le proporzioni di una vera e
propria opera letteraria.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">La consacrazione definitiva, però, avvenne nel giro delle tre
annate successive in cui uscirono una serie di storie, in cui diventava sempre
più palese come la complessità dell’ambiente in cui Nathan Never agiva era tale
da poterlo sopraffare in qualsiasi istante, nonostante la sua volontà di verità
e giustizia: <o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFMU6nwPqKswt5a5cEw0BCwRMcS1xBfclAU4FGNQA3XSxb6SFIe9Qx_5a5uLLPTANh5Z1WNQ_5QzJ2BTy4yI9o6hGjF2qMBVH0wtYQ4euQU9Y1PBYE3WR0Yqz2qYyPsCF-x-PchtGr0xj/s1600/annate+95+96+97.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFMU6nwPqKswt5a5cEw0BCwRMcS1xBfclAU4FGNQA3XSxb6SFIe9Qx_5a5uLLPTANh5Z1WNQ_5QzJ2BTy4yI9o6hGjF2qMBVH0wtYQ4euQU9Y1PBYE3WR0Yqz2qYyPsCF-x-PchtGr0xj/s640/annate+95+96+97.png" width="568" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">da “La Biblioteca di Babele” a “Bersaglio Umano / Partita
Mortale”; da “Il Giorno della Meteora” a “Caccia All’Uomo”; da “Prigioniero del
Futuro” (albo in cui si sono incontrati Nathan Never e Martin Mystere) alla
“Saga di Atlantide” (il cui lo stesso Martin Mystere presentato nell’albo fuori
serie ha una parte molto importante); da “Hadija” a “Legami di Sangue”; da
“Odissea nel Futuro” ad “Un Nuovo Futuro” e “Fenice / La Signora della Morte”,
passando per “Il Sogno Della Farfalla”, “Un Mondo di Robot”, “L’Orbita Spezzata”, “India”, e per le storie degli almanacchi, puntate sul passato di Nathan, l’affresco in loro disegnato, sia per gli eventi, che per i
personaggi e le loro storie, sia per l’intrecciarsi delle trame, non facevano
altro che appassionarmi sempre di più. E proprio con l’uscita dei due volumi
giganti che contenevano il prosieguo e la conclusione della saga delle guerre
tecnobiologiche, e la storia contenuta nei numeri 76 e 77 ("Fenice" e
"La Signora della Morte") in cui si narrava il ritorno del
personaggio di Susan Connery, che era stato anticipato nel secondo gigante
"Odissea nel Futuro" fecero il salto qualitativo finale. Molti i motivi alla base di ciò: il modo in cui i rimandi alle varie linee
temporali visualizzate in queste storie sono stati fatti incastrare l’uno con
l’altra; la chiusura perfetta del cerchio e la spiegazione degli eventi che si
era scelto di dare; la caratterizzazione di Nathan sviluppata nelle varie parti
della storia, e il modo in cui si è creato un legame tra personaggi di linee
narrative che, nella serie regolare, sembravano nettamente separate; per tutto
questo, i disegni che ho visto e, soprattutto, le parole che ho letto, la serie di Nathan Never è arrivata al livello di capolavoro letterario assoluto.<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="separator" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirR3T8IlP4czvYtMOtIi8KG2cfQXqwwcNVxa9MG7PhlhNkEbKWjt1u7RhTOXYzJPNsiMs56g5IKeQqm8Ql4sssqRsDWmQhw_waLmgDObSpPKykwjXPV-rEN-ZCQz3raIsXzPEnGd_odgPv/s1600/NN_20160506_0011.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirR3T8IlP4czvYtMOtIi8KG2cfQXqwwcNVxa9MG7PhlhNkEbKWjt1u7RhTOXYzJPNsiMs56g5IKeQqm8Ql4sssqRsDWmQhw_waLmgDObSpPKykwjXPV-rEN-ZCQz3raIsXzPEnGd_odgPv/s200/NN_20160506_0011.jpg" width="152" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Tra l'altro, proprio a gennaio 1995, usciva il primo albo di una
serie dedicata al personaggio di Legs. </span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">La serie era caratterizzata da toni molto più giocosi e ironici e
funzionava da perfetto controcanto alle avventure di Nathan; in più,
raccontando le avventure e la vita di Legs separatamente dalle interazioni con
Nathan, si contribuiva a dare maggiore profondità al personaggio stesso e
ulteriore complessità al mondo di Nathan Never. Questa prima serie parallela,
andata avanti per quasi undici anni, ha avuto momenti molto particolari, con comunque diversi picchi, in cui i personaggi di Legs e di May hanno acquisito sfaccettature e spessore umani davvero notevoli,</span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizSK_3ixSTkFoESjzAXa-7CUESAHOGk8VdHC8NkyuekULUqx9Qs-w3fI_UPLU26CeVZ3YDoEQ-lAzMklKjiI0VxNV_gOc0bPOtLUJzt6XPl1R16GAmLAWEN13Ud0o7qKXltY495ekP9jsP/s640/www.kizoa.com_collage_2016-05-20_20-49-12.jpg" width="492" /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">e ha
poi aperto la strada ad altre serie parallele, che hanno ulteriormente espanso
l'universo neveriano sia a livello di spazio che a livello di linee temporali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Si è cominciato con “Agenzia Alfa”, collana dai volumi contenenti
a volte più storie ciascuna delle quali con al centro uno degli agenti alfa
(con Nathan presente in pochi casi), a volte storie uniche di più ampio
respiro, dove gli agenti alfa (Nathan compreso) agiscono in maniera corale, e a
volte storie uniche comunque focalizzate solo su alcuni agenti alfa diversi da
Nathan Never. Tra l’altro proprio questa collana ha creato i presupposti per due
ulteriori serie parallele: quella di “Asteroide Argo”, con i numeri 2 e 5, e
Generazione Futuro, con i numeri 14, 19 e 25. <o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">In seguito è stata creata la testata “Universo Alfa”, in cui si
sviluppano trame di tipo diverso legate ai vari aspetti dell’universo neveriano,
che è divisa in più sezioni:<o:p></o:p></span></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">1)<span style="font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 13.5pt;">Sezione
Eurasia </span><span style="font-family: "wingdings"; font-size: 13.5pt;">à</span><span style="font-size: 13.5pt;"> che parte da dove era finito il gigante n° 11 (Cuore Nero)
con Asjia Heke assunta dall’Agenzia Alfa, perché costruisse una succursale
dell’Agenzia nell’Europa dell’Est e ne sviluppa le storie<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">2)<span style="font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 13.5pt;">La
Squadra Fantasma </span><span style="font-family: "wingdings"; font-size: 13.5pt;">à</span><span style="font-size: 13.5pt;"> che ha raccontato le vicende dell’agenzia
fondata da Legs Weaver dopo essersi licenziata dall’Agenzia Alfa. Sono 3 numeri
e sono il prologo al ritorno del personaggio nella serie madre di Nathan Never,
avvenuto con la guerra dei mondi<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">3)<span style="font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 13.5pt;">Dipartimento
51 </span><span style="font-family: "wingdings"; font-size: 13.5pt;">à</span><span style="font-size: 13.5pt;"> Racconta le vicende di Nicole Bayeux (Agente Alfa inserita
dopo la guerra con le stazioni orbitanti) che si ritrova a capo di una sezione
dei servizi segreti americani degli anni ’50 del ventesimo secolo<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">4)<span style="font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 13.5pt;">Guerra
Futura </span><span style="font-family: "wingdings"; font-size: 13.5pt;">à</span><span style="font-size: 13.5pt;"> Serie in quattro numeri, si è focalizza sul personaggio
della reporter televisiva Delya Davids, che viene inviata a raccogliere storie
di individui che hanno partecipato alla guerra con le stazioni orbitanti (e poi
anche alla guerra contro marte) per dar voce anche a chi non ha avuto modo di
farsi sentire, ad alcuni dei tanti eroi silenziosi che vengono fuori in
tragedie come le guerre.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">5)<span style="font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 13.5pt;">Le
Cronache di Marte </span><span style="font-family: "wingdings"; font-size: 13.5pt;">à</span><span style="font-size: 13.5pt;"> Che narrano di un futuro in cui marte è
nuovamente in mano ai pretoriani, e in cui alcuni umani cercano di ribellarsi a
questa dittatura<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13.5pt;">6)<span style="font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 13.5pt;">Il
Mondo dei Robot </span><span style="font-family: "wingdings"; font-size: 13.5pt;">à</span><span style="font-size: 13.5pt;"> In cui Nathan e Mac si trovano a parlare
e si raccontano storie riguardo ad esperienze di convivenza tra umani e robot.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcF7TfcCnbddrrXQVHBM704nxnfH4U4FGdee6L4kdCnL_ngSK7TPl0WOrWFniKbSszNv107f2Cdcd_ucbLU7UC1xbNgv6dpZN3k4mRodboEDtIoYiOhJqtv8gA_qLkdQ5rqoNKfgi57usF/s1600/Ag+e+Un+Alfa.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcF7TfcCnbddrrXQVHBM704nxnfH4U4FGdee6L4kdCnL_ngSK7TPl0WOrWFniKbSszNv107f2Cdcd_ucbLU7UC1xbNgv6dpZN3k4mRodboEDtIoYiOhJqtv8gA_qLkdQ5rqoNKfgi57usF/s640/Ag+e+Un+Alfa.png" width="568" /></span></a></div>
<div class="" style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">E proprio in queste altre collane, nel corso nel tempo, si è visto
che la realtà creata per Nathan Never e i personaggi dell’agenzia alfa era, di
fatto, qualcosa che poteva essere raccontato anche senza far intervenire in
alcun modo gli agenti alfa stessi, cosa che ho trovato assolutamente
meravigliosa e un’ulteriore conferma e valore aggiunto ad una serie che
continuava a non avere rivali. A mio parere, poi, il punto più alto di queste
serie, è stato “Universo Alfa – Guerra Futura”, perché ha raccontato episodi di
vita e di eroismo di persone comuni (e, ogni tanto, anche di qualche agente
alfa) dandole ancora maggior profondità. <o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 13.5pt;">Nel corso degli anni, poi, sulla saga neveriana, ho visto
veramente di tutto: missioni riuscite e missioni fallite miseramente, alcune
anche con ripercussioni gravi sui personaggi, e sull'ambiente; personaggi nati
come avversari, e finiti a lavorare per l'agenzia alfa e idealisti salvati da
un Nathan Never che condivideva le loro ragioni, diventare dei criminali senza
scrupoli; agenti alfa bastardi, violenti e pure razzisti assieme ad agenti alfa
di buon cuore con moglie e una nidiata di figli; politicanti razzisti caduti in
rovina, e poi risorti a nuova carriera politica con un cambio del proprio
aspetto fisico e politici idealisti sfruttati a loro insaputa dalle
corporazioni contro cui loro cercavano di combattere; amori sbocciati e
traditi; amicizie (anche di lungo corso) sbocciate e tradite; la rabbia
espressa dall'opinione pubblica e dalla massa della gente per ciò che erano
venuti a sapere, senza accorgersi che le informazioni che avevano ricevuto
erano false; nemici diventare amici, ed ex colleghi diventare nemici mortali; nascere
crescere ed evolversi personaggi di un fascino e di un carisma enorme, tanto da
guadagnarsi uno spazio apposito per loro; l’agenzia alfa crollare sotto il peso
degli scandali e poi risorgere dalle ceneri; ho visto crearsi i presupposti per
due guerre, ne ho visto il drammatico svolgimento e ho potuto vedere le
conseguenze che le guerre hanno avuto sul territorio; ho visto le varie forme
di vita interagire a qualsiasi livello e i giochi di potere sconvolgere più
volte la realtà dei nostri; ho visto infiniti universi entrare in gioco per ben
più di una volta. E in tutto questo ho visto Nathan Never: a volte protagonista
assoluto, a volte presenza marginale, o addirittura assolutamente assente; a
volte determinante come non mai, a volte usato come un burattino da chi sa
puntare sulle sue debolezze; a volte portato sugli scudi, a volte affossato e
vilipeso (ma sempre fortemente autocritico); l’ho visto vincere, perdere,
tradire, colpevolizzarsi, battersi fino all’ultimo per le cose in cui credeva;
l’ho visto vivere il dolore e sconfiggerlo per rimettersi in gioco, anche
sentimentalmente; l’ho visto deprimersi, indurirsi, per poi ritrovare
entusiasmo. In questo fumetto ho trovato non solo azione ed evasione, ma anche
filosofia di vita e un universo (anzi un multiverso) che sento pulsante e vivo,
con personaggi che sono credibili anche come persone reali, con tutte le loro
caratteristiche, sia positive che negative. Ad ulteriore valore aggiunto alla
serie, infine, il fatto che ciascun ribaltamento di prospettive, o cambio di
mentalità, o di “lato della barricata” non è mai stato buttato lì a caso per
essere spiegato poi a posteriori, ma è sempre stato preparato piazzando indizi
e segnali che, collegati assieme, preparavano il terreno in modo da dare fondo
logico alle azioni che si sarebbero svolte in seguito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E ancora oggi, a venticinque anni di distanza, Nathan Never sa creare storie dove i contenuti spingono molto a riflettere, anche se ormai io non ho più lo “stupore della scoperta” proprio di un adolescente che deve ancora passare attraverso la vita adulta, visto che, in questi anni, anch’io ho vissuto la mia vita e le mie esperienze, ma trovo comunque stupendo il modo in cui i temi vengono approcciati ed affrontati.</span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpDc2mYnMzyMXo0JpqlUBr8ih2ep4Ov5XBBdyHHQwBRyNv-INIbQ0DH_P06FNS4gbUQv9BLJ55DR0rYIZ8UfCJcVBCg_RukjX75yBhEWqFAw78WrRKSvOkcVzm9i5n_osuzxO9YTmQv06N/s1600/www.kizoa.com_collage_2016-05-23_10-51-32.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpDc2mYnMzyMXo0JpqlUBr8ih2ep4Ov5XBBdyHHQwBRyNv-INIbQ0DH_P06FNS4gbUQv9BLJ55DR0rYIZ8UfCJcVBCg_RukjX75yBhEWqFAw78WrRKSvOkcVzm9i5n_osuzxO9YTmQv06N/s640/www.kizoa.com_collage_2016-05-23_10-51-32.jpg" width="426" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per questo, per me, Nathan Never è il
miglior fumetto di sempre, e una delle opere più belle della storia della
letteratura, che mi ha accompagnato, emozionato e anche formato come individuo.
E proprio per questo, non smetto di ringraziare chi ha creato questo multiverso
e chi, nel corso di questi 25 anni, continua a lavorarci per dargli forma.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Detto tutto questo, inizio con un po’ di
dati sulle mie preferenze<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>Asjia Heke, Branko, Kendra, Kay e Legs sono i miei personaggi
comprimari preferiti della serie<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>Gli avversari che più mi sono piaciuti, nel corso del tempo sono:
Mr. Alfa, il custode, Neos e i tecnodroidi, Aristotele Skotos, Aldus e Aran
Darko.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>I miei interrogativi su “che fine hanno fatto” riguardano:<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o <span class="apple-converted-space"> </span>Gli abitanti della comunità di Cielo Verde?<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o <span class="apple-converted-space"> </span>gli abitanti di Sub – City?<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o <span class="apple-converted-space"> </span>La Costa de Plata?<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o <span class="apple-converted-space"> </span>I mutanti di Midian e Chris / Madaleine?<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o <span class="apple-converted-space"> </span>Alice e sua madre?<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o <span class="apple-converted-space"> </span>Che fine ha fatto Venezia?<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Passo all’elenco delle storie che, a mio
parere, possono essere considerate i capolavori della saga neveriana (in ordine
di pubblicazione)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Agente Speciale Alfa” (serie regolare n° 1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Zona Proibita / Uomini Ombra” (serie regolare nn° 7 – 8)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span> “Gli Occhi di uno Sconosciuto” (serie regolare n° 9)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Inferno” (serie regolare n° 10)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Terra Bruciata / I Predoni del Deserto” (serie regolare nn° 14 –
15)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span> “Il Campione” (serie regolare n° 16)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Abisso delle Memorie / L’Undicesimo Comandamento” (serie
regolare nn° 18 – 19)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Delirio” (serie regolare n° 21)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Un Mondo Perduto” (serie regolare n° 23)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Prigioniera del Castello / I Vendicatori” (serie regolare nn°
24 – 25)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Dallo Spazio Profondo” (speciale n° 2)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Vendetta Yakuza” (almanacco n° 1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Io Robot” (serie regolare n° 28)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Ultima Onda” (serie regolare n° 29)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Enigma di Gabriel” (serie regolare n° 30)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Canto della Balena” (serie regolare n° 31)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Dirty Boulevard” (serie regolare n° 32)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Orrore Sopra di Noi” (serie regolare n° 37)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Segreto di Reiser” (serie regolare n° 40)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Fantasmi a Venezia” (speciale n° 4)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Ritorno di Raven” (serie regolare n° 43)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Satellite Killer” (serie regolare n° 44)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Doppio Futuro” (albo Gigante n° 1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Fratellanza Ombra / Exodus” (serie regolare nn° 46 – 47)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Biblioteca di Babele” (serie regolare n° 50)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Storie di un Futuro Passato” (almanacco n° 3)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Bersaglio Umano / Partita Mortale” (serie regolare nn° 52 – 53)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Caccia all’Uomo” (serie regolare n° 55)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Giorno della Meteora” (speciale n° 5)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Prigioniero del Futuro” (team up Nathan Never & Martin
Mystere n° 1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Sfida negli Abissi / Uno Spettro nel Computer / Discesa agli
Inferi / Il Mare della Desolazione / L’Isola nel Cielo / La Guerra Senza Tempo”
[la saga di atlantide] (serie regolare nn° dal 60 al 65)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Odissea nel Futuro” (albo Gigante n° 2)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Regina Bianca” (legs weaver speciale n° 1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Legami di Sangue” (speciale n° 6)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Tre Bambine in Pericolo” (legs weaver serie regolare n° 16)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Sogno e la Farfalla” (serie regolare n° 72)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Un Mondo di Robot” (serie regolare n° 73)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Orbita Spezzata” (serie regolare n° 74)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“India” (serie regolare n° 75)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Fenice / La Signora della Morte” (serie regolare nn° 76 – 77)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Notte della Violenza” (legs weaver serie regolare n° 24)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Incubo nello Spazio” (serie regolare n° 79)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Concerto Mortale” (serie regolare n° 81)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Un Nuovo Futuro” (albo Gigante n° 3)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span lang="EN-US">· <span class="apple-converted-space"> </span></span><span lang="EN-US">“Midnight Blues”
(serie regolare n° 84)<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“I Naufraghi dello Spazio” (Agenzia Alfa n° 2)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Tribù Perduta” (legs weaver serie regolare n° 32)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Vite Passate” (serie regolare n° 89)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Primo Livello” (serie regolare n° 90)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Oceano Verde” (speciale n° 8)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“I Fiumi del Cielo” (Agenzia Alfa n° 3)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Visioni dal Futuro” (serie regolare n° 92)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Città del Vizio” (serie regolare n° 93)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Rivolta” (albo Gigante n° 4)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Verso la Libertà” (serie regolare n° 95)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Cortina del Silenzio” (serie regolare n° 96)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Oltre il Tempo e lo Spazio / Il Divoratore di Mondi” (serie
regolare nn° 97 – 98)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Vendetta di Selena” (serie regolare n° 99)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Numero Cento” (serie regolare)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Una Canzone per Sara” (serie regolare n° 102)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Fuga Disperata” (serie regolare n° 103)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Nemico nell’Ombra / Missione ad Alto Rischio / Il Patto / Alfa
/ Dalle Ceneri” [saga Alfa] (serie regolare nn° dal 104 al 108)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“I Mille Volti di Legs” (legs weaver serie regolare n° 50)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Al di là della Galassia” (Agenzia Alfa n° 5)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Gli Amori Difficili” (legs weaver serie regolare n° 51)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Nemo” (albo Gigante n° 5)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Star” (serie regolare n° 110)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Flashpoint” (serie regolare n° 113)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Alta Finanza” (serie regolare n° 114)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“I Signori della Preistoria / Viaggio nel Tempo” (serie regolare
nn° 115 – 116)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Minaccia dal Cielo” (speciale n° 10)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Vessillo d’Acciaio” (Agenzia Alfa n° 7)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Anima della Città” (serie regolare n° 117)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Segreto di Altrove” (team up Nathan Never & Martin Mystere
n° 2)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Infiniti Universi” (serie regolare n° 120)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Un Cadavere per Andy / L’Alveare / Ritorno a Casa” (Agenzia Alfa
n° 8)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Chi è Solomon Darver?” (serie regolare n° 125)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Grande Minaccia” (albo Gigante n° 6)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Doppia Identità” (speciale n° 11)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Vera Storia di Mr. Alfa” (serie regolare n° 130)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Venti di Guerra / Il Nido delle Aquile” (serie regolare nn° 132 –
133)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Ombre dal Passato” (serie regolare n° 134)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Quinto: Non Uccidere” (legs serie regolare n° 80)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Nemico Pubblico / Midian / Il Mutante” (serie regolare nn° dal
135 al 137)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Le Due Nemiche” (albo Gigante n° 7)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Vita Artificiale” (serie regolare n° 139)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Sesto Potere” (speciale n° 12)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Legittima Difesa” (serie regolare n° 140)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Segreto dei Mutati” (Agenzia Alfa n° 10)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Dolore della Memoria” (serie regolare n° 145)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Predicatore / Tecnodroidi! / L’Alba dell’Apocalisse /
Aristotele Skotos” (serie regolare nn° dal 146 al 149)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Ultimo Viaggio del Nautilus” (albo Gigante n° 8)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Volto del Lupo” (serie regolare n° 153)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Ultimatum alla Terra / Dichiarazione di Guerra / Il Giorno degli
Eroi / Dietro la Maschera / La Caduta di Urania” [saga della guerra
d’indipendenza delle stazioni orbitanti] (serie regolare nn° dal 157 al 161)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Dopo L’Apocalisse / La Squadra Segreta / L’Ultimo Addio” (serie
regolare nn° dal 162 al 164)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Uomo che sconfisse la Morte” (speciale n° 14)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Carnefice” (serie regolare n° 168)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“City Gangs / I Tecnopati” (serie regolare nn° 170 – 171)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Cognizione del Dolore” (serie regolare n° 172)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Nel Nome della Giustizia” (serie regolare n° 176)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Circo Bianco” (serie regolare n° 177)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Generazione Futuro: Gli Eroi del Futuro” (Agenzia Alfa n° 14)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Signore dei Cloni / Heliopolis” (serie regolare nn° 178 – 179)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Le Voci di Ieri” (serie regolare n° 180)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Segreto dei Numeri primi” (serie regolare n° 182)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Cuore Nero” (albo Gigante n° 11)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Città delle Tenebre” (serie regolare n° 191)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Alleanza / La Legge del Sangue” (serie regolare nn° 192 – 193)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Le Strade di New York / I Misteri di Sub City / Nelle Mani
dell’Assassino / Quando la città Muore / La Vita Oltre la Vita / La Vendetta”
[saga spazio-temporale] (nn° dal 194 al 199)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Affari Sporchi” (speciale n° 17)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Sezione Eurasia capitolo 1: La Terra dei Lupi” (Universo Alfa n°
1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Calliope” (Agenzia Alfa n° 17)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Mondo di Domani” (serie regolare n° 203)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Vittime e Carnefici” (serie regolare n° 212)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Codice Rosso / La Talpa” (serie regolare nn° 213 – 214)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Memorie Rubate” (albo Gigante n° 12)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Bambina Scomparsa / La Fabbrica dei Sogni” (serie regolare nn°
216 – 217)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Sezione Eurasia capitolo 2: Il Signore delle Ombre” (Universo
Alfa n° 4)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Segreto di Calvin White” (serie regolare n° 224)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Collana di Giada” (serie regolare n° 229)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Vera Storia di Frank B.” (serie regolare n° 230)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Progetto Terra Mater” (serie regolare n° 233)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Cittadella” (serie regolare n° 234)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Guerra Futura 2104 Capitolo 1: Gli Eroi del Domani” (Universo
Alfa n° 7)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Metamorfosi” (serie regolare n° 235)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Museo dei Ricordi” (serie regolare n° 238)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“I Pretoriani / Il Tempio delle Telepati / Le Abitatrici
dell’Oscurità / Imperium / Incursione Notturna / Distruzione! / Il Giorno più
Lungo / I Difensori / L’Unimente / Scontro Finale / Cielo di Fuoco” [la guerra
dei mondi] (nn° dal 239 al 249)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Segreto di Sigmund / Il Faro di Alessandria / Nel Cuore della
Macchina / Omega” [Il Nuovo Inizio neveriaNO] (n° dal 250 al 253)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Un Mondo Vuoto” (albo Gigante n° 15)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Guerra Futura 2104 Capitolo 2: Rapporti di Guerra” (Univaerso
Alfa n° 10)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Morbo della Città Perduta / Mutazione / La Megalopoli (parte
1)” (serie regolare<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Haiku” (serie regolare n°258)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Sezione Eurasia Capitolo 3: La Linea del Fronte” (Universo Alfa
n° 11)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Predatore” (speciale n° 23)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Impero dei Mutati” (albo Gigante n° 16)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“L’Ultimo Regalo” (serie regolare n° 262)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Confraternita” (almanacco n° 21)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Guerra Futura 2115: Invasione Marziana” (Universo Alfa n° 13)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Le Lacrime della Sirena” (serie regolare n° 273)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Quando la Ragione Tace” (Agenzia Alfa n° 30)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“I Giorni della Maschera” (Le Grandi Storie n° 1)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Mondo dei Robot – Memorie Artificiali” (Universo Alfa n° 14)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Guerra del Buio” (Agenzia Alfa n° 31)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Sconfitta” (serie regolare n° 282)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Gli Uomini del Presidente” (serie regolare n° 283)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Alla Deriva” (speciale n° 25)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Rivelazione / La Mela di Eris / L’Angelo della Distruzione”
(serie regolare nn° dal 284 al 286)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Nathan contro Legs” (Le Grandi Storie n° 2)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Il Fantasma” (Maxi n° 11)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Le Prime Radici” (serie regolare n° 291)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“La Lunga Marcia” (serie regolare n° 297)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Niente è per Sempre / Addio Mac” (serie regolare nn° 298 – 299)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">· <span class="apple-converted-space"> </span>“Altri Mondi” (serie regolare n° 300)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Infine, per portare esempi concreti della
saga di Nathan Never, voglio pubblicare delle tavole prese da una selezione di
storie, per poter far anche vedere, almeno in parte, ciò che ho trovato in
questa serie nel corso del tempo che è riuscita a conquistarmi mese dopo mese,
e anno dopo anno. (Per leggere le tavole, cliccate sopra anche solo alla prima
e vi comparirà in dimensione originale con un menù a scorrimento per
selezionare le successive)<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="separator">
</div>
<div class="separator" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">[ATTENZIONE: se non avete mai letto nulla
di Nathan Never, volete iniziare a leggerlo e non volete rovinarvi la sorpresa
in alcun modo, non proseguite oltre.]<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "Gli Occhi di Uno Sconosciuto" [scritta da Michele Medda e disegnata da Stefano Casini]</span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbYRHd_EpsweG_x50ZTALKwHvWolWyLvzjraNEEw4SSWPTepiMmzyEihyphenhyphenPhKmUtAdj3EUimg5O3Iwz6IP8FBBfxEczQc64eIatB_YT80PsIs6hKd6nS0J1xg5OkPs6SvXvzGtd4KegiMfg/s1600/NN+09+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="435" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbYRHd_EpsweG_x50ZTALKwHvWolWyLvzjraNEEw4SSWPTepiMmzyEihyphenhyphenPhKmUtAdj3EUimg5O3Iwz6IP8FBBfxEczQc64eIatB_YT80PsIs6hKd6nS0J1xg5OkPs6SvXvzGtd4KegiMfg/s640/NN+09+pt+01.png" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieggde7DOhNRKSaQVqgpw-mJoc_k5XUfc2A70axQJEO99BkPAI2cHj7_TBVSIIFylZF_3JlAgKc_1_8ut0gMLk-jxdeoS95vkB40QW85rR25zq3Sq5LcrDqj6bzOfCNOBJBBWgTg1eF0V-/s1600/NN+09+pt+2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieggde7DOhNRKSaQVqgpw-mJoc_k5XUfc2A70axQJEO99BkPAI2cHj7_TBVSIIFylZF_3JlAgKc_1_8ut0gMLk-jxdeoS95vkB40QW85rR25zq3Sq5LcrDqj6bzOfCNOBJBBWgTg1eF0V-/s640/NN+09+pt+2.png" width="640" /></a></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "L'Abisso delle Memorie / L'Undicesimo Comandamento" [scritta da Michele Medda e disegnata da Nicola Mari] </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="clear: left; float: left; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="441" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUtF_GmtXhGOQ0D9doQb8MA0d6_-Dq-wkFrWoGq9eGcpmBZxvR56hi0R6FkP32vT7nEJSuVMsvfBlyBuu3rXaWZ-Lw9wW7OFJsRWogJqKKjP3CdAcvNX65Zp6y-wCBYmhoUniQw15SAg-u/s640/NN+18+-+19+pt+1.png" width="640" /><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq_oMSG54Kt6rbbNNSBFiH_PW4ukR6sE5uEAMfhCLKkk3KBTE3SydaI2vNQrMewTifJPqKHrgYmKnoQ5qtugWCFdHa4Kdme7D-RyF_BHimuVipF6Tl88srx68-pPyrbUkGYzSUriFdeZK_/s1600/www.kizoa.com_collage_2016-05-21_02-15-34.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="537" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq_oMSG54Kt6rbbNNSBFiH_PW4ukR6sE5uEAMfhCLKkk3KBTE3SydaI2vNQrMewTifJPqKHrgYmKnoQ5qtugWCFdHa4Kdme7D-RyF_BHimuVipF6Tl88srx68-pPyrbUkGYzSUriFdeZK_/s640/www.kizoa.com_collage_2016-05-21_02-15-34.jpg" width="640" /></a>...</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFmisoxL7JOQsa7ip2UMcPAy4ikvtxPdtDLCcZ_TC2pO97tr2UfH9UghpDaQ6bCwlt3Pw801VJj5_IUTQoCm1vG7cZCABTXhPpYTL0kNPBCdtHlYMmp6ZuaOPn4seiFTb-y3FbC_xeD03b/s1600/NN+18+-+19+pt+2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="441" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFmisoxL7JOQsa7ip2UMcPAy4ikvtxPdtDLCcZ_TC2pO97tr2UfH9UghpDaQ6bCwlt3Pw801VJj5_IUTQoCm1vG7cZCABTXhPpYTL0kNPBCdtHlYMmp6ZuaOPn4seiFTb-y3FbC_xeD03b/s640/NN+18+-+19+pt+2.png" width="640" /></span></a></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "La Prigioniera del Castello / I Vendicatori" [scritta da Antonio Serra e disegnata da Germano Bonazzi] </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNoJC-m14tmDX4phiP374YqrwRs0gi8Hr8emH4oYEKARsRtiZANIubQsA5dQfrNZQJURCNqgkQVC5JbXaL2XvOYJ-McbwW6IKTfN9m_g0liBaYrWu2WVZGK9ENn1ZCY0BldzBRv9YfKkyn/s1600/NN+24.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNoJC-m14tmDX4phiP374YqrwRs0gi8Hr8emH4oYEKARsRtiZANIubQsA5dQfrNZQJURCNqgkQVC5JbXaL2XvOYJ-McbwW6IKTfN9m_g0liBaYrWu2WVZGK9ENn1ZCY0BldzBRv9YfKkyn/s640/NN+24.png" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "L'Ultima Onda" [scritta da Bepi Vigna e disegnata da Stefano Casini] </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFg2H797_-PBm3zcPncsz_dQQ2Mv1yvZ1BH0P9QrTxYGn68ns8Fc7bwxvxjemhc5ffVp8T2tzuyFEBSJrbC7j35H9m9I8_JdR1epaazsMMkakVlm0GIDkW8YqGy5ngIxRtvMafHpgbYSVK/s1600/NN+29.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFg2H797_-PBm3zcPncsz_dQQ2Mv1yvZ1BH0P9QrTxYGn68ns8Fc7bwxvxjemhc5ffVp8T2tzuyFEBSJrbC7j35H9m9I8_JdR1epaazsMMkakVlm0GIDkW8YqGy5ngIxRtvMafHpgbYSVK/s640/NN+29.png" width="444" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "Il Canto della Balena" [scritta da Antonio Serra e disegnata da Mario Alberti]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibPk8QAipsLlcMuocW6Lq7vOPCcuIiYFRqxuE3xtcnDdBnxEsbfRAcqct17-1i3zBvjvAGitqoILoDfrhZo17PmdgdUY7nBQDvdSvhrIrjyLYJHHJZ3BNQ4muBsjl4pbuwYk0TgOXf0QBD/s1600/NN+31+pt+01.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibPk8QAipsLlcMuocW6Lq7vOPCcuIiYFRqxuE3xtcnDdBnxEsbfRAcqct17-1i3zBvjvAGitqoILoDfrhZo17PmdgdUY7nBQDvdSvhrIrjyLYJHHJZ3BNQ4muBsjl4pbuwYk0TgOXf0QBD/s640/NN+31+pt+01.png" width="640" /></span></a><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy0C3Y0k5CKx5-_-ldLOhAqMHYwxR4bkWm5zuTEnFynNMipQwgZJg5hDNHNXnv-EL30xC7L6LO2jq0geUSmMgSyEmffbxJGM0FZO_YXhACtZUc0II7WDClAiKlbI7rXvQ35g7mO_sLBX65/s1600/NN+31+pt+02.png" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy0C3Y0k5CKx5-_-ldLOhAqMHYwxR4bkWm5zuTEnFynNMipQwgZJg5hDNHNXnv-EL30xC7L6LO2jq0geUSmMgSyEmffbxJGM0FZO_YXhACtZUc0II7WDClAiKlbI7rXvQ35g7mO_sLBX65/s640/NN+31+pt+02.png" width="640" /></span></a></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> ....</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3LoL42__hyphenhyphenuzvgD12E9rffuueRaCVqRdqqAW0pI47ZYm6DNcRXAOJApvV9KtF9iR3itG1v2hKlTpfIoCG2VaBPDK4nyXy51dt7CP1__GHgTi9T67lvrSPSanqhbJYRYIcDVZQ_gqdxd00/s1600/NN+31+p05.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3LoL42__hyphenhyphenuzvgD12E9rffuueRaCVqRdqqAW0pI47ZYm6DNcRXAOJApvV9KtF9iR3itG1v2hKlTpfIoCG2VaBPDK4nyXy51dt7CP1__GHgTi9T67lvrSPSanqhbJYRYIcDVZQ_gqdxd00/s400/NN+31+p05.JPG" width="300" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "Il Ritorno di Raven" [scritta da Antonio Serra e disegnata da Andrea Artusi e Francesco Rizzato]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMy2g6n1xNPOWBVVujDeuFBZtRwnwOiZK24Rl660mIwvE76GKbzh1h0HGut_ArENSlXlH5kORPJGMosxjQPSU5woOrWLb-b1kLCHUWw34Wstd4XQ8ZkjQafBG0OhTZrLYLT0WHi6RhDsad/s1600/NN+43.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMy2g6n1xNPOWBVVujDeuFBZtRwnwOiZK24Rl660mIwvE76GKbzh1h0HGut_ArENSlXlH5kORPJGMosxjQPSU5woOrWLb-b1kLCHUWw34Wstd4XQ8ZkjQafBG0OhTZrLYLT0WHi6RhDsad/s400/NN+43.JPG" width="306" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "Doppio Futuro" [scritta da Antonio Serra e disegnata da Roberto de Angelis]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoCGARhONKt8gz73JSTDI9j2nsbyKMtdIL7IbxREgazZbboUHckSZjrpn1IGtbvxN9VJo_wVdYrO2mEJxyNrjH2opfrXO5hkyLed66sNBnosEmUGVNY24FPvpjUn2nuYkj3S_q_AahYYN5/s1600/NN+Gig+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoCGARhONKt8gz73JSTDI9j2nsbyKMtdIL7IbxREgazZbboUHckSZjrpn1IGtbvxN9VJo_wVdYrO2mEJxyNrjH2opfrXO5hkyLed66sNBnosEmUGVNY24FPvpjUn2nuYkj3S_q_AahYYN5/s640/NN+Gig+01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "Exodus parte prima" [scritta da Antonio Serra e disegnata da Ivan Calcaterra, Gianmauro Cozzi, Sergio Masperi e Francesco Rizzato]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSYVXPwrgyM6S-J271oAnoefJscWZIVtwqF5o240QjPgCgvPORWR0DfwmYlFCBd7lk7KUlWLC4QRQGo4UJoNkTBmlfpl9YRn4pWrrxKzwP7WA8hY-t-Llw4evVanIw3ZrLBjOmi2JpWXH9/s1600/NN+47+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSYVXPwrgyM6S-J271oAnoefJscWZIVtwqF5o240QjPgCgvPORWR0DfwmYlFCBd7lk7KUlWLC4QRQGo4UJoNkTBmlfpl9YRn4pWrrxKzwP7WA8hY-t-Llw4evVanIw3ZrLBjOmi2JpWXH9/s640/NN+47+pt+01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9afoOFeXXnuCAWIar3g-bkcqmlUymyFWvHZZo5uH4Q7CGUrDCmHaPO7-iHdaqKAqvtew4vamw3gbZs0aTkokkHGnOLxghT9dNYyzcR84AMlugIBtCO8cTHvX-4zVvMITweZsH57VXdYjB/s1600/NN+47+p03.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9afoOFeXXnuCAWIar3g-bkcqmlUymyFWvHZZo5uH4Q7CGUrDCmHaPO7-iHdaqKAqvtew4vamw3gbZs0aTkokkHGnOLxghT9dNYyzcR84AMlugIBtCO8cTHvX-4zVvMITweZsH57VXdYjB/s400/NN+47+p03.JPG" width="294" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia: "Un Nuovo Futuro" [scritta da Antonio Serra e disegnata da Gigi Simeoni e Giancarlo Olivares]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbDgjJ_hcihHVvg0y4u4ROZY9ZCdKDHgmNieaw6B3mCgNxj4zpGoZQtUGgqZdPOYzmkaZIlxRqWHIMt43uxDZN-VnAGDdNMhzbeTLnqeUfxtq2Ao2JE7C_DBIxUAS1LSHeThMNgUuYMnDJ/s1600/NN+Gig+03+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbDgjJ_hcihHVvg0y4u4ROZY9ZCdKDHgmNieaw6B3mCgNxj4zpGoZQtUGgqZdPOYzmkaZIlxRqWHIMt43uxDZN-VnAGDdNMhzbeTLnqeUfxtq2Ao2JE7C_DBIxUAS1LSHeThMNgUuYMnDJ/s640/NN+Gig+03+pt+01.png" width="640" /></a></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD4JMuf4fDTtKJDY1CsNLvIScdS3CDVZ8I-Qfkv63j83mmJK_wfG2LsVq56hHE1hRgtDygpFguNzqYlsugN97PqVf9rYHNoe3yOzcpL-I8bkjfJX5nwM-xiAQpsKLsvV-ORpC4qzqzMgsI/s1600/NN+Gig+03+pt+02.png" imageanchor="1" style="font-family: georgia, 'times new roman', serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD4JMuf4fDTtKJDY1CsNLvIScdS3CDVZ8I-Qfkv63j83mmJK_wfG2LsVq56hHE1hRgtDygpFguNzqYlsugN97PqVf9rYHNoe3yOzcpL-I8bkjfJX5nwM-xiAQpsKLsvV-ORpC4qzqzMgsI/s640/NN+Gig+03+pt+02.png" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRpB73B6U9SWGAr7QPnuOJPI3UJY30AH56th27JVuaba60SCRAcgmnTYptSclrDEr5ed5UDC1geJaGl8usLBhf6PPkBxFS1FkN1JlMMXBuQ3qBJZIA7_s3mOud8MwlD94mOBbQHmbbC5Ks/s1600/NN+Gig+03+pt+03.png" imageanchor="1" style="font-family: georgia, 'times new roman', serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRpB73B6U9SWGAr7QPnuOJPI3UJY30AH56th27JVuaba60SCRAcgmnTYptSclrDEr5ed5UDC1geJaGl8usLBhf6PPkBxFS1FkN1JlMMXBuQ3qBJZIA7_s3mOud8MwlD94mOBbQHmbbC5Ks/s640/NN+Gig+03+pt+03.png" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-QSa1d8kEfWDEllKs0plk74espClx_1oobXTkuYl0FHbKtHdAjOg9dwWDdWiWTs_mZknQEE8yHeUXu_2CNYMIgQBZkK4cqWgqFY1-FC5DSKE4Zr2rjLctnir9FDu2gLDno1jWYshLQdJo/s1600/NN+Gig+03+pt+04.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-QSa1d8kEfWDEllKs0plk74espClx_1oobXTkuYl0FHbKtHdAjOg9dwWDdWiWTs_mZknQEE8yHeUXu_2CNYMIgQBZkK4cqWgqFY1-FC5DSKE4Zr2rjLctnir9FDu2gLDno1jWYshLQdJo/s640/NN+Gig+03+pt+04.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPmMW6S_7FaIOOonqRe-xyYp2mtEE9lN_hCcHwCiuvSWvKTovfAH1Eu7iTuUOdMO4rRHLME0RHDIlfisEYLqzqH9CYutFvVmuNs_oDW4-BfWp6ODg7CTvQryJodIPflUkRjFS6Jf4-dmfM/s1600/NN+Gig+03+pt+05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPmMW6S_7FaIOOonqRe-xyYp2mtEE9lN_hCcHwCiuvSWvKTovfAH1Eu7iTuUOdMO4rRHLME0RHDIlfisEYLqzqH9CYutFvVmuNs_oDW4-BfWp6ODg7CTvQryJodIPflUkRjFS6Jf4-dmfM/s640/NN+Gig+03+pt+05.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhERwCm5VGJtIg6d9UzRavGNEXwmKiTByw27vNd53oIDKi01Q-8eA7FwxzoV6sFVrCapj9LCPtNrqIPyB90nswYrhJsSuDJMyfX7Immm6mv7X2_6c61h7zBA8DXfVsQ9gvxmRYpdw05MQjU/s1600/NN+Gig+03+pt+6.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhERwCm5VGJtIg6d9UzRavGNEXwmKiTByw27vNd53oIDKi01Q-8eA7FwxzoV6sFVrCapj9LCPtNrqIPyB90nswYrhJsSuDJMyfX7Immm6mv7X2_6c61h7zBA8DXfVsQ9gvxmRYpdw05MQjU/s640/NN+Gig+03+pt+6.png" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> ...</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfgYxx-ohmQsLo-bn8EUe39FKo6LruWtcejlpSgRVdF37L6BvnubpZp4WUXxPRJMdt4lR3e1E0PY6Bw5M6MgDkUdgP57iATtO5c6mxTomgjt4v227r217fCgxZ44gxsURpVYx06ghQDAQr/s1600/NN+Gig+03+pt+07.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfgYxx-ohmQsLo-bn8EUe39FKo6LruWtcejlpSgRVdF37L6BvnubpZp4WUXxPRJMdt4lR3e1E0PY6Bw5M6MgDkUdgP57iATtO5c6mxTomgjt4v227r217fCgxZ44gxsURpVYx06ghQDAQr/s640/NN+Gig+03+pt+07.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_5ZGe92ss4GiQ0eQMl7nzed0IoXaoYwstilXeO0AfmqUiHWZ0h5ZLadRSguUU5VdzzT1FA9NDnezy0x6W2b3i5AuFp7KXlinmf61o0ge-PkJymFUIkDgRkCzrIqWwwMKlk4gPaC3AXYrj/s1600/NN+Gig+03+pt+08.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_5ZGe92ss4GiQ0eQMl7nzed0IoXaoYwstilXeO0AfmqUiHWZ0h5ZLadRSguUU5VdzzT1FA9NDnezy0x6W2b3i5AuFp7KXlinmf61o0ge-PkJymFUIkDgRkCzrIqWwwMKlk4gPaC3AXYrj/s640/NN+Gig+03+pt+08.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia "Oltre il Tempo e lo Spazio / Il Divoratore di Mondi" [scritta da Stefano Vietti e disegnata da Paolo di Clemente e Giancarlo Olivares]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT5v3ZJbU1TbbjYRLq5VuJsajIGmrlcGilY6ifzmZhTuwikGAr0XDeJKTk9iDSTvlfrAmQvYY7zwZl8pY-bMkhmC4D-Jih7N1Zs53M5jlrd5mI7GmQLNQgxxjuG_2L2Guqro4VBsbYW13T/s1600/NN+97.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT5v3ZJbU1TbbjYRLq5VuJsajIGmrlcGilY6ifzmZhTuwikGAr0XDeJKTk9iDSTvlfrAmQvYY7zwZl8pY-bMkhmC4D-Jih7N1Zs53M5jlrd5mI7GmQLNQgxxjuG_2L2Guqro4VBsbYW13T/s640/NN+97.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia "Fuga Disperata" [Scritta da Stefano Vietti e disegnata da Max Bertolini]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhweaUteVW-XQJNwL0CFrqhZnpwxqFlXZFBEMNAMh7vIeVoSePzNpKxQVXH3kxrk333sBfqQeQkoBwVz8xwN7SUlCzb1Knoz_6kT8mFgmTjIfs8fTV6ul79GGD-1V_HMs7IxYJRKUZdt2C5/s1600/NN+103+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhweaUteVW-XQJNwL0CFrqhZnpwxqFlXZFBEMNAMh7vIeVoSePzNpKxQVXH3kxrk333sBfqQeQkoBwVz8xwN7SUlCzb1Knoz_6kT8mFgmTjIfs8fTV6ul79GGD-1V_HMs7IxYJRKUZdt2C5/s640/NN+103+pt+01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5sWvSCmrSJq7pWfkiIAL_TcOBXUrPQQAAKJZUtBE9bExjJkdVK7I1jk_7LzbS9uVAwio0CYI-LtYvgS-zKowy8R2zY8Kg-o_uH0LIophlOyqzDaTaI1EbmbVJCpquZuFTbLnOD13GCofU/s1600/NN+103+p03.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5sWvSCmrSJq7pWfkiIAL_TcOBXUrPQQAAKJZUtBE9bExjJkdVK7I1jk_7LzbS9uVAwio0CYI-LtYvgS-zKowy8R2zY8Kg-o_uH0LIophlOyqzDaTaI1EbmbVJCpquZuFTbLnOD13GCofU/s400/NN+103+p03.JPG" width="310" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia "Chi è Solomon Darver?" [Scritta da Antonio Serra e Alberto Ostini e Disegnata da Giancarlo Olivares] </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR2FaRvyYpUwXiDMC-FbcXVE0XOXU016fQlMtMkeuM7dyQ8DloNGssB-D43Cy388C4to8g9aBK8WhpQ-MhYxO1j6XV1KaXXaSkn0D6-SeUo8pSIya8D8ULJgKcOLwi5CWhY2wvts_ZziE2/s1600/NN+125+p01.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR2FaRvyYpUwXiDMC-FbcXVE0XOXU016fQlMtMkeuM7dyQ8DloNGssB-D43Cy388C4to8g9aBK8WhpQ-MhYxO1j6XV1KaXXaSkn0D6-SeUo8pSIya8D8ULJgKcOLwi5CWhY2wvts_ZziE2/s400/NN+125+p01.JPG" width="297" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBoWifFtSK6MnHIwQD203ia9JwK7nAR0wkUSSXAM6SCjF9sBa_SrhLvAznMT6pfP2dSmrc9_vHaLtDhuoPzUwd0UKjazXfT7upOqpU-qsX-aUNo6xkygik8wIl0O_JLrM8KQQWRITDeuQ/s1600/NN+125+p02.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBoWifFtSK6MnHIwQD203ia9JwK7nAR0wkUSSXAM6SCjF9sBa_SrhLvAznMT6pfP2dSmrc9_vHaLtDhuoPzUwd0UKjazXfT7upOqpU-qsX-aUNo6xkygik8wIl0O_JLrM8KQQWRITDeuQ/s400/NN+125+p02.JPG" width="348" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla saga della guerra d'indipendenza delle stagioni orbitanti, episodio "La Caduta di Urania" [scritto da Stefano Vietti e disegnato da Roberto De Angelis]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKioO1nZdKdvjJe4uuI5bsiFgMyeBIsvnjDHnIykWkNC4aifUcijvWfP0J65G8vb77vTKAqP2bu-9_5EA2FOwHtKZz4NfRXeT_t7ib5Cf6kbBeyC8iZ9moowltkKHrzFtahLj6zjG6BTBo/s1600/NN+161+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKioO1nZdKdvjJe4uuI5bsiFgMyeBIsvnjDHnIykWkNC4aifUcijvWfP0J65G8vb77vTKAqP2bu-9_5EA2FOwHtKZz4NfRXeT_t7ib5Cf6kbBeyC8iZ9moowltkKHrzFtahLj6zjG6BTBo/s640/NN+161+pt+01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI7gGxtJMYA5lcVS7FlJjl0knznO_QZHWEASME5MIjJV9v44mJ26G6mDpL1P5xGuhs1xix7l_9IwH4XwfAVXKuCD_gs40wxCZ68c2WwqOUFzVAwWd-9FhKEPO3OhQVUm2oOKtqP0p5rRpK/s1600/NN+161+pt+02.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI7gGxtJMYA5lcVS7FlJjl0knznO_QZHWEASME5MIjJV9v44mJ26G6mDpL1P5xGuhs1xix7l_9IwH4XwfAVXKuCD_gs40wxCZ68c2WwqOUFzVAwWd-9FhKEPO3OhQVUm2oOKtqP0p5rRpK/s640/NN+161+pt+02.png" width="640" /></span></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyV56Mvg-7KQU7sRCNfiTD0mNErBrDRURhy9XizDkueBT3og928WywCZKwv5gWe66UpjfQdei4Q_3s1I09eF6mYDGcdO5LADbjegarvDCxAZRgHrKYPpHUk0ZcSAvIS9bqjkzSY2bfxTnW/s1600/NN+161+pt+03.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyV56Mvg-7KQU7sRCNfiTD0mNErBrDRURhy9XizDkueBT3og928WywCZKwv5gWe66UpjfQdei4Q_3s1I09eF6mYDGcdO5LADbjegarvDCxAZRgHrKYPpHUk0ZcSAvIS9bqjkzSY2bfxTnW/s640/NN+161+pt+03.png" width="640" /></span></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ5DMyDCQ4vj9oyE0qKSu70MlJKxAjWuN6kkQ_JFLo2clCM77wGWpkd1tro3odxLBscZaXfywZNHgIQrSbcdvBxLnvKK8Zx6xCRQytoNKybaEGrVdfE-a4dnVfDTLdYrswLtjKOz89-g4B/s1600/NN+161+pt+04.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ5DMyDCQ4vj9oyE0qKSu70MlJKxAjWuN6kkQ_JFLo2clCM77wGWpkd1tro3odxLBscZaXfywZNHgIQrSbcdvBxLnvKK8Zx6xCRQytoNKybaEGrVdfE-a4dnVfDTLdYrswLtjKOz89-g4B/s640/NN+161+pt+04.png" width="640" /></span></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU_InriWEJlipUDvr7Z-oPppu36dchvMZXism2tE1vYIU1uKaMQdPgmNB-iiMi_eqJr0_0sx4EY7x9bwAUr6OaM3fQNZhbHWwN4M7Cj0tYBp53Sxm7x4HFXEI_r0iPeVmkr6ptBaWPutjC/s1600/NN+161+pt+05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU_InriWEJlipUDvr7Z-oPppu36dchvMZXism2tE1vYIU1uKaMQdPgmNB-iiMi_eqJr0_0sx4EY7x9bwAUr6OaM3fQNZhbHWwN4M7Cj0tYBp53Sxm7x4HFXEI_r0iPeVmkr6ptBaWPutjC/s640/NN+161+pt+05.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjKfXwFBMuV-mHwT0muUpL7ZLnoOvDB16VHsFHY3h79dpF7oxvk4_ukFOaq-2FVM2emCQUxJPve3EzeZcoSOifXNM-AU8q8HvW2n2J4v_alr_IC4T6aw7sG8tiAEL2Ot9XLI5IC_RD10-4/s1600/NN+161+pt+06.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjKfXwFBMuV-mHwT0muUpL7ZLnoOvDB16VHsFHY3h79dpF7oxvk4_ukFOaq-2FVM2emCQUxJPve3EzeZcoSOifXNM-AU8q8HvW2n2J4v_alr_IC4T6aw7sG8tiAEL2Ot9XLI5IC_RD10-4/s640/NN+161+pt+06.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR42_4ctpRPGnk6mIkTa3j1NU_43CFtcX35kLrBiMNN-OpgfFcB0WEVmciHas35avRDNcW3fBfI_tYVxCyodj8iHmrg_fWQlDha7EKY1VxIsRdPpFqUll-9b2BTywxvnBxAWVwX8hcRixj/s1600/NN+161+pt+07.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR42_4ctpRPGnk6mIkTa3j1NU_43CFtcX35kLrBiMNN-OpgfFcB0WEVmciHas35avRDNcW3fBfI_tYVxCyodj8iHmrg_fWQlDha7EKY1VxIsRdPpFqUll-9b2BTywxvnBxAWVwX8hcRixj/s640/NN+161+pt+07.png" width="640" /></span></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtqm92HlNyIFdWmigYfcLY850IdNaAmOY7sPKBpJaXIYsvV5SowZp7cCrcOUiv68G8AeW78jvUJjJIZqEUvWu-8O4D8Vhk8yYYegQmOkVzwsr-3ZmET1GzJOI0ac0KKIu1WBTsgDpSUazV/s1600/NN+161+pt+08.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtqm92HlNyIFdWmigYfcLY850IdNaAmOY7sPKBpJaXIYsvV5SowZp7cCrcOUiv68G8AeW78jvUJjJIZqEUvWu-8O4D8Vhk8yYYegQmOkVzwsr-3ZmET1GzJOI0ac0KKIu1WBTsgDpSUazV/s640/NN+161+pt+08.png" width="640" /></span></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW7rQXAz5epOEqKiMfY2zvJmbJnKJUft0U-TuDQQD1NSWH9smgp-B729q_JEKNnRTmOMP-YuoErQ4nw6kPar-wx_oogk1sz0AOVHb7jdV7NjpxJXROR2Kuk4i9DIhdnVzrSq7jWnJ8RYex/s1600/NN+161+pt+09.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW7rQXAz5epOEqKiMfY2zvJmbJnKJUft0U-TuDQQD1NSWH9smgp-B729q_JEKNnRTmOMP-YuoErQ4nw6kPar-wx_oogk1sz0AOVHb7jdV7NjpxJXROR2Kuk4i9DIhdnVzrSq7jWnJ8RYex/s640/NN+161+pt+09.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghuw1K3hWlG7lgbBUzmU8eYeRS72Q1LGrIS6anGO9JD8cwPPhzGVYEIW8bxWqDiDjC6H7jDdR7a8nUJvW-OUXtgYKskDW814ekItAQZyUsz9tXx3keDpu3eR_UAKPMWawVHuErm1eBdWdh/s1600/NN+161+pt+10.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghuw1K3hWlG7lgbBUzmU8eYeRS72Q1LGrIS6anGO9JD8cwPPhzGVYEIW8bxWqDiDjC6H7jDdR7a8nUJvW-OUXtgYKskDW814ekItAQZyUsz9tXx3keDpu3eR_UAKPMWawVHuErm1eBdWdh/s640/NN+161+pt+10.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisIxTnyk6VlMKFpfKGyon6Bw72cvZ7YL055mAC_1rrdk0bSz1XCCjF80CpcRWVtyq2_GIZixZIawPjt1UaJ0llkf-_l13if5vo3d3ThAB62XvnztkdOPRFVZnnQMuvmMj9AEqieTQjiMEi/s1600/NN+161+pt+11.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisIxTnyk6VlMKFpfKGyon6Bw72cvZ7YL055mAC_1rrdk0bSz1XCCjF80CpcRWVtyq2_GIZixZIawPjt1UaJ0llkf-_l13if5vo3d3ThAB62XvnztkdOPRFVZnnQMuvmMj9AEqieTQjiMEi/s640/NN+161+pt+11.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Vtrab-QF2Q7EG8Dfgzi35NX9QblUcYEgTRoJRcIS4hhaFVGnbTQaPpGcZMO70z5XRenkFrYmdzDS4Iefxp4also9urjR3uXqmXocrX1i4UY7DTVfX1WEk2JX7MkPLRWTe1YVCHwsgkUV/s1600/NN+161+pt+12.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Vtrab-QF2Q7EG8Dfgzi35NX9QblUcYEgTRoJRcIS4hhaFVGnbTQaPpGcZMO70z5XRenkFrYmdzDS4Iefxp4also9urjR3uXqmXocrX1i4UY7DTVfX1WEk2JX7MkPLRWTe1YVCHwsgkUV/s640/NN+161+pt+12.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi13NbKxY8LnO18c41w0olrdg7wYfo8Ii1XdpB872Mbhchur8bLAqodEUHzJKew_fP63f1TIfv_Vqfq-3Pf5ShV5gTt6HpCR2isOaR8qnYI7yZBGGgZnHprgS6oSIaCng1I3NFIlDvgqHRA/s1600/NN+161+pt+13.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi13NbKxY8LnO18c41w0olrdg7wYfo8Ii1XdpB872Mbhchur8bLAqodEUHzJKew_fP63f1TIfv_Vqfq-3Pf5ShV5gTt6HpCR2isOaR8qnYI7yZBGGgZnHprgS6oSIaCng1I3NFIlDvgqHRA/s640/NN+161+pt+13.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijByr-ftOai4_hPDL9N6dgjXnXdFM7K50ft54_NE8_LVwvFpRWGL9_eLbDVWxlmXIbj8UABGuwTj3Ucq3TY2EJwdLnByJj_y0OGsNnBtLGVdzprlxN9KC3vFb9oc1bNr-itFyWCBpJWT1C/s1600/NN+161+pt+14.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijByr-ftOai4_hPDL9N6dgjXnXdFM7K50ft54_NE8_LVwvFpRWGL9_eLbDVWxlmXIbj8UABGuwTj3Ucq3TY2EJwdLnByJj_y0OGsNnBtLGVdzprlxN9KC3vFb9oc1bNr-itFyWCBpJWT1C/s640/NN+161+pt+14.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUjktYqRO_3o61sSquU_JnIwxjWg4h2Gh1BARwCamq6IO4LUCz7_RoWd3-abo2O2ormFMVNb8fjOHjcT7jZ_CK-2QTqAgQfrwFZrQVC1HoSOvCYks5WMaXnR-lO1qtsWEkmyJyf7mrHiNU/s1600/NN+161+p29.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUjktYqRO_3o61sSquU_JnIwxjWg4h2Gh1BARwCamq6IO4LUCz7_RoWd3-abo2O2ormFMVNb8fjOHjcT7jZ_CK-2QTqAgQfrwFZrQVC1HoSOvCYks5WMaXnR-lO1qtsWEkmyJyf7mrHiNU/s400/NN+161+p29.JPG" width="296" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia "Il Carnefice" [Scritta da Alberto Ostini e Disegnata da Antonella Platano]</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBr64JZ2U8YiGBNo5QfTvus3svwMTekotNPYzSrmatk4iySnkPISwLXdpWA1fDDbL5FqB77Q7E0ajix6Rh9eTjPGKaFTnT8QAGKSRNyRsspfoF5j50i6p93FCoxodBih4rdi44JEQncdlh/s1600/NN+168+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBr64JZ2U8YiGBNo5QfTvus3svwMTekotNPYzSrmatk4iySnkPISwLXdpWA1fDDbL5FqB77Q7E0ajix6Rh9eTjPGKaFTnT8QAGKSRNyRsspfoF5j50i6p93FCoxodBih4rdi44JEQncdlh/s640/NN+168+pt+01.png" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUMwAgr7paGeo53ukXOhXCnEfw8I_22pcYCLWhR5X0lHbCCiZTHolPpNqMEwiET2v-XdRwouvPNqYRn6nKaIFsySDgDJ2yKxKB0ftqZQ4iTWgJKX8xKZj69lkz-8QSY7shj8a1T9DxNuxr/s1600/NN+168+pt+02.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUMwAgr7paGeo53ukXOhXCnEfw8I_22pcYCLWhR5X0lHbCCiZTHolPpNqMEwiET2v-XdRwouvPNqYRn6nKaIFsySDgDJ2yKxKB0ftqZQ4iTWgJKX8xKZj69lkz-8QSY7shj8a1T9DxNuxr/s640/NN+168+pt+02.png" width="640" /></a></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_fISLNv9bs6fmLIciTwaoUOTa7vDMwmb3rfZD-nNPtaMstf2__wNSUl2K7YI9YEnQdoxa7KYdBCW7sgW0dRcG3C4C2cZ4ijKVrpjprYKUd5s8bb_4MuFpNdbNcle3fxyoVI2A11m-Pmlh/s1600/NN+168+p05.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_fISLNv9bs6fmLIciTwaoUOTa7vDMwmb3rfZD-nNPtaMstf2__wNSUl2K7YI9YEnQdoxa7KYdBCW7sgW0dRcG3C4C2cZ4ijKVrpjprYKUd5s8bb_4MuFpNdbNcle3fxyoVI2A11m-Pmlh/s400/NN+168+p05.JPG" width="300" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dal capitolo della serie "Universo Alfa: Guerra Futura 2104 - Gli Eroi del Domani" [Scritto da Stefano Vietti e disegnato da Fabrizio Busticchi & Laura Paesani, Ivan Calcaterra, Paolo di Clemente]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwsJsDdFZxod9hm5MrDjmgmkuYwnzhtT2gclMo8oRsCIIzUzchU1kZ75VwQLcELU8z8XTDyxkAp_zRbmrzmnMBw7DtqnmX9Ap-dcJCdmy2G3DDeKD-RtTW6zCMNTA1PjVzQFcD7OK22LG/s1600/NN+UAGuF+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwsJsDdFZxod9hm5MrDjmgmkuYwnzhtT2gclMo8oRsCIIzUzchU1kZ75VwQLcELU8z8XTDyxkAp_zRbmrzmnMBw7DtqnmX9Ap-dcJCdmy2G3DDeKD-RtTW6zCMNTA1PjVzQFcD7OK22LG/s640/NN+UAGuF+pt+01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVbPXwkmpsabzW-q7KF8a5-29_Yhh3NMA9qbdYoIOtKyxzpIlg3v5Ldfr-EE4DjEM-i5s5qDilOGo7wAhXgd2QGQQNs5KwVuUQUD24rZXRN4mWip_SvjEfF1SA9uP0nwvVYNl_L6tisu9L/s1600/NN+UAGuF+pt+02.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVbPXwkmpsabzW-q7KF8a5-29_Yhh3NMA9qbdYoIOtKyxzpIlg3v5Ldfr-EE4DjEM-i5s5qDilOGo7wAhXgd2QGQQNs5KwVuUQUD24rZXRN4mWip_SvjEfF1SA9uP0nwvVYNl_L6tisu9L/s640/NN+UAGuF+pt+02.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYhWoPvELhHWBDyU-RqRaN9AQn0lIHQ0nh0V059vqt3zJG3RqR-tBlLiXIrsoVfoNLWu6YmWmCRZliuxVjgFJ_dTE4tbsDu6Fzvmup0YHjjb2konIxIvfoYZ5lJwTrcElrGrqCo-dOv7GJ/s1600/NN+UAGuF+pt+03.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYhWoPvELhHWBDyU-RqRaN9AQn0lIHQ0nh0V059vqt3zJG3RqR-tBlLiXIrsoVfoNLWu6YmWmCRZliuxVjgFJ_dTE4tbsDu6Fzvmup0YHjjb2konIxIvfoYZ5lJwTrcElrGrqCo-dOv7GJ/s640/NN+UAGuF+pt+03.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNoKb0ie6gqrvsxscrzIwhAEcff5jRP0pD7kTLVy4IiRuJYD0DA6Yt6fxC7C5krtk6dmU6f0ZcoEFIcxl9vFJIcZXmZ9YXQybtHuI5iZo8MA7pn5RDc3TB5NSbBWk75NUeEHQf36JmSYx3/s1600/NN+UAGuF+pt+04.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNoKb0ie6gqrvsxscrzIwhAEcff5jRP0pD7kTLVy4IiRuJYD0DA6Yt6fxC7C5krtk6dmU6f0ZcoEFIcxl9vFJIcZXmZ9YXQybtHuI5iZo8MA7pn5RDc3TB5NSbBWk75NUeEHQf36JmSYx3/s640/NN+UAGuF+pt+04.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPS1m6T2yCniuyS1AwSVkD9EFeklfO4fZshZox_RgyefrFCF2RBBH2btlGYCow_zFIId1-5_HD6XVxvVU3rphOByy9S3KEYdmhwZRT4hM2LjEbR1RLxw5_MLMUqgHpezl9X_oTCAiDNJw/s1600/NN+UAGuF+pt+05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPS1m6T2yCniuyS1AwSVkD9EFeklfO4fZshZox_RgyefrFCF2RBBH2btlGYCow_zFIId1-5_HD6XVxvVU3rphOByy9S3KEYdmhwZRT4hM2LjEbR1RLxw5_MLMUqgHpezl9X_oTCAiDNJw/s640/NN+UAGuF+pt+05.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM5eD9yYBrWYDy3YyiulB9YIhSgrcrddBibLirUgYk6dGSz1pSgarzq_gQSFKKEfYGfZFC1bSbyf8FBkSQm0PjMwSd2zbftmD5j4_t3me2wEEwT9XHOhyMNlVsE5n_hzJiQDHwVRHLFLB-/s1600/NN+UAGuF+pt+06.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM5eD9yYBrWYDy3YyiulB9YIhSgrcrddBibLirUgYk6dGSz1pSgarzq_gQSFKKEfYGfZFC1bSbyf8FBkSQm0PjMwSd2zbftmD5j4_t3me2wEEwT9XHOhyMNlVsE5n_hzJiQDHwVRHLFLB-/s640/NN+UAGuF+pt+06.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD24sy04yB_CJyDyyGqGUk2GPm8Rit9vnFAdperNSo4_q6pxUxBvy6qDGOmGfdSpocVq6xgA6xpT0XO8bxO39baO611IB5PSPWQeturJuCtbvQzoACZy7bRQPSe1KDaSdXOARDGLJVwzXq/s1600/NN+UAGuF+pt+07.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD24sy04yB_CJyDyyGqGUk2GPm8Rit9vnFAdperNSo4_q6pxUxBvy6qDGOmGfdSpocVq6xgA6xpT0XO8bxO39baO611IB5PSPWQeturJuCtbvQzoACZy7bRQPSe1KDaSdXOARDGLJVwzXq/s640/NN+UAGuF+pt+07.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla saga del Nuovo Inizio NeverianO, episodio "Il Segreto di Sigmund" [scritto da Antonio Serra e Mirko Perniola e disegnato da Sergio Giardo</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ2t4XpCwB2agFsRciyr0NVlL3sekeix4-X-QUIipcX5TuMvFAGkMChxdhnlZtq52qwO33VmwMGwLlM0qjdCob_BdXxkXKd7fQhlHZtId9f4U6hpsOjOma8-ure-Ol0ZunJB5eJaRm1Frj/s1600/NN+250+pt01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ2t4XpCwB2agFsRciyr0NVlL3sekeix4-X-QUIipcX5TuMvFAGkMChxdhnlZtq52qwO33VmwMGwLlM0qjdCob_BdXxkXKd7fQhlHZtId9f4U6hpsOjOma8-ure-Ol0ZunJB5eJaRm1Frj/s640/NN+250+pt01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYFeq_u2medMlM1BVsLSB0P5tOELw8NgUrdRPuUHYhwYZyAAjZ550R9yoRDPD5OrSq0TXGo6ucQRGE36PB-KnhSEZ2cC4spdzKuHNq2D1A_NY_3g6DMTZQfe74KOvShLWMXT59PUABozdj/s1600/NN+250+p03.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYFeq_u2medMlM1BVsLSB0P5tOELw8NgUrdRPuUHYhwYZyAAjZ550R9yoRDPD5OrSq0TXGo6ucQRGE36PB-KnhSEZ2cC4spdzKuHNq2D1A_NY_3g6DMTZQfe74KOvShLWMXT59PUABozdj/s400/NN+250+p03.JPG" width="290" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla Storia contenuta nella serie parallela di Agenzia Alfa "La Guerra del Buio" [Scritta da Antonio Serra, Alessandro Russo, Stefano Piani e Lucio Sammartino e disegnata da Stefano Martino e Anna Lazzarini]</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3BUtw1_J53QCZDZ4qXuVRqa2UnCiOv6BPdK-XybiVK9mnBCyoFE5z_bf6rYHj-bptBJBcFIMsLUt2B3UIGuBxuIdvka8_FNv8IhaWm_HYFEzVwyqCgW8HVH1tmCgjIqLw5V2mzmiIcb4E/s1600/NN+GdB+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3BUtw1_J53QCZDZ4qXuVRqa2UnCiOv6BPdK-XybiVK9mnBCyoFE5z_bf6rYHj-bptBJBcFIMsLUt2B3UIGuBxuIdvka8_FNv8IhaWm_HYFEzVwyqCgW8HVH1tmCgjIqLw5V2mzmiIcb4E/s640/NN+GdB+pt+01.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb_c4VgxvNCC_dSu3x44OGrR-eEI7WcYAi9_E3AGVXvi3katFW3Fo481OCyQRo1HPZ2VEhroeHvDJWyAUTSalvQnrO3avmqDfCFXNv64dSacRVN0JlHsu-aaO2NwA5J2dbQSsmIU3G2Y4X/s1600/NN+AA+31+p03.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb_c4VgxvNCC_dSu3x44OGrR-eEI7WcYAi9_E3AGVXvi3katFW3Fo481OCyQRo1HPZ2VEhroeHvDJWyAUTSalvQnrO3avmqDfCFXNv64dSacRVN0JlHsu-aaO2NwA5J2dbQSsmIU3G2Y4X/s400/NN+AA+31+p03.JPG" width="307" /></span></a></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E, per chiudere in bellezza, dalla storia "Niente è Per Sempre / Addio Mac" [scritta da Giovanni Eccher e disegnata da Romeo Toffanetti]</span></div>
<div class="separator">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5pB16CinRK5csVhsGPi4t6L1gOwbRtVtOlqi3j-Ic75UVqv40a3pdy9TX4t2qB9QYtLntRewSTAkHzdKhIHtkWQLxtZO74gU-BfifAfjyBkgptDm-ybqjj4ZfGZcNaPddvF2X-prjaR4O/s1600/www.kizoa.com_collage_2016-05-26_11-44-59.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="520" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5pB16CinRK5csVhsGPi4t6L1gOwbRtVtOlqi3j-Ic75UVqv40a3pdy9TX4t2qB9QYtLntRewSTAkHzdKhIHtkWQLxtZO74gU-BfifAfjyBkgptDm-ybqjj4ZfGZcNaPddvF2X-prjaR4O/s640/www.kizoa.com_collage_2016-05-26_11-44-59.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLbmrTtdX4QiHE81P5YgH3fa8OXPnRHRICdy5NYyD4CRgv1Ygh_siMpwVzJtuoXVK_yya2MfhvH36VwmAVXftUJ15LEkOQulNPu4Cb7_29_cDpoYlHnctWsaI6MObZIvVy7uRAfJNnc1Zs/s1600/NN+298+pt+02.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLbmrTtdX4QiHE81P5YgH3fa8OXPnRHRICdy5NYyD4CRgv1Ygh_siMpwVzJtuoXVK_yya2MfhvH36VwmAVXftUJ15LEkOQulNPu4Cb7_29_cDpoYlHnctWsaI6MObZIvVy7uRAfJNnc1Zs/s640/NN+298+pt+02.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4UTtXO5rcfl-_f8DzbDvSWkVSidQHXb95XYp7NAVIEqAZEQTP-xZWfXmM00BOuKLAn_sPHEiYWKhojT9kOldMJhMrO6GhvXRwiDmSBn6eWyoheyeNHuvCT6bvD-nyQqXSrKrwhwqvuBUU/s1600/NN+298+pt+03.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4UTtXO5rcfl-_f8DzbDvSWkVSidQHXb95XYp7NAVIEqAZEQTP-xZWfXmM00BOuKLAn_sPHEiYWKhojT9kOldMJhMrO6GhvXRwiDmSBn6eWyoheyeNHuvCT6bvD-nyQqXSrKrwhwqvuBUU/s640/NN+298+pt+03.png" width="640" /></span></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSdGoWvkeRGKswwvQlk5ozNv-jIsUPcrYje-vxMEzqkX5uW28oWHiFtKU5qH6bw5VqGjPDCaOle3zQF-wpcSEPWtlp_uf_WGDUI0LR6mYV-PQVcdr-9EowNdGWqNpFsk_ATK1Uc-psu11H/s1600/NN+298+pt+04.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSdGoWvkeRGKswwvQlk5ozNv-jIsUPcrYje-vxMEzqkX5uW28oWHiFtKU5qH6bw5VqGjPDCaOle3zQF-wpcSEPWtlp_uf_WGDUI0LR6mYV-PQVcdr-9EowNdGWqNpFsk_ATK1Uc-psu11H/s640/NN+298+pt+04.png" width="640" /></span></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitHw0zB21NSjhd6GsD7hGHXpW-sLn-f6tYr90ZX18pojM2sJlUiIMoxGL61-f7WH98arUK-SjJ-6s-v5z_LfEThQvZL-3egPaCRosFbkowvOqSjjjFHqVYhFfBJ76WsarCNqvDVRU1B8FY/s1600/NN+298+pt+05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitHw0zB21NSjhd6GsD7hGHXpW-sLn-f6tYr90ZX18pojM2sJlUiIMoxGL61-f7WH98arUK-SjJ-6s-v5z_LfEThQvZL-3egPaCRosFbkowvOqSjjjFHqVYhFfBJ76WsarCNqvDVRU1B8FY/s640/NN+298+pt+05.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0MAlbnF_vvAOonm1Bns__InDxW2uHukbvfm0OOtq4xO_brYvz7cHDQa7rK6DdHSc1N5PfN2tFMP9SVizZ-iB8WUnNXOm4Gfy9ss0-X7e8zzZQsxh6lzouKBRy_wwU1o3HFdfN56HIeFDj/s1600/NN+298+pt+06.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0MAlbnF_vvAOonm1Bns__InDxW2uHukbvfm0OOtq4xO_brYvz7cHDQa7rK6DdHSc1N5PfN2tFMP9SVizZ-iB8WUnNXOm4Gfy9ss0-X7e8zzZQsxh6lzouKBRy_wwU1o3HFdfN56HIeFDj/s640/NN+298+pt+06.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq6kmhMA5ZrNZzNO1rG9GtTyf3agKVVd4bIzYV_RWS9u-Uq20JCHCpfssDfoEnAhgz4Zt11wb6bPOxyF_Gogdfg9fmnLXknIGBSFDut5mty1GgOTVQmzgKMIHuJcEadIyZc2a2KRWXvXaf/s1600/NN+299+pt+01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq6kmhMA5ZrNZzNO1rG9GtTyf3agKVVd4bIzYV_RWS9u-Uq20JCHCpfssDfoEnAhgz4Zt11wb6bPOxyF_Gogdfg9fmnLXknIGBSFDut5mty1GgOTVQmzgKMIHuJcEadIyZc2a2KRWXvXaf/s640/NN+299+pt+01.png" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">... </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDFTfcbLiC5lj6u7jlC2MkHfJml-HUZtei5xoGJdwutoFqtC0oBfm3QkecIXsx2-mgaPbluqKkRdlVrWUKgQs5ax_dOD7YB2yjGXUAN0oNCRp3cP3lNEbaOy-kZaatoAO1yEMhBESlW50X/s1600/NN+299+pt+02.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDFTfcbLiC5lj6u7jlC2MkHfJml-HUZtei5xoGJdwutoFqtC0oBfm3QkecIXsx2-mgaPbluqKkRdlVrWUKgQs5ax_dOD7YB2yjGXUAN0oNCRp3cP3lNEbaOy-kZaatoAO1yEMhBESlW50X/s640/NN+299+pt+02.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjofcQ3Cppt94TQwbSqEx22Hd8Qf-vU69TOLyWMAvLQA64o7lMISZt7dZB8VRqvA2Y_Q64sfpphW_Ytc6Xt6RvdJY02NBLwoQDL8lVr1nSg4GCNp7LoZLp1MZ-XbwO6FC5ZvlsGjKoC9dl6/s1600/NN+299+pt+03.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjofcQ3Cppt94TQwbSqEx22Hd8Qf-vU69TOLyWMAvLQA64o7lMISZt7dZB8VRqvA2Y_Q64sfpphW_Ytc6Xt6RvdJY02NBLwoQDL8lVr1nSg4GCNp7LoZLp1MZ-XbwO6FC5ZvlsGjKoC9dl6/s640/NN+299+pt+03.png" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">... </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLWKSd3eeAuWmjYZ6fFNNzAiemB2dWuPCtwAaoz-haKkZ9Ps81xTWBq-LvQDZUm4bLgO3AUNgS_VSHkFXNvuEQe8P269p2HmqNr-a70uZPHRx7UyetXfU6MSnCfr284NUzMyfXIcLShBew/s1600/NN+299+pt+04.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLWKSd3eeAuWmjYZ6fFNNzAiemB2dWuPCtwAaoz-haKkZ9Ps81xTWBq-LvQDZUm4bLgO3AUNgS_VSHkFXNvuEQe8P269p2HmqNr-a70uZPHRx7UyetXfU6MSnCfr284NUzMyfXIcLShBew/s640/NN+299+pt+04.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0mceyss5yQ-4IqeC-81YzslpXVXHkBC5fpG9pKV3_hbsVWXSo1ejJwIAQNqT1em24Y6tAHbQUtGd2C5CZeLvsyqCqA3aBp_AxaqvZuGdQ6ecMSMcC7TVmkA5LudpKvdVaVXu1GYArnG8_/s1600/NN+299+pt+05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0mceyss5yQ-4IqeC-81YzslpXVXHkBC5fpG9pKV3_hbsVWXSo1ejJwIAQNqT1em24Y6tAHbQUtGd2C5CZeLvsyqCqA3aBp_AxaqvZuGdQ6ecMSMcC7TVmkA5LudpKvdVaVXu1GYArnG8_/s640/NN+299+pt+05.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC5h1s00daHeCEcZc_kkSnsSWg90ghKFr5SrIicsOzR7x821WrlcHv7s0_T27Ki2t_9iDI8VkNWeFOesgXM3rjkUO6Pz2N0gQ0WuXYoMZ1sW_TgvC-NgAm0c6xJ-2LILyRbmgxLuYJCDA_/s1600/NN+299+pt+06.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC5h1s00daHeCEcZc_kkSnsSWg90ghKFr5SrIicsOzR7x821WrlcHv7s0_T27Ki2t_9iDI8VkNWeFOesgXM3rjkUO6Pz2N0gQ0WuXYoMZ1sW_TgvC-NgAm0c6xJ-2LILyRbmgxLuYJCDA_/s640/NN+299+pt+06.png" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimmHeUXyK4i79cWg0XYRO3tplaODjLXmRQ4Esn8tfruur33qXNMy7Wlxrq4Ep3JA5YYctFuCu3u-o9spU2ga2_HRUMOcdp51zGwEjV3F6y51-g402qgqcKVorY4oQVtqULvsmYy1r0Wvb_/s1600/NN+299+pt+07.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimmHeUXyK4i79cWg0XYRO3tplaODjLXmRQ4Esn8tfruur33qXNMy7Wlxrq4Ep3JA5YYctFuCu3u-o9spU2ga2_HRUMOcdp51zGwEjV3F6y51-g402qgqcKVorY4oQVtqULvsmYy1r0Wvb_/s640/NN+299+pt+07.png" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAFNVkpnINS1-ezVf7aPbnvCEGnr2NiROYDwXsRkibVzbeA3bUwyw6aHvq3ua-Mhqockn71kg7Ct_VLnb1IgBiVeenDckfRpSkbfqtuSa8go9cW1SxevSmLwXgxIQdlywdMcO8T0mRXwG8/s1600/NN+299+p13.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAFNVkpnINS1-ezVf7aPbnvCEGnr2NiROYDwXsRkibVzbeA3bUwyw6aHvq3ua-Mhqockn71kg7Ct_VLnb1IgBiVeenDckfRpSkbfqtuSa8go9cW1SxevSmLwXgxIQdlywdMcO8T0mRXwG8/s400/NN+299+p13.JPG" width="322" /></a></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In questo post compaiono copertine disegnate dai seguenti Artisti:</span></div>
<div class="separator">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Claudio Castellini (serie regolare nn° 1, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 18, 19, 46, 47, 50, 52, 53, 55, speciale n° 5)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Roberto De Angelis (serie regolare nn° 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 72, 73, 74, 75, 76, 77, albo Gigante n° 1, Agenzia Alfa n° 1, Asteroide Argo n° 1)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Sergio Giardo (serie regolare nn° 282, 291, 297, 298, 299, 300)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Enki Bilal (serie regolare n° 300 edizione variant)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Mario Atzori (albi della serie regolare di Legs Weaver nn° 1, 16, 24, 32, 50, 51, 80 e speciale n° 1)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Mario Alberti (Albo Gigante n° 2)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Max Bertolini (Albi della collana Universo Alfa)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Gigi Simeoni (Albo Gigante n° 3)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Claudio Villa (almanacchi della fantascienza 1995 e 1996)</span></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 18px;">Gino Vercelli (albo Martin Mystere & Nathan Never n° 1)</span></span></li>
</ul>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-43335790840614062562015-12-25T11:18:00.000+01:002015-12-25T11:18:45.527+01:00Buone Feste a tutti<div style="text-align: justify;">
Rialzarsi: concetto semplice, cosa non sempre facile. Per superare i periodi duri, occorre sempre tanto impegno e tanto lavoro; spesso occorre tanta fatica; a volta comporta anche del dolore. Ma tra le cose belle che porta il ritrovarsi dopo aver superato quei momenti, c'è anche la coscienza di quella che è l'essenza più profonda della parole "festa" e "dono" dove: la prima è la condivisione della gioia con chi ci sta vicino; la seconda è il regalare ad altri un momento di gioia, o attraverso un oggetto, o attraverso un pensiero, dato senza aspettarsi nulla in cambio, perché si vuole augurare un futuro migliore a chi lo si fa, o perché lo si vuole ringraziare per il bene che ha portato nelle nostre vite (oppure per entrambi). E questo vale al di là di qualsiasi credo, perché non è necessario professare una religione per avere l'esclusiva della condivisione della gioia ed è bello poter pensare che ci possano essere momenti in cui le società e le nazioni si possano fermare per consentire alle persone di vivere, ciascuno a proprio modo, la condivisione dei vari tipi di gioia, da quella per essere ancora vivi, a quella perché si è fieri di ciò che si sta vivendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo il mio augurio per ciascuno di voi, questa volta è: che possiate sempre avere quello spirito che vi porti a condividere le vostre emozioni con le persone che vorrete scegliere come amiche o compagne, perché il dolore condiviso possa dividersi ed affievolirsi, mentre la gioia condivisa possa moltiplicarsi ed espandersi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Buone feste a tutti.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-20708190810155044282015-10-07T23:42:00.000+02:002015-10-07T23:42:41.089+02:00Momenti Magici<div style="text-align: justify;">
Sono un appassionato di fumetti: lettore da quasi 35 anni, collezionista da più di 25. Il 18 giugno 1991 usciva il 1° numero del fumetto che è stato, fin da subito ed ancora oggi, il mio fumetto preferito di sempre, ovvero Nathan Never. Oltre a questo, sono anche una persona che, quando deve disegnare una sagoma umana, usa il cerchio e le 5 stanghette... senza che ne esca una dritta. </div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica 6 settembre 2015, ad una fiera del fumetto tenutasi a Gattinara, ho avuto la possibilità, tra gli altri, di vedere all'opera, mentre disegnavano a mano libera degli sketch su soggetti suggeriti dagli appassionati lì presenti, Lola Airaghi (disegnatrice di Brendon, un fumetto che ho dovuto abbandonare troppo presto, di cui però, a breve, recupererò praticamente tutto), Giovanni Talami (disegnatore di Magico Vento, uno dei miei 5 fumetti preferiti di ogni tempo) e Sergio Giardo (disegnatore ed attuale copertinista di Nathan Never). Vedere come davano lentamente forma alle idee che venivano loro proposte, e come ogni singola linea che tratteggiavano dava sempre più corpo alla figura, fino al suo completamento, è stato qualcosa di magico e, avere avuto la possibilità di osservare Sergio Giardo dare corpo all'idea che io gli avevo dato per lo sketch è stato un vero privilegio e assolutamente commovente. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-37401934021584583192015-07-11T02:32:00.000+02:002015-07-11T02:32:39.401+02:00Di ferite, guarigioni e cicatrici<div style="text-align: justify;">
Ovvero, come ho vissuto questi mesi passati dopo l'incendio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono passati ormai più di otto mesi dal giorno in cui la nostra casa è stata ferita dall'incendio che l'ha colpita il 3/11/2014; mesi in cui si sono mescolati molti eventi e molte sensazioni che non ho ancora avuto modo di vivere ed accettare fino in fondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questi mesi ho vissuto di tutto: dallo stupore e smarrimento iniziale, nel vedere la nostra camera da letto brutalmente danneggiata dal fuoco, e la nostra casa letteralmente invasa dalla fuliggine e dal nerofumo che ricopriva ogni singolo oggetto, alla voglia di ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e dimostrato grande solidarietà, dal primo giorno in cui si sono dovute fare pulizie urgenti, alle settimane successive, dove si sono dovute fare pulizie grosse; dalla rabbia feroce che mi ha assalito, nel rendermi conto che non avrei potuto aiutare mia moglie come avrei voluto e come sarebbe stato necessario, a causa del fatto che non avevo più giorni di permesso disponibili da poter prendere (e di questo so benissimo chi devo "ringraziare"), alla determinazione nell'organizzare comunque il processo di ripristino della nostra casa, in modo tale da subordinare i lavori al nostro grado di energie e di tempo disponibili, a costo di diluirli in un arco di tempo più lungo del previsto (perché non doveva esistere che, per avere di nuovo una casa agibile in breve tempo, noi si rischiasse di compromettere la nostra salute, o il nostro equilibrio sia personale che di coppia); dallo scoramento nel periodo tra dicembre e gennaio dove, tra cambiamenti sul lavoro e problemi con le assicurazioni, mi sono trovato (per la prima volta in più di 40 anni di vita) a farmi 3 influenze quasi consecutive, alla voglia di non cedere alla tentazione di seguire la logica (per me assolutamente errata) del "finché non sarà tutto a posto non possiamo permetterci di festeggiare alcunché o di riposarci in alcun modo"; dalle difficoltà a dover gestire due tipi di reazioni al trauma praticamente opposti, al divertimento nella ricerca di quella che sarebbe stata una linea comune nella riprogettazione - restaurazione di casa nostra; dal sollievo per l'inizio dei lavori di ristrutturazione, al dubbio di come poter gestire la concomitanza dei lavori in casa nei miei giorni di telelavoro, fino alla contentezza nel vedere sparire mano a mano le tracce dell'incendio, per far largo alla nuova dimensione di casa nostra, così come l'abbiamo ripensata.<br />
<br />
In tutto questo, però, ho cercato di lasciar trasparire il meno possibile per quanto riguarda il quanto l'incendio mi avesse colpito, perché mi sono reso conto di quanto questo avesse ferito molto di più mia moglie, portandole via, oltre che molti oggetti, anche molti ricordi per lei importanti. Per questo ho cercato di non buttar fuori le mie angosce o le mie preoccupazioni di quel momento, da una parte per evitare di aggiungerle stress e negatività in un momento che ne era già assolutamente carico, e dall'altro per lasciare che fosse lei a potersi sfogare, per alleggerire il carico che aveva addosso, anche se la cosa non è stata molto facile, e mi rendo conto di aver avuto alcuni sprazzi di forte irritabilità, come non capitava da un po'.<br />
<br />
In questi mesi abbiamo vissuto anche alcuni momenti piuttosto tesi, per via della stanchezza che cresceva sempre più, a fronte di una situazione in cui sembrava, anche a causa di parecchie inefficienze esterne, che la fine non dovesse arrivare mai. Sono stati momenti in cui ci siamo trovati a sbroccare ciascuno dei due nei confronti dell'altro, ma alla fine ne siamo venuti fuori. Giusto questo mercoledì (8/7/2015), infatti, siamo riusciti di nuovo a dormire in quella che è camera nostra e sappiamo che mancano solo alcuni ritocchi marginali, più lo svuotamento di una dozzina di scatoloni, per chiudere definitivamente il capitolo "lavori in casa".<br />
<br />
Come ho detto all'inizio, questi sono stati mesi molto duri, ma sono anche stati mesi in cui siamo riusciti, oltre alla ristrutturazione, a realizzare compiutamente il "progetto casa" che avevamo in mente quando siamo entrati qui, ma che in quel momento noi non si era riusciti a far fare, e oggi casa nostra è quella che noi volevamo che fosse.<br />
<br />
In questi mesi le sensazioni più brutte, me le hanno date l'odore di fumo, che nei primi mesi impregnava ogni singola cosa, e il trovarsi di colpo, anche verso marzo - aprile, le mani sporche di fuliggine per aver toccato qualcosa in casa (cosa che mi rimandava alle prime settimane post incendio, dove lo sport della casa era proprio il lavaggio mani). Infine, una delle cose che so essere pesata molto a entrambi è stato il fatto che non ci sentivamo più liberi di invitare e di accogliere gli amici come facevamo prima perché, se da una parte c'era comunque la voglia di ospitarli come sempre, dall'altra c'era la sensazione di avere la casa che non era in condizione per poter accogliere gli amici come noi volevamo.<br />
<br />
In questi mesi la mia ferita è stata data dal fatto che non ero nelle condizioni per aiutare mia moglie come avrei voluto; la mia guarigione è stata il vedere casa nostra riprendere forma, e mia moglie risollevarsi dalla tensione e dalla stanchezza; la mia cicatrice e il sapere che mia moglie, a causa di questo periodo, è peggiorata di salute, anche se continua a vivere sorridendo e gioendo di ogni cosa bella che le capita.<br />
<br />
Ma da oggi si riparte. La casa in cui abitiamo è tornata ad essere Casa Nostra, con i suoi suoni, le sue luci e i suoi colori, e noi possiamo finalmente lasciarci alle spalle il fardello della tensione e della paura di non essere in grado di superare il periodo che l'incendio ci ha costretto ad affrontare.<br />
<br />
Siamo noi, siamo ancora vivi e siamo tornati ad essere quello che eravamo.<br />
<br />
A presto.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-55347203723493237242015-06-27T02:22:00.000+02:002015-06-27T02:22:26.877+02:00Voglia di No(t)te<div style="text-align: justify;">
Fin da bambino ho ascoltato musica e, dall'adolescenza in avanti, la musica è stata ed è la mia passione più grande; da quando, sedicenne, ho passato notti nella mia stanza alla luce di un abat jour a leggere i fumetti, prima di Tex Willer, e poi di molti altri personaggi, la notte è il mio momento magico. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella musica che ascolto e colleziono, mi piace il fatto di poter scegliere o di rivivere momenti e emozioni già vissute, ascoltando canzoni che, nel corso del tempo, ho imparato a memoria, oppure di cercare nuovi orizzonti in quei suoni ascoltati in maniera distratta, subito dopo l'acquisto, per poi finire per anni come un pezzo della collezione tra i tanti, ma che aspetta il momento che l'ispirazione all'ascolto mi riporti di nuovo da lui. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella notte arriva l'energia dei pensieri, dello sguardo rivolto verso sé stessi, e della voglia di esternare, o su un foglio di carta o, negli anni successivi, su una delle pagine virtuali della rete, il proprio sentire e il proprio vibrare. Nella notte respiro l'energia del buio e del silenzio, per vivere appieno ogni suono che ascolto, ogni parola che leggo e che scrivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Di fondo io sono un solitario. Osservo e ascolto il mondo attorno a me, mi costruisco la mia gioia di vivere coltivando le mie passioni e la mia curiosità, per poi condividerne i frutti e gli entusiasmi anche con le altre persone, ma ci sono momenti, come questo, che sono solo miei. I momenti delle vibrazioni notturne, delle stellate d'inverno, della musica in cuffia e delle parole che si susseguono l'una all'altra, senza necessariamente creare un discorso completo e coerente. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è stata un'altra di quelle notti dove, ascoltando uno di quei dischi accantonati per anni, ho voluto spiegare cosa significa la notte per me.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A risentirci a presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Colonna sonora del post: album LO SGABELLO DEL ROSPO dei Fiaba]</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-61469131447408058232015-05-30T01:43:00.001+02:002015-05-30T01:43:26.416+02:00Una spiegazione (musicale) dovuta<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Come
promesso alle persone di Song Pop Italia, pubblico questo post, per spiegare i
motivi che sono alla base delle mie affermazioni sui Beatles, che avete letto
sul gruppo giorni fa.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Innanzi
tutto, voglio sintetizzare quanto detto finora in questo modo:</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Mi
piace la musica dei Beatles? Sì</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Che
importanza hanno avuto i Beatles per la musica ispirata dal rock? Da 0
(importanza nulla) a 100 (massimo possibile), almeno 90. Questo perché le idee
musicali che hanno avuto sono state di ispirazione per diverse generazioni di
musicisti e gruppi nei decenni successivi</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Ritieni
che i Beatles siano la più grande band di sempre? No</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->4)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Come
giudichi la musica dei Beatles? Da 0 (il peggio possibile) a 100 (il massimo
possibile), dico intorno ai 65</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
A questo
punto vado a spiegare il perché di quanto detto.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Tutto parte
da una considerazione di base: la musica non è come altre arti. Provate a
pensare ad un pittore, uno scultore, un architetto, o uno scrittore. Ciascuno
di loro crea la sua opera in un momento in cui non viene percepita da nessun
altro, la modella e le da la sua forma definitiva, che viene fissata e resa
immutabile prima che il pubblico possa accedervi e, infine, solo dopo che
questa forma definitiva sarà stata raggiunta allora potrà essere contemplata
nella sua interezza, che ha anche un'altra caratteristica: quella di essere (al
netto dell’erosione del tempo) immutabile. Un palazzo, una scultura, un libro,
un quadro, un disegno sono oggetti fissi, la cui bellezza è intrinseca nella
loro forma finita. Lo stato emotivo dell’artista nel momento in cui sta
componendo l’opera, è assolutamente ininfluente sulla percezione avuta da chi
contempla l’opera finita. Per la musica è diverso, perché la musica vive di
vibrazioni e risonanze, che esistono solo nel momento in cui l’artista la crea,
e queste assorbono lo stato emotivo di chi sta suonando e lo ritrasmette a chi
ascolta. Questo fa sì che ogni volta che una canzone viene suonata, si ricrei
da zero creando potenzialmente emozioni che differiscono sia in tipo che in
intensità. In molte altri arti l’artista completo è semplicemente un creatore,
mentre nella musica deve essere contemporaneamente creatore, esecutore ed
interprete, ed è questo a fare la differenza. Perché se quando registri una
canzone in studio (rendendola di fatto immutabile) non ti fai coinvolgere in
maniera emotivamente profonda in quello che stai suonando e raccontando, anche
se la melodia e il testo fossero potenzialmente i più belli in assoluto, la
canzone sarà semplicemente una banale esecuzione, senza forza e senza
carattere. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Per
spiegarmi:</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->La
capacità tecnica di padroneggiare gli strumenti, riguardi il musicista come
esecutore</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->La
capacità di comporre musica e testi, riguardi il musicista come compositore</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->La
capacità di trasmettere l’emozione intrinseca di ciò che si sta suonando e/o
cantando, riguardi il musicista come interprete.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Ora, per me,
per rientrare nel novero dei “più grandi di sempre”</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Non
è sufficiente essere degli esecutori di prima forza e, a determinate
condizioni, non è neppure necessario</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Non
è sufficiente essere compositori di prima forza e, anche se l’essere
compositori è una condizione necessaria, a volte può bastare un livello almeno
discreto</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->È
assolutamente necessario essere grandi interpreti, anche se, pure questo, non è
di per sé sufficiente</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->4)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->È
assolutamente necessario che la capacità interpretativa e compositiva regga alla
prova del tempo, che non si basa solo su quanto tempo le canzoni / album creati
in un determinato periodo mantengano la loro potenza espressiva, ma anche, e
soprattutto, sulla capacità del musicista di mantenere (ed eventualmente
affinare) la sua capacità di creare emozioni nella sua composizione e di
trasmetterle con la sua interpretazione, nel corso dei decenni, al variare del
contesto storico in cui si vive, e delle proprie esperienze di vita, che ci
fanno evolvere (e a volte involvere) come persone.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Ciò che non
mi ha mai fatto dire che “i Beatles sono i più grandi di sempre” riguarda il
fatto che:</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->La
musica da loro composta si esaurisce nell’arco di 8 anni, tra l’altro facenti parte
di un unico e ben definito periodo storico, e quindi l’entità Beatles non ha
passato la prova del tempo, perché, anche se è vero che, a più di 50 anni di
distanza, i loro pezzi sono sopravvissuti, comunque manca la prova che questa
capacità compositiva dei Beatles si sarebbe potuta protrarre anche solo nel
corso del decennio successivo. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Io
percepisco la loro capacità interpretativa (per me la più importante di tutte)
come veramente scarsa. Tanto che sento le canzoni dei Beatles interpretate da
chi ne fa le cover (famoso o meno che sia) e sento intensità e trasporto da
parte degli artisti decisamente maggiori che non a sentirle interpretate dai
Beatles stessi. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Ad esempio,
io ascolto “Let It Be” suonata da Aretha Franklin, e sento la forza e
l’intensità di una preghiera cantata con tutta l’anima da parte di chi la
interpreta; la sento suonata dai Beatles e mi sembra una melodia accattivante,
che ti resta anche in testa, ma assolutamente priva di spessore emotivo quasi
fosse un qualcosa di fischiettato distrattamente; ascolto altri loro pezzi
(cito a caso “A Hard Day’s Night”, “Come Together”, “Hey Jude”, “C’mon
Everybody”, “Yellow Submarine”, “Eleanor Rigby”, “All You Need is Love”, “Strawberry
Fields Forever”, “Lucy in the sky with Diamonds” o anche altre) e, nonostante
le sonorità siano diverse, ho sempre la sensazione, per me fortemente
disturbante, che suonino senza lasciarsi coinvolgere emotivamente. E questo è
qualcosa che, per il mio giudizio, è assolutamente devastante, perché io vivo
la musica come un mezzo attraverso cui si veicolano emozioni allo stato puro e
l’emozione non è solo quella vive l’ascoltatore quando ascolta un pezzo, ma è
anche (e per me soprattutto) il riconoscere dentro di sé l’emozione che voleva
trasmettere l’artista attraverso il suo componimento e la sua interpretazione. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Parlando di
alcuni commenti alla mia lista di gruppi che hanno fatto “musica migliore”, dico
che ho cercato nella mia memoria gruppi o artisti che avessero composto ed
interpretato musica</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Per
almeno 10 anni e in almeno 2 decenni differenti o</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Per
archi di tempo anche più brevi, ma ad almeno dieci anni di distanza gli uni dagli
altri</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Di
diverso tipo in diversi periodi della loro carriera artistica</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->4)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Con
un’identità forte e propria</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
In più
tenevo anche a rispondere ad alcuni punti in particolare</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->A
chi mi ha detto “hai messo gli artisti che ti piacciono”, dico che è vero che
tutti gli artisti che sono in quella lista mi piacciono (anche se non di tutti
gli artisti che ho segnato mi piace tutto quello che hanno fatto), ma è
altrettanto vero che ci sono molti altri artisti o gruppi che mi piacciono (e
magari anche di più di altri che fanno parte della lista, ma che non ritenevo
avessero caratteristiche per starci)</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->A
chi si è stupito per alcuni nomi nella mia lista (in particolare Zucchero, gli
Europe e gli Skiantos) rispondo dicendo che per me fanno parte di tre tipologie
di artisti, ovvero:</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->a.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Gli
Skiantos fanno parte di quegli artisti che, fregandosene completamente di
qualsiasi cosa legata alle logiche commerciali, hanno continuato a fare la loro
musica mettendoci sempre dentro quello che era il loro spirito, e lo hanno
fatto per più decenni, anche se lontano dalle grandi scene</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->b.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Zucchero
fa parte di quegli artisti che, pur non smettendo mai di fare musica, dopo il
momento di maggior successo, hanno passato un periodo di crisi in cui avevano
banalizzato la loro, salvo poi, magari anche a distanza di diversi anni,
riprendersi ritrovando il loro spirito originario</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->c.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Gli
Europe fanno parte di quei gruppi che, riformatisi ad anni di distanza,
riescono a ritrovare una vena di ispirazione che li rende ancora in grado di
dire e dare qualcosa a livello musicale, anche facendo cose decisamente
differenti da quelle che li avevano portati al successo</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->A
chi mi ha chiesto del perché dell’assenza di alcuni gruppi (in particolare Deep
Purple, Nirvana e Cirith Ungol) dico che</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->a.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Deep
Purple e Cirith Ungol, pur piacendomi, sono gruppi che ho frequentato
marginalmente e non mi sento di metterli in quella lista</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 72pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->b.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->Per
quanto riguarda i Nirvana, fanno parte di quei gruppi (come anche Jimi Hendrix
e Doors, per esempio) che hanno dato tutto in un numero di anni troppo limitato
perché si potesse vedere l’effetto che il tempo avrebbe avuto sulla loro
capacità di comporre ed interpretare.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->4)<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><!--[endif]-->A
chi mi ha fatto notare che “non c’è mai più stato qualcuno che abbia avuto un
impatto sulla musica così come lo hanno avuto i Beatles” volevo dire che il
problema, ad oggi, è che questo gruppo potenzialmente così rivoluzionario e
devastante per la musica, potrebbe anche essere già attivo ed essere pure il
gruppo formato dai vostri vicini di casa, ma sarebbe molto difficile che la sua
musica possa arrivare alle vostre orecchie. Questo perché fino alla prima metà degli
anni ’80 chi gestiva i mezzi di diffusione della musica, promuoveva la musica e
usava la musica creata dagli artisti come mezzo per arricchirsi, mentre da quel
momento in avanti, si è creato un meccanismo per cui si cerca di far creare
agli artisti quella musica che serva a trainare il commercio e il guadagno di
chi la musica la distribuisce e basta (per la cronaca lo stesso Geddy Lee, in
un’intervista concessa a Rock Hard ai tempi della pubblicazione di “Snakes
& Arrows”, ha riconosciuto che, se i Rush fossero nati oggi, non sarebbero
sopravvissuti neanche il tempo di fare un singolo, proprio per le logiche
commerciali che ci sono ai giorni nostri).</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Chiudo
dicendo che, in ogni caso, questo post non vuole assolutamente giudicare che
ama i Beatles e la loro musica, perché per me non c’è nulla di più sacro di
come ciascuno di noi vive la musica che ascolta, ma vuole solo spiegare i
motivi che sono alla base di quello che è il mio modo di percepire la musica,
sia quella dei Beatles che in generale.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Salute a
tutti e arrivederci a presto.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-18556757094176084572015-03-23T15:19:00.000+01:002015-03-23T15:19:01.145+01:00Una piccola ripresa<div style="text-align: justify;">
È da tanto che ho parecchi pensieri che si affastellano l'uno sull'altro, sia per quello che ci è successo ultimamente, sia per quello che ci siamo trovati a dover fare per affrontarne le conseguenze. Oggi, a distanza di parecchi mesi, scrivo queste poche righe sul mio blog per dire che sto per tornare anche coi miei post-fiume... Nuovi periodi iniziano, nuove energie si aggregano e vecchie e nuove parole si mescoleranno ancora.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A presto. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-68326690830063452842014-03-22T17:20:00.000+01:002014-03-22T17:22:00.592+01:00Una teoria ritrovata<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Ieri sera io e mia moglie ci stavano guardando l'episodio "soggetto ignoto" di criminal minds su dvd. L'episodio parla della caccia ad uno stupratore seriale che, mentre violentava le proprie vittime, le faceva ascoltare e le cantava ossessivamente una singola canzone (e per ogni vittima sceglieva una canzone diversa). Nel corso dell'episodio, mentre alcuni membri della squadra di profiler protagonista della serie perquisiscono la casa di un sospettato, ecco che parte il dialogo che posto qui sotto:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Jennifer Jareau: "Evanescence, Linkin Park e Nickelback..."</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Derek Morgan: "[nome sospettato] ama roba gotica e nu metal"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Jennifer Jareau: "E ha un tatuaggio sul fondoschiena con su scritto "coglione". Il ragazzo non ha niente dei Rage Against the Machine?"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">[sguardo stupito di Derek Morgan e di Spencer Reid]</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Jennifer Jareau: "Che c'è? sono Rock"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Spencer Reid: "Quanti anni avevi quando ascoltavi quella band?"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Jennifer Jareau: "Forse ero adolescente. Perché?"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Spencer Reid: "A 14 anni cominciamo ad impostare le nostre scelte musicali, lo sviluppo cognitivo si evolve a quell'età e iniziamo a formarci un'identità culturale."</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Derek Morgan: "Smettiamo di ascoltare la musica che piace ai genitori e ascoltiamo quella che piace agli amici".</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Spencer Reid: "E quelle esperienze musicali si imprimono in noi. Gli impulsi ormonali adolescenziali ci fanno sembrare le scelte più personali e passionali. Più avanti nella vita potremmo sperimentare altri generi ma nessuna musica ha un impatto forte su di noi quanto quella che ascoltavamo a 14 anni".</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Ed ecco che, come per incanto, mi passano davanti tante conversazioni avute con amici appassionati di musica, dove gli amici di cui sopra se ne uscivano sempre "ahhh... certo che la musica di oggi non può minimamente competere con quella degli anni [metteteci pure il decennio che preferite]" e io che rispondevo sostenendo che non era la musica ad essere migliore o peggiore, ma semplicemente il fatto che era chi l'ascoltava che, nel corso degli anni, o si interessava meno a ciò che usciva di nuova, o smetteva addirittura di interessarsene, rimanendo ancorato, quindi, a ciò che aveva ascoltato in passato.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">L'altra cosa che mi è venuta in mente, però, è stata la constatazione che, nel mio caso, le cose non stavano proprio così. Infatti, se è comunque vero che la mia musica preferita, ad oggi, è il metal, genere che scoperto proprio tra i 12 e i 15 anni, è altrettanto vero che, guardando le mie preferenze personali:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">1) i miei 5 album preferiti di tutti i tempi sono usciti tra il 1995 e il 2002 (periodo di età tra i 22 e i 29 anni)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">2) tra i miei artisti preferiti, ci sono autori e gruppi nati in ogni decennio dai '60 fino ai '90 e, alcuni di questi, sono finiti nella mia top list negli ultimi 5 anni (periodo dai 36 ai 40 anni)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">3) la mia top list di canzoni preferite (indicativamente le prime 50) contiene canzoni di tutti i decenni tra gli anni '60 del secolo scorso ad oggi e, ancora negli ultimi 2 anni, ha subito aggiornamenti dopo la posizione 15.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">4) tra le mie preferenze assolute, c'è molta musica metal, ma anche molto altro.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Questo perché mi rendo conto che, da adolescente, non ho scelto dei "gruppi", ma ho scelto la passione che non avrei mai smesso di coltivare, ovvero la musica, e ho scelto di coltivarla lasciandomi trasportare dalla curiosità di scoprire cose nuove, e mantenendo comunque intatto lo spirito di chi ascolta pronto ad accogliere tutte le sensazioni che gli arrivano.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 16px;">Arrisentirci a presto :)</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-65813384791399230962013-10-17T21:58:00.000+02:002013-10-17T21:58:20.754+02:00Di Orfani e di rivoluzioni.<div style="text-align: justify;">
Ovvero, un commento al 1° numero della serie a fumetti ORFANI (ultima nata in casa Bonelli).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Comincio, innanzi tutto, a complimentarmi con chi ha portato avanti per più di un anno la campagna pubblicitaria della serie, perché, dopo diversi anni e diversi "numeri 1" che hanno avuto modo di passare tra le mie mani, ho di nuovo sentito il bisogno di "isolarmi da tutto" per poter leggere l'albo in questione senza pause di sorta, e con i sensi concentrati a raccogliere tutto quello che potevo percepire. Nel mio percorso personale di lettore e appassionato di fumetti, solo altre due volte mi era capitato: la prima è stata nel 1991, in corrispondenza dell'uscita del n° 1 di Nathan Never (a mia opinione il miglior fumetto di ogni tempo) e nel 1997, quando uscì il n° 1 di Magico Vento (fumetto che rientra comunque nella mia personale top 5 fumettistica). Unica osservazione che mi sento di fare è che, a mio parere, spiegare prima dell'uscita del primo numero in modo così preciso come funzionava il discorso dei due piani temporali, ha attutito di molto il potenziale dell'effetto sorpresa che si sarebbe potuto scatenare al momento dello stacco tra la prima e la seconda parte dell'albo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Parlando poi dell'albo in sé, l'inizio della storia mi è piaciuto molto, sotto diversi aspetti:</div>
<div style="text-align: justify;">
l'accoppiata disegni-colore rende il senso del dramma e della tragedia in maniera molto vivida; il racconto scritto, sia nei dialoghi che nelle didascalie, pur essendo molto asciutto e sintetico, riesce bene a dipingere la personalità dei singoli personaggi e trovo anche bello il fatto che le didascalie non siano sempre associate ad un personaggio preciso, come se fossero una sorte di voce fuori campo, che raccoglie il pensiero comune dei bambini sopravvissuti; lo stacco tra la prima e la seconda parte è semplicemente stupendo, anche se il fatto di sapere già da prima che ci sarebbe stato, ha diluito e attutito quel senso di meraviglia, che a me fa alzare sempre i voti finali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un'altra cosa che ho trovato notevole, è stata il modo di raccontare questo inizio di storia, tanto bonelliano nella gabbia che contiene le vignette, quanto assolutamente non bonelliano nell'impostazione del racconto. Ho proprio percepito, infatti, la volontà di lasciar parlare più le immagini e i colori che non i dialoghi o le didascalie, e poi il ritmo del racconto, specialmente nella dimensione del presente è veramente senza respiro (come di fatto è una vera battaglia). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, anche se in questo inizio sembra assolutamente chiara la divisione tra buoni e cattivi, comunque non trovo che sia un qualcosa che fa perdere di fascino alla storia, anche perché c'è anche una sensazione che le cose possano non essere così come sembrano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In conclusione, l'albo introduttivo mi è piaciuto molto, trovo che il colore, così come è stato usato, sia veramente un valore aggiunto; i disegni sono spettacolari, l'inizio storia è intrigante e il modo di raccontarla è molto diverso dal modo in cui la Sergio Bonelli Editore ci ha abituato nel corso dei decenni. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S. Messaggio personale per Roberto Recchioni e per Emiliano Mammuccari: ho letto l'intervista che avete rilasciato al sito di Comicus, in cui suggerivate una colonna sonora per leggere l'albo. Beh, io avevo nello stereo CONCERTO MAXIMO dei Pendragon, e vi assicuro che, leggere le sequenze della battaglia sul mondo alieno sulle note di MASTER OF ILLUSION è stato qualcosa di meraviglioso ;)</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-31593673816043262432013-07-06T12:38:00.000+02:002013-07-06T12:38:38.087+02:00Una Società Drogastica<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ovvero
come ti lego il caso Schwazer, la sindrome premestruale e un ricordo dei miei
17 anni.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">È il 6
agosto 2012, siamo nel pieno dello svolgimento delle Olimpiadi di Londra quando
arriva la notizia che Alex Schwazer (atleta italiano vincitore della medaglia
d’oro della marcia alle olimpiadi di Pechino) è stato trovato positivo ai
controlli anti-doping. Da quel momento si scatena un fiume di notizie e di
commenti sullo sport che deve essere “pulito”, sull’ “orrore del doping”, sullo
“scandalo sportivo” di un atleta che si è “macchiato” di questa “colpa”. Negli
stessi giorni, nel vagare per vari blog che seguo in rete, vado a leggere un
post nel blog “<a href="http://acasadisimo.blogspot.it/" target="_blank">A Casa di Simo</a>” e, nei link consigliati in fondo a quel post, uno in
particolare che dice di voler “spiegare agli uomini la sindrome premestruale”, intitolato "<a href="http://acasadisimo.blogspot.it/2012/05/lettera-aperta-alluomo-medio.html" target="_blank">Lettera aperta all'uomo medio</a>".
Mentre lo leggo, e ancora riecheggiano in me le notizie e i commenti letti su
Schwazer, i toni e i contenuti sia di quel post che di quelle notizie si
associano in una maniera incredibile ed ecco che, nel commentare queste cose, mi
viene fuori una frase che arriva dalla mia adolescenza: “Siamo proprio una
società drogastica”.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Siamo
nel 1991, un pomeriggio in cui, nella scuola superiore in cui andavo all’epoca,
si stava tenendo una conferenza sul problema della diffusione della droga e
delle tossicodipendenze tra i giovani e, nell’introdurre il discorso, il
relatore usò un punto di vista che ancora oggi è scolpito a fuoco nella mia memoria:
“Potrei farvi il discorso, sul fatto che il drogarsi è sbagliato, sul non
cedere alla tentazione, o sulla debolezza di chi cede alle lusinghe della
droga, ma il vero problema della diffusione delle droghe e delle
tossicodipendenze è che tutti noi viviamo in una società drogastica”. Alla
reazione stupita da parte della platea, professori compresi, il relatore
cominciò a sviluppare il discorso puntando sul fatto che la società per prima
si stava muovendo su una strada che favoriva e incentivava l’uso di droghe,
perché seguiva il concetto per cui ogni individuo dovesse sempre e comunque
“essere efficiente”, “essere produttivo”, “essere attivo”, “essere in forma”,
“essere giovane” con una pericolosa similitudine tra i verbi “essere” e
“sembrare”. Nel portare esempi per spiegare ciò che intendeva, lui ha ripreso
una serie di pubblicità che reclamizzavano i prodotti più disparati come:<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Sei
stanco? Bevi l’integratore X che ti da l’energia per affrontare la giornata” (Non
importa che una volta che l’integratore abbia terminato il suo effetto, tu
sarai ancora più stanco di prima, perché così hai consumato tue ulteriori
riserve di energia, quando ti sarebbe un buon sonno per rimetterti in sesto e
per essere lucido senza bisogno di ricorrere a sostanze estranee).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Hai
la febbre e non vuoi rinunciare ai tuoi impegni della settimana? Prendi la
pastiglia Y che fa svanire i sintomi e puoi essere di nuovo scattante” (Non
importa che il tuo corpo sia ancora ammalato e quindi, finito l’effetto della
pastiglia tu stia peggio di prima, quando ti sarebbe bastato curarti e guarire
per poi poter riprendere la tua vita normalmente).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Hai
fatto tardi alla sera e adesso hai le occhiaie? Usa la crema Z, e il tuo viso
sarà di nuovo fresco e riposato” (Così potrai crollare addormentato durante la
riunione di lavoro senza però far vedere che avevi le occhiaie).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“La
notte hai problemi a prender sonno? Prendi la pastiglia H, per dormire bene”
(Non importa che, magari, se non prendevi integratori e pastiglie varie per
star sveglio, poi non avevi problemi per addormentarti, perché eri già
stravolto di tuo).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Le
rughe e i segni del tempo attaccano il tuo viso? Usa il prodotto XY, o fatti un
bell’intervento di chirurgia plastica, così sarai per sempre giovane”. (Non
importa che, dai vent’anni in avanti, nel tuo corpo nascano sempre meno cellule
in un giorno di quante non ne muoiano e quindi continui ad invecchiare
nonostante tutti i tentativi di non farlo vedere agli altri).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Devi
affrontare un esame all’università e il tempo per prepararti non ti basta?
Prendi il preparato K che ti consentirà di concentrarti più a lungo”. (E se ti
limitassi a dare l’esame dell’università alla sessione successiva invece di
sottoporre fisico e mente a livelli di stress superiori al comune?).<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E così
via elencando</span><span style="font-family: inherit;">.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il
relatore poneva proprio l’accento su come in queste pubblicità stati naturali
di un organismo sano, come la stanchezza e l’invecchiamento, fossero indicati
come “problemi da combattere e da risolvere”, e per quanto riguarda lo stato di
malattia, l’accento era posto non sulla guarigione dalla malattia, ma sulla
soppressione dei sintomi. Infine, come ciliegina sulla torta, ecco che le
“soluzioni ai problemi” altro non erano che o prodotti farmaceutici che
alteravano la percezione che noi avevamo del nostro organismo (non facendoci
provare le sensazioni di stanchezza, ansia, fame o qualsiasi altra cosa) o
prodotti cosmetici che cercavano di nascondere ai nostri occhi, prima ancora
che a quelli degli altri, i segni che il tempo lasciava sul nostro corpo. In
buona sostanza in questi messaggi si sosteneva che l’insoddisfazione verso la
tua vita e verso il tuo corpo poteva essere risolta dalle sostanze
chimico-farmaceutiche che ti stavano proponendo (quanto è simile questo
ragionamento a quello di cerca rifugio nelle droghe per sfuggire alla realtà?).<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Ma
quello che ha creato l’associazione di idee tra le tre situazioni, è stata la
sensazione che avessero una base comune: l’impostazione data a livello sociale
che tutti debbano sempre e comunque andare oltre i propri limiti, a qualunque
costo e in qualunque modo. Perché l’importante è vincere, e non dare il meglio
di sé; perché l’importante è curarsi della propria immagine e dell’opinione che
gli altri possono averne, piuttosto che della propria persona e del proprio
equilibrio; perché l’importante è sempre crearsi nuove aspettative (senza tener
conto dei propri limiti), piuttosto che godere dei risultati raggiunti e vedere
su come e se si può migliorare.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Entrando
nel dettaglio per quanto riguarda Schwazer, vorrei far notare alcune cose:<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;">1)
<!--[endif]-->Ha
partecipato a gare di Marcia da 20 e da 50 km tra il 2005 e il 2011<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;">2)
<!--[endif]-->Ha
vinto una medaglia d’oro alle olimpiadi di pechino nel 2008<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;">3)
<!--[endif]-->Ha
vinto una medaglia d’argento in coppa del mondo, migliorando il tempo delle
olimpiadi<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;">4)
<!--[endif]-->Ha
vinto una medaglia d’argento ai campionati europei<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;">5)
<!--[endif]-->Ha
vinto due medaglie di bronzo ai campionati mondiali.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nonostante
questo palmares, nei mesi precedenti alle olimpiadi di Londra, ecco spuntare il
concetto che, se Schwazer non avesse portato almeno un medaglia (con
predilezione per l’oro, ovviamente) si sarebbe parlato di “fallimento”
dell’atleta, che era visto come una medaglia sicura per l’Italia ai giochi
olimpici e alcuni paventavano già che quella sarebbe stata la gara per capire
se lui come atleta potesse dare ancora qualcosa, oppure se fosse già nella fase
discendente della carriera. Da una parte, quindi, si creano pressioni enormi e
dall’altra, se la persona cede, ecco che la butta letteralmente a mare senza
alcuna pietà o riconoscimento di ciò che comunque ha fatto fin lì che, comunque, è stato qualcosa che pochissime persone al mondo sono state in grado di fare.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per
quanto riguarda la sindrome premestruale, invece, mentre leggevo il post
“Lettera all’uomo medio” sul blog “A Casa di Simo”, percepivo sia l’ironia di
cui era intessuto, sia l’aggressività che questo descriveva ma, se capivo e
condividevo la rabbia per il dolore fisico e gli umori cangianti dovuti alla
tempesta ormonale, per tutte le altre situazioni descritte il commento che mi
usciva spontaneo era: “Ma perché tutta questa rabbia?” <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Sembra
che vi vediate sempre più brutte di quello che siete e vi sentiate quasi
obbligate a ricorrere al trucco per nascondere quelli che considerate difetti e
che, quindi, non bisogna assolutamente mostrare; sembra che il farvi notare un
cambiamento del vostro aspetto fisico equivalga a dirvi che siete dei cadaveri putrefatti,
buone solo più per essere gettate nella fossa comune da gente che indossa la
maschera antigas per reggere alla repulsione che voi provocate; sembra che il
fatto di superare quella misura sacra nota ai più come “pesoformaottimale” di
una quantità con ordine di grandezza superiore all’ettogrammo sia una colpa
passibile di pena di morte da eseguirsi tramite crocefissione e squartamento in
stile sacrificio religioso dei tempi antichi. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Date
veramente l’impressione di vivere il rapporto col vostro corpo quasi come una
tragedia greca in cui voi siete le eroine destinate ad essere sconfitte da quel
nemico gretto e meschino che è il tempo. Ma rispondere a tutti quei messaggi e a quegli stimoli,
più o meno espliciti, che ci dicono che bisogna essere sempre “belliattivigiovaniefficientiinformasmagliantesensualmenteesessualmenteesplosiviinognimomentodellagiornataefinoalnostroultimogiornodivita”
con un bellissimo ECCHISSSSENEFREGA in formato intergalattico, no? Imparare a
condividere col sorriso sulle labbra anche i difetti e le debolezze pare una
bestemmia? Sapersi guardare in faccia, quando si sente il desiderio dell’altra
persona, e dirsi “anch’io ho voglia di te, ma non ce la faccio”… e poi riderci
assieme è così riprovevole? Usare il trucco per giocare e travestirsi, o per
esaltare una qualità, piuttosto che per coprire un difetto, no?<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il
fatto è che fino a vent’anni il corpo cresce e si sviluppa, dopo invecchia.
Fintanto che te ne accorgi, vuol dire che sei viva; quando non te ne accorgi
più, vuol dire che sei morta (e il processo di invecchiamento, allora, si
chiama decomposizione). <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non
siamo sempre in forma? Non siamo sempre scattanti? Non siamo sempre con un
fisico scultoreo? Non siamo sempre giovani? E dov’è il problema? È la nostra
natura! Nasciamo, cresciamo, invecchiamo e moriamo. Per cui vi chiedo: cosa
trovate che sia meglio? vivere felicemente i giorni della propria vita, godendo
di quanto di bello ci donano, oppure vivere come se fossimo sempre in guerra
per aggrapparci disperatamente a quello che crediamo che il tempo ci voglia
togliere?</span><span style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-81719037813441194282013-07-06T12:07:00.000+02:002013-07-06T12:07:37.559+02:00Di uomini, di androidi e di pecore....<div style="text-align: justify;">
A volta capita di imbattersi in idee che sembrano vivere di luce propria. Idee che, pur passando nelle mani di più artisti in diverse arti non perdono mai nemmeno un'oncia della loro potenza e della loro bellezza iniziale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una di queste idee, in particolare, ha attraversato la mia strada rivestendosi di ben tre arti diverse:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://schmoesknow.com/wp-content/uploads/2013/05/blade-runner-2-movie.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="240" src="http://schmoesknow.com/wp-content/uploads/2013/05/blade-runner-2-movie.jpeg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La prima volta è stato in forma di film, che è fin da subito diventato il mio preferito in assoluto (e ancora lo rimane a distanza di più di vent'anni). </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://officine-cinematografiche.noblogs.org/gallery/1524/cacciatore_androidi_fr.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="320" src="http://officine-cinematografiche.noblogs.org/gallery/1524/cacciatore_androidi_fr.JPG" width="207" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La seconda volta è stato in forma di libro. Sapevo che Blade Runner era stato tratto da questo libro di Philip K. Dick e, trovandolo in un'edicola della stazione di Torino, poco prima di partire per un viaggio in treno che mi avrebbe portato fino in Calabria, l'ho comprato e, nelle quasi 17 ore che è durato quel viaggio, l'ho letto tutto in un colpo solo. Ancora oggi fa parte dei miei libri preferiti e, come ciliegina sulla torta, il tipo di ambientazione e di futuro immaginati sia nel libro che nel film sono stati di ispirazione ad Antonio Serra, Michele Medda e Bepi Vigna per creare il mondo di Nathan Never (per me il miglior fumetto di sempre) </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La terza volta in forma di fumetto, in particolare tramite il mezzo del romanzo grafico (o graphic novel che dir si voglia)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWXsSYBSd-aRM2gmGrtLtll5YwF96MurINff9Ekr_bFzY2Sh-1beVuSas5T_-NBBZ7bUbZb1uW7LAilMFBL9Cw5xsDJv0rajqjEaGhSbkT9cOjb-9qBujEmLHyXxfrQmC4DddDlrBuAF3G/s1600/Do+Androids+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWXsSYBSd-aRM2gmGrtLtll5YwF96MurINff9Ekr_bFzY2Sh-1beVuSas5T_-NBBZ7bUbZb1uW7LAilMFBL9Cw5xsDJv0rajqjEaGhSbkT9cOjb-9qBujEmLHyXxfrQmC4DddDlrBuAF3G/s200/Do+Androids+1.jpg" width="128" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgazGPYLJLUpavcqfRTkY_mai4el0flL4WFiO268HKMxfXPU5Y1sk_b8GuV_-LlnJxJ3MscCEkegfW0RfIHTKpBODQBjvjnwhn3IZ26PGKAzBIxyhIff81TvzE5FNPzOf8zBaMEnTjttBPJ/s407/Do+Androids+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgazGPYLJLUpavcqfRTkY_mai4el0flL4WFiO268HKMxfXPU5Y1sk_b8GuV_-LlnJxJ3MscCEkegfW0RfIHTKpBODQBjvjnwhn3IZ26PGKAzBIxyhIff81TvzE5FNPzOf8zBaMEnTjttBPJ/s200/Do+Androids+2.jpg" width="128" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigiir5QnH66Sj5eVA5xCbbmkT5ZKHDdneGXgtLVTkOUfYQWrRlGBbZI_J5gchp1031YlxrIQBsmYIoe87fz6NMdKb1h1R95FZlSrKz2FHJj2CNKpA6ASsNUJEhyphenhyphenLqQafsKiC-ZzBbOPYQW/s407/Do+Androids+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigiir5QnH66Sj5eVA5xCbbmkT5ZKHDdneGXgtLVTkOUfYQWrRlGBbZI_J5gchp1031YlxrIQBsmYIoe87fz6NMdKb1h1R95FZlSrKz2FHJj2CNKpA6ASsNUJEhyphenhyphenLqQafsKiC-ZzBbOPYQW/s200/Do+Androids+3.jpg" width="129" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic2DmJU5Gv2-vcBhOlm687gl5jnfYEV6VquUvLAXpIsxJFB242GQaics6KvDshRJxZohYAVBIkJgMPdjAGSF1HwwJ38siNWnn0ErzXcgJmCikTLr5LdaxSw6RrqJojSJfX07koEbVIezbD/s410/Do+Androids+4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic2DmJU5Gv2-vcBhOlm687gl5jnfYEV6VquUvLAXpIsxJFB242GQaics6KvDshRJxZohYAVBIkJgMPdjAGSF1HwwJ38siNWnn0ErzXcgJmCikTLr5LdaxSw6RrqJojSJfX07koEbVIezbD/s200/Do+Androids+4.jpg" width="127" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6oKrT7mu_LBJxIwpMlCcU68RJrOy4gONFo6Mj2PUMK5PmumTXL3Qyf6nSFnHwu8JgkjYwESv9134zeay2PEt2aTl_JYi71qdss_d0L5KZQVXKg5VIC9SzkfUG8adfTiC6lqPs9wlEwi-Q/s414/Do+Androids+5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6oKrT7mu_LBJxIwpMlCcU68RJrOy4gONFo6Mj2PUMK5PmumTXL3Qyf6nSFnHwu8JgkjYwESv9134zeay2PEt2aTl_JYi71qdss_d0L5KZQVXKg5VIC9SzkfUG8adfTiC6lqPs9wlEwi-Q/s200/Do+Androids+5.jpg" width="134" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1qG1pAsD_xLdd6OUJBOlOiSyHFJuZbp_tL8kvZiDdg0PI-HOB8FRkDTub3LctGP39dDqn-GJLeKQpDoXfcJpuC13j6zXgeY6-1f0h-2Lbs8nIDoZxxA4ZMkUnNS1oUtyRAIOIVUCuM6Fc/s413/Do+Androids+6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1qG1pAsD_xLdd6OUJBOlOiSyHFJuZbp_tL8kvZiDdg0PI-HOB8FRkDTub3LctGP39dDqn-GJLeKQpDoXfcJpuC13j6zXgeY6-1f0h-2Lbs8nIDoZxxA4ZMkUnNS1oUtyRAIOIVUCuM6Fc/s200/Do+Androids+6.jpg" width="138" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
dove il disegnatore Tony Parker ha dato vita alla sua visione del libro tramite le immagini e dove il testo di Dick è stato preso integralmente e scomposto in didascalie e dialoghi per adattarsi alla forma del racconto a fumetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E in tutte queste tre arti la visione del mondo di Philip K. Dick mi ha sempre colpito in maniera molto profonda, sia nelle emozioni che mi ha scatenato, sia nelle riflessioni che mi ha ispirato. Una visione, ma di fatto due storie, perché libro e fumetto raccontano la stessa storia, mentre il film racconta una storia rielaborata, in cui molti elementi sono diversi, ma dove comunque l'atmosfera e il mondo futuro immaginato da Dick rimangono perfettamente integri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutte e due le storie narrate, infatti, hanno come perno principale la relazione e la commistione tra naturale e artificiale che, in quel futuro che qui ci viene raccontato, sono talmente simili da essere quasi del tutto indistinguibili, ma nel caso del libro e del fumetto l'altro cardine è il discorso sul controllo e sull'omologazione, mentre nel film il secondo punto cruciale è il rapporto con chi è diverso.<br />
<br />
Nel film gli androidi si recano sulla terra per cercare risposte sulla loro origine e sul loro futuro, e il film da molto spazio sia a questa ricerca, che allo scontro tra Deckard e ciascuno di loro, scontro che termina con il famoso monologo "Io ne ho... viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione! E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei... momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo... di morire" (monologo che nel libro non esiste e che è stato improvvisato sul set da Rutger Hauer), in cui l'androide viene fatto vedere semplicemente come un'altra forma di vita che ha agito per cercare di sconfiggere la morte, ma che alla fine ha dovuto accettarla.<br />
<br />
Nel libro e nel fumetto, invece, la caccia che Deckard fa del gruppo di androidi è solo un tassello di quello che è un vero scontro (anche se non sempre armato) di civiltà differenti, con quella androide che cerca di conquistarsi un proprio spazio dove potersi difendere dalla violenza degli umani, e con gli umani che cercano di uccidere (o, per usare il termine Dickiano, "ritirare") tutti gli androidi per sconfiggere il timore che hanno di essere sopraffatti da quelle creature artificiali. L'ambiente che viene descritto è quello di un pianeta terra con l'aria intrisa di polvere radioattiva da cui gli umani scappano emigrando nelle colonne marziane. Le città sono semi-deserte, molte specie di animali sono di fatto estinte e la maggioranza degli umani, seguace della religione del mercerianesimo, compra e accudisce animali artificiali, per coltivare la capacità di empatia (che viene definita come l'unica caratteristica che separi l'umano dall'androide).<br />
<br />
Alcune situazioni descritte nel libro, nel fumetto e non nel film che mi hanno colpito molto sono state: in primo luogo il fatto che gli umani usassero una sorta di apparecchio che poteva infondere ogni tipo di emozione e che programmassero quali emozioni sentire all'interno della giornata; poi ciò che si intendeva con la parola "speciale", ovvero un essere umano a cui la polvere radioattiva avesse causato modifiche nel codice genetico e a cui, quindi, veniva negata l'opportunità di emigrare nelle colonie marziane perché, in quei luoghi, la società umana voleva solo persone "normali"; infine il fatto che il possesso di animali veri fosse ritenuto un vero e proprio status symbol, che gli umani che possedevano sono animali artificiali cercavano di fare di tutto per nasconderlo perché se no "chissà cosa potrebbero pensare i nostri vicini" e che esisteva un catalogo in cui si dava un prezzo specifico ad ogni specie e razza di animali e su quel prezzo stabilivi, di fatto, la classe sociale a cui apparteneva chi possedeva quell'animale.<br />
<br />
Questa storia mi ha dato veramente tanto, sia a livello di emozioni sia di domande, dicevo prima. Domande come:<br />
<br />
"Quante volte agiamo solo per soddisfare le aspettative di altri su di noi?"<br />
"Quante volte neghiamo la nostra individualità, solo perché abbiamo paura di non essere accettati dal contesto sociale?"<br />
"Quante volte mentiamo a noi stessi e agli altri, solo per paura dei giudizi che gli altri possono dare?"<br />
"Quanto ci vorrà perché noi si possa imparare a guardare chi è diverso da noi, non come una minaccia, ma come qualcuno attraverso cui si ha una possibilità di crescere assieme?"<br />
<br />
Ogni giorno osservo la realtà che mi circonda e, sempre più spesso, mi viene da chiedermi quanto lontano avesse visto Philip K. Dick, ormai quarantacinque anni fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-45021894352811601692013-05-29T21:54:00.000+02:002013-05-29T21:54:29.102+02:00La variabile (in)dipendente<div style="text-align: justify;">
Come promesso, visto che qualche tempo fa avevo anticipato la seconda parte di questo discorso, ecco che ora vado a pubblicarne la prima che racconta, soprattutto, la storia di una piccola consapevolezza e dell'inizio di una grande rivoluzione personale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo verso la fine del 2002 e io mi trovo seduto di fronte al mio datore di lavoro dell'epoca nel suo ufficio per fare il punto della situazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Durante questo incontro, parliamo di molti argomenti, sia professionali che personali e, a un certo punto, se ne esce con questo discorso:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Un uomo ha bisogno di tre appoggi per dare un equilibrio alla sua vita: il primo appoggio è la famiglia (sia quella di origine, sia quella che viene poi composta quando ci si stacca dai genitori); il secondo appoggio è il lavoro (l'indipendenza economica e la realizzazione di sé stessi); il terzo appoggio è quello della socialità, delle amicizie. Se uno di questi appoggi viene a mancare, ecco che l'equilibrio manca e una persona può entrare in crisi"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al che risposi</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Visto che, per quanto riguarda la famiglia, da una parte sono in un momento di forti contrasti con i miei e dall'altra mi sono preso dalla donna di cui mi sono innamorato l'ennesima risposta del tipo <i>tu per me sei un amico</i>; visto che, per quanto riguarda il lavoro, purtroppo al momento non mi consente più di avere un guadagno tale da darmi la possibilità di vivere indipendentemente e visto che i contatti con i miei amici si sono diradati molto in questi mesi... allora non devo stupirmi se sono in crisi!"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il colloquio è poi proseguito e, in quel frangente, ci si accordò per un'altra serie di piccoli lavori che avrei fatto nei mesi successivi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da quando esco da quell'ufficio, però, continuo a pensare al discorso sui punti d'appoggio e ho la sensazione che ci sia qualcosa che non mi torna, come una nota stonata che abbruttisce di colpo una melodia che ti stava incantando, ma non riesco a capire cosa sia, fino a quando, nelle mie elucubrazioni, trovo che tutti e tre gli appoggi che mi erano stati indicati avevano due caratteristiche fondamentali in comune:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non solo nessuno degli appoggi non dipendeva completamente da quello che potevo fare io, ma era anche vero che tutti e tre questi appoggi si basavano maggiormente sui comportamenti delle persone che con me interagivano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda l'aspetto della famiglia, ad esempio, vediamo che, se si parla di quella che tu ti crei nel corso della tua vita:</div>
<div style="text-align: justify;">
Tu puoi amare con tutto te stesso ma, nel momento in cui non c'è reciprocità la coppia o non esiste o, comunque, non può vivere né in equilibrio né felicemente; anche nel momento in cui il sentimento è reciproco, però, se le due persone non trovano un modo per comunicare o se manca la sincerità reciproca, la coppia non può far altro che o scoppiare o trascinarsi mestamente in un crogiolo di sospetti e mancanza di fiducia; infine, se ci sono sentimenti comunicazione e fiducia, ma mancano obiettivi comuni e manca una volontà comune per affrontare e risolvere le situazioni che la vita ti mette davanti, anche in questo caso o la coppia si dissolve, o si tira avanti in un ambiente dove liti e frustrazioni sono all'ordine del giorno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda i figli, invece, li si può anche amare a livello incondizionato, si può creare con loro un rapporto stupendo, ma comunque il compito di un genitore non è solo quello di proteggere i propri figli, ma anche e soprattutto introdurli nel mondo e nella vita passo a passo, fino a quando non abbiano raggiunto la capacità e il grado di coscienza che consentono loro di affrontare la vita da soli, dopodiché bisogna sapere lasciarli liberi. Quindi anche i figli, a un certo punto, non faranno più parte della nostra quotidianità (ed è giusto che sia così) qualunque cosa noi si possa aver fatto per loro. Visto che questo discorso, però, vale ovviamente anche per noi nei confronti dei nostri genitori, ecco che pure la famiglia d'origine diventa un qualcosa che, a seconda di come si comporta ciascuno degli elementi che ne fa parte, può essere un appoggio, ma può anche diventare un peso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda il lavoro, invece, si può notare che:</div>
<div style="text-align: justify;">
Se sei un lavoratore dipendente, tu puoi lavorare con tutto l'impegno, l'abnegazione e la disponibilità possibili, ma il tuo lavoro da solo non basta a garantirti dal fatto che l'azienda possa o chiudere, o trasferirsi o non avere più bisogno di te.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se sei un lavoratore in proprio, comunque, anche lì puoi mettere tutte le tue energie, il tuo talento, il tuo tempo, il tuo denaro, ma nel momento in cui non hai sufficienti clienti che ti portano soldi bastanti a farti vivere, il tuo lavoro (e spesso neanche quello dei tuoi eventuali dipendenti) basta per tenere aperta la tua attività.</div>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso, e qualunque tipo di lavoratore tu sia, anche se riesci a lavorare e a trovare soddisfazione in maniera continua, arriva un momento in cui è proprio il tuo fisico a non riuscire più a reggere i ritmi del lavoro e, di conseguenza, arriverà sempre e comunque il momento in cui ciascuno di noi si dovrà fermare dal punto di vista lavorativo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda l'amicizia, proprio per la sua stessa natura, è un tipo di rapporto che non si esprime né in rapporto di tipo esclusivo, né in una quotidianità condivisa e su confronti e scambi continui (come il rapporto di coppia), bensì su affinità, sul piacere di condividere del tempo libero assieme e sulla coscienza di ciascuna delle persone di poter contare sulle altre in momenti particolarmente duri. Per cui può anche capitare un momento della vita in cui, per vari motivi, si sia lontani dalle proprie amicizie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine mi sono reso conto che, seguendo lo schema dei tre appoggi, non si faceva altro che lasciare agli altri il potere non solo di influenzare, ma anche di decidere della tua gioia e del tuo dolore ed era un qualcosa che non ero più disposto ad accettare. Il problema, a questo punto, diventava come fare a crearsi la propria gioia di vivere, indipendentemente dalle persone che mi ruotavano attorno e lì mi è venuto in aiuto un ricordo di un discorso fatto coi miei, anni prima, in una delle volte in cui si stava parlando del fatto che, ai tempi, non avessi ancora trovato una ragazza. Ovviamente uno dei consigli era "ma invita un'amica al cinema, o ad un concerto, visto che ti piace la musica, e poi cerchi di farle la corte" al che la mia risposta fu "ma io non vado mai con qualcuno a fare qualcosa, piuttosto vado a fare qualcosa con qualcuno", per dire che se io andavo a vedere un film o un concerto o qualsiasi altro evento, la mia attenzione era completamente focalizzata sull'evento in questione e non sulla persona con cui, eventualmente, vi ero andato. Lasciando stare i commenti che questa frase aveva scatenato, a questo punto avevo chiarito a me stesso cosa avrei fatto per superare il momento di crisi: sarei ripartito dalle mie passioni, ma mi ci sarei approcciato in maniera diversa e ancora più profonda. E' cominciato così un periodo in cui non mi limitavo solamente ad sentire musica e ad ascoltarne i testi, o a leggere fumetti o a giocare a freccette, come già facevo prima, ma ogni volta che mi emozionavo per una canzone ascoltata o per un fumetto letto, o avevo soddisfazione per una partita di freccette vinta o per un arbitraggio ben fatto, trattenevo quelle emozioni e quelle soddisfazioni e lasciavo che fossero loro a riempire le mie giornate. Inoltre, per quanto riguarda la musica, leggevo, mi documentavo, e poi avevo ripreso il gusto di diffondere la musica che ascoltavo tramite delle compilation di pezzi. <br />
<br />
Nell'anno successivo, quando mi capitava o di uscire in gruppo, o di trovare gruppi di persone più o meno conosciute quando uscivo per conto mio, o quando ci si incontrava in luoghi a tema (tipo una gara di freccette, un concerto, un negozio di dischi) per la prima volta ho fatto caso ad un certo tipo di situazioni che capitava abbastanza spesso: due persone parlano tra di loro (una delle due è una delle mie amicizie, l'altra è o una conoscenza comune, o una sua amicizia) e a un certo punto il mio amico, indicandomi, dice una frase dal significato "se vuoi parlare di questo argomento, vai da lui che ne sa". In quel periodo ritenevo che fosse esagerato farmi apparire come "l'esperto del settore", ma rivedendo quelle scene oggi, nella mia memoria, non posso fare a meno di pensare che sia stato proprio il mio modo di appassionarmi ad un determinato argomento, e al mio modo di approfondirlo e di parlarne che abbiano fatto sì che altri mi dessero questa sorta di patente.<br />
<br />
Da allora sono ormai passati dieci anni, io nel frattempo ho avuto modo di avere le mie prime storie sentimentali, di trovare un lavoro fisso, di andare a vivere per conto mio e di sposarmi, ma in tutto questo tempo mi sono accorto che ripartendo dalle mie passioni, coltivandole, approfondendole e ampliandole nel corso degli anni, ho creato un vero e proprio piccolo mondo personale, indipendente dalle persone che mi stanno accanto, e che quotidianamente mi regala quelle gioie e quelle soddisfazioni che mi rendono fiero e felice della vita che conduco. Soddisfazioni che poi condivido anche con chi mi sta vicino. Una delle frasi che io e mia moglie ci diciamo spesso, che a mio parere fotografa questa situazione a meraviglia è: "Io non ho bisogno di te per stare bene, perché da solo (o da sola se a dirlo è lei) io sto benissimo. Il fatto è che con te sto meglio". Perché siamo due persone, due identità, due mondi distinti che condividono un pezzo di vita e un pezzo di strada, donandosi reciprocamente quella gioia di vivere che ognuno costruisce prima da sé.<br />
<br />
P.S. Ultimamente, poi, durante un colloquio avuto con una psicologa in cui avevo parlato di un po' di cose che ci erano capitate, alla fine la psicologa mi ha chiesto "ma lei, Adriano, come vive tutto questo?" e io le ho risposto: "Io lo vivo comunque bene, perché io ho un mio mondo in cui, quando voglio, entro, mi rifugio, mi scarico dalle tensioni e mi rigenero." e il suo commento è stato: "avere il proprio mondo è molto importante, anzi, fondamentale". Uhmmmmm.... vuoi vedere che questo giro l'ho proprio azzeccata?<br />
<br />
Ciao e a presto ;)</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-13380626376387489312013-03-24T23:19:00.000+01:002013-03-24T23:19:57.301+01:00La Forza dell'abitudine<div style="text-align: justify;">
Sempre per la serie "da frase nasce discorso", ecco che questa volta prendo spunto da una frase di un utente del <a href="http://nathannever.forumfree.it/" target="_blank">Nathan Never Forum</a> che, nel commentare un album della serie gigante uscito in questo mese di marzo, dice così</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
"<span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 19px;">Sono un lettore di Nathan Never in crisi di identità. Sono orfano dello stile e delle atmosfere viettiane[*] completamente sparite con il Nino[**]. Un acquirente per inerzia e non per passione.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit; line-height: 19px;">Ma crescendo ho fatto una promessa a me stesso. Che non avrei mai più acquistato (come erroneamente fatto in passato) un fumetto per abitudine.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; line-height: 19px;">E allora perché Nathan mi fa cadere in questa contraddizione tutti i mesi?"</span></div>
</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 19px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 19px;"><i>Note per i non lettori del fumetto Nathan Never</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><span style="line-height: 19px;"><i>[*] aggettivo legato a Stefano Vietti, scrittore che negli ultimi 10 anni è stato uno degli autori principali nello sviluppo delle storie del personaggio.</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><span style="line-height: 19px;"><i>[**] Sigla per "Nuovo Inizio neveriaNO" con cui si intende l'operazione fatta per i numeri dal 250 al 253 della serie regolare di Nathan Never in cui c'è stato l'intrecciarsi di un vero e proprio riassunto dei primi 20 anni di storie della serie con la trama che, introdotta qualche mese prima nella saga denominata Guerra dei Mondi, avrebbe portato a svelare IL SEGRETO DI SIGMUND (uno dei personaggi più importanti dell'universo fantascientifico in cui si muove Nathan Never).</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><span style="line-height: 19px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;">Visto che ultimamente sono molto ricettivo sugli stimoli che mi arrivano dall'esterno, ecco venirmi in mente ragionamenti riguardo cosa sia il concetto di abitudine e quale sia la sua forza e quindi mi preparo a condividerli su questo spazio virtuale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;">L'abitudine è il rifugio sicuro che ognuno di noi si costruisce e si scava per ripararsi dalla paura dell'ignoto e del diverso, e dall'ansia di dover prendere delle decisioni; è quel meccanismo che nasce ogni prima volta che sentiamo la felicità sulla nostra pelle per qualcosa che facciamo o che ci succede, per cui vorremmo che quell'istante si ripetesse all'infinito (o almeno ad ogni occasione); è quel ritmo di vita che senti tuo e che quindi cerchi di perpetuare più che puoi, perché al suo interno ti senti a tuo agio; è anche quella infida trappola che ti convince che, anche se non sei soddisfatto di ciò che sei, di ciò che hai o di ciò che vivi, è meglio che comunque non cambi perché "<i>Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia e non sa quel che trova</i>". Non solo gli individui, ma addirittura le comunità e i popoli stessi hanno le loro abitudini, che vengono normalmente chiamate tradizioni e questo proprio perché fa parte della natura più profonda dell'essere umano il cercare la sicurezza di ciò che già si conosce e il rifugiarsi all'interno dei propri schemi di giudizio. Perché è più facile lasciarsi guidare da questa sorta di manuale d'istruzioni che ci portiamo sempre addosso, piuttosto che cercare di osservare e di capire sia quel che ci sta intorno, sia ciò che siamo e che proviamo. </span><span style="line-height: 19px;">La forza dell'abitudine è anche quella di generare la speranza a cui ciascuno di noi si attacca per cercare di illudersi che ciò che ci ha reso felici non cambierà mai, ma quando ci rendiamo conto che questo non capita quasi mai, ecco arrivare la delusione e l'illusione ancora più pericolosa del "<i>ma prima o poi tornerà come prima</i>".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;">Per abitudine si può arrivare veramente a fare di tutto, dal mangiare sempre gli stessi cibi, all'approcciarsi alle varie forme d'arte cercando sempre le stesse cose o le stesse caratteristiche; dal costruirci limiti, al giudicare le altre persone; dal parlare dei vari argomenti dicendo sempre le stesse cose, fino addirittura a continuare a vivere assieme anche quando la felicità di condividere la propria vita con la persona in questione è svanita da un bel pezzo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;">Perché continui a comprare Nathan Never ti chiedi? Proprio perché ti ha reso felice per talmente tanto tempo, che adesso covi comunque la speranza che tu possa ancora trovare nelle storie, nelle parole e nei disegni quelle emozioni che prima provavi e che adesso ti sembra che ti abbiano abbandonato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19px;">L'abitudine di per sé non è né buona né cattiva, l'importante è continuare a vivere i singoli momenti e le nostre azioni con la coscienza di ciò che stiamo facendo e con lo spirito di chi mette il proprio entusiasmo ogni volta che agisce e che passa attraverso un pezzo di vita. Perché è proprio così che la vita acquista un sapore unico e autentico momento per momento ed è così che ogni attimo diventa un ricordo prezioso, che varrà la pena di essere raccontato e condiviso anche con chi, di quei momenti, non ha potuto farne parte.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-5730904250339024842012-12-28T23:59:00.000+01:002012-12-28T23:59:48.109+01:00La variabile (in)dipendente... parte 2<div style="text-align: justify;">
Tranquilli, non vi siete persi la parte 1, è proprio che non l'ho ancora pubblicata! Perché, allora, intitolo questo post "parte 2"? Semplicemente perché contiene quella che io considero la seconda parte di un discorso più ampio che sto preparando ma, visti i miei tempi di scrittura e la promessa fatta ad un'amica di esprimere quanto prima questa parte di discorso, ho preferito scrivere e pubblicare prima questa, perché se no finiamo quasi alle calende greche!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Andiamo quindi ad incominciare, dicendo di cosa tratta questo post, ovvero della discriminazione femminile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' di pochi giorni fa la notizia che un prete ha giustificato il femminicidio (e su questa parola, così come su molte altre ho poi un'osservazione da fare a margine) e, come al solito, si è riaccesa (anche se ho la sensazione che non si spenga mai) la polemica sull'odio che gli uomini hanno per le donne e sulla discriminazione che le donne subiscono.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Premesso che l'esistenza di uomini che discriminano le donne, che usano loro violenza fisica o psicologica (o anche entrambe) e che ritengono le donne creature inferiori sia un fatto tanto brutto quanto vero, la domanda che vorrei porre è: siamo sicuri che sia solo ed esclusivamente questa la radice profonda della discriminazione femminile? Siamo sicuri che tutto si possa ridurre ad una guerra triste e violenta tra certi uomini e le donne?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per introdurre quello che io considero il cuore del problema, ho due cose da dire: la prima è la considerazione che, a livello personale, un carattere si forma anche sulla base degli stimoli che riceve dal mondo esterno, in particolare da tutto ciò che ognuno di noi vede attorno a sé e, quando sei bambino, anche dai comportamenti che vedi nelle persone che tu hai inconsciamente preso ad esempio ed a modello di vita; la seconda è il racconto di un episodio accadutomi un giorno che andavo a lavoro in treno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ero nello scompartimento del treno pendolare Torino-Milano con una mia amica laureata in psicologia infantile e con una sua amica maestra che lavoravano entrambi con i bambini in età da asilo o massimo da elementari e, mentre loro facevano il più classico dei discorsi tra "differenze tra uomini e donne", io intervengo dicendo:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Scusate ma, visto che voi lavorate coi bambini dai 4 ai 7-8 anni posso chiedervi un paio di cose?"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al loro "Sì" ecco lo sviluppo del discorso:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io: "Cosa vi rispondono i bambini quando chiedete loro COSA FARAI DA GRANDE?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Loro: "Rispondono di tutto di più, dicendo i mestieri dai più normali ai più astrusi".</div>
<div style="text-align: justify;">
Io: "E quando chiedete la stessa cosa alle bambine, loro cosa vi rispondono?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Loro: "9 su 10 rispondo che vogliono sposarsi e avere tanti bambini per fare le mamme".</div>
<div style="text-align: justify;">
Io: "Vi siete mai chieste IL PERCHE' di questa cosa?"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il loro sguardo attonito è stato tutto un programma.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Proviamo a pensare a che tipo di stimoli si trova davanti una bambina:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I giochi che vengono definiti "da bambine" sono: i bambolotti, simulacri di quei bambini a cui si da già per scontato che loro in futuro facciano da madri; le case delle bambole che molte bambine si divertono a rivoluzionare quasi quotidianamente spostando stanze e mobili, simulacri delle case a cui si da già per scontato che loro baderanno in futuro; le cucine e gli elettrodomestici in miniatura (quando addirittura non si mettono loro in mano elettrodomestici veri come l'aspirapolvere) e così via discorrendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se poi parliamo dell'estetica (sia nel vestire che in altri campi) vediamo che gli stimoli che le bambine ricevono fin dalla più tenera età, stabiliscono un canone molto preciso e ramificato sia su ciò che "è bello" (o elegante che dir si voglia) sia su ciò che è brutto. Se vesti un determinato abito di un colore X, questo colore dovrà per forza essere associato ad una serie di colori prestabiliti e dovrà assolutamente evitare di essere associato ad un'altra serie di colori perché con i primi STA BENE e con gli altri STA MALE e, inoltre, questo tipo di combinazioni che STANNO BENE o STANNO MALE, riguardano anche il taglio ed il tessuto dei singoli capi di vestiario; una ragazza che abbia un corpo con una caratteristica principale (più o meno alta, più o meno formosa, con un viso più o meno regolare) avrà degli abiti che l'estetica canonizzata gli dice essere ADATTI a lei e abiti che NON SONO adatti. Praticamente si costringono le bambine a maturare solo quei gusti personali che si adeguano ai canoni prestabiliti. Si arriva addirittura a definire quali comportamenti siano CONVENIENTI o SCONVENIENTI in relazione agli ambienti in cui ci si trova ed alle persone con cui si sta interagendo, perché tutto deve essere studiato fino al minimo dettaglio e, quando capita che la bambina, ormai ragazza, si chieda il perché di tutto questo la risposta degli adulti (e delle donne in particolare) fin troppo spesso è "se no come lo trovi un uomo?" </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Praticamente tutto (o comunque la grande maggioranza degli stimoli esterni) nella vita di un essere umano di sesso femminile, se guardate, parla di FAMIGLIA, CASA, FIGLI, FIDANZATO/MARITO ed è questo il punto fondamentale: siete talmente bombardate con stimoli a senso unico che in molti casi la vostra fantasia di bambine e di ragazze si atrofizza verso un unico e solo obiettivo a cui puoi solo decidere o di sottometterti o di ribellarti. Il problema è che, qualunque delle due modalità tu scelga, sarai messa in condizione di doverti comportare o secondo il canone tradizionale, o secondo il canone detto anticonformista (e tra l'altro questo è un meccanismo di controllo che viene usato sia nei confronti delle donne che degli uomini, ma su questo scriverò in un altro post). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è la prima vera discriminazione nei vostri confronti: vi rubano il gioco e la fantasia! Ovvero gli strumenti principali che abbiamo nell'infanzia per imparare ad esprimerci e a relazionarci col mondo esterno. Fin dalla più tenera infanzia e mano a mano che crescete diventando prima ragazze e poi donne, venite letteralmente forgiate, plasmate e programmate per vivere la vostra vita con un unico scopo e secondo un unico schema.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E la cosa più atroce di tutta questa situazione è che, con la capacità che avete di vivere fino in fondo le emozioni che provate, potreste veramente vivere delle vite straordinarie, se solo riusciste a sbloccare la vostra fantasia e la vostra voglia di giocare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se pensate che stia esagerando, vorrei invitare tutte le donne che sono almeno anche madri a pensare a questa situazione:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siete in pensione, tutti i vostri figli stanno vivendo la loro vita in maniera indipendente e lontano dalla vostra casa e siete sole. La domanda è: da che cosa traete la gioia di vivere se non avete attorno più nessuno a cui dedicarvi?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E a questo punto torno a chiedermi:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo sicuri che gli ostacoli per la parità tra uomini e donne arrivino SOLO ed ESCLUSIVAMENTE dagli uomini?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi invito a riflettere su quanto ho scritto e gradirei che, chi vuole, lasci un suo commento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao e a presto.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-11703212431466712012-11-29T22:49:00.000+01:002012-11-29T22:49:59.725+01:00Uno sguardo sulla fineEsistono momenti in cui stai pensando ad alcune cose che vorresti scrivere, ci lavori su, cominci a costruire i vari discorsi, a dar loro forma e anche a chiederti quale scrivere prima e quale dopo e, all'improvviso, ecco che l'ambiente esterno ti catapulta addosso da più fonti un argomento che non c'entra assolutamente nulla con ciò che tu hai in mente, ma che sostituisce di botto tutto quello su cui hai girato fino a quel momento.<br />
<br />
Stavo mettendo in ordine le idee per scrivere dei post che parlassero della mia passione per i fumetti, del mio essere caotico e bambino, pur senza essere infantile, e di una pericolosissima malattia che io chiamo S.R.G. (e non pensate che io vi dica adesso cosa significa questo acronimo, perché lo svelerò solo quando ne parlerò più diffusamente) ma, nel giro di poco meno di una giornata mi è capitato di captare conversazioni e scritti che puntavano sul concetto di "Fine" inteso sia come morte, sia come termine di un sentimento o di storia, sia come consunzione di un qualcosa e quindi mi dico: "E va bene, affrontiamo il discorso sulla fine" e, per iniziare voglio partire da uno spunto datomi da un post del blog "<a href="http://ragnovelenoso.blogspot.it/2012/11/casalinguo.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+IlRagnoVelenoso+(Il+Ragno+Velenoso)" target="_blank">Ragno Velenoso</a>", in particolare quando dice che<br />
<br />
<span style="background-color: black; color: white;">"<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 18px;">la gente comincia a fare qualsiasi cosa con l'ottimismo/pessimismo di dire </span><i style="line-height: 18px;">Non finirà mai</i></span><i style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">"</i> </span><br />
<br />
(e tra l'altro io ci aggiungo anche la frase "non cambierà mai")<br />
<br />
Tutte le volte che sento parole del genere l'unica cosa che riesco a percepire è la volontà di chi le pronuncia di illudersi che possano esistere situazioni senza una fine e/o senza cambiamenti.<br />
<br />
Possibile che sia così difficile per noi accettare il fatto che esiste una fine per tutto ed è anche giusto che sia così?<br />
<br />
E' tutta la giornata che nella mia mente si rincorrono ricordi di tre particolari discorsi che mi sono trovato a fare, due con mia moglie e uno con il sacerdote che ci ha sposati e, vista la loro attinenza con questo discorso, li condivido.<br />
<br />
Mancano pochi mesi al matrimonio e , visto il fatto che lei è credente e praticante, mentre il sottoscritto è completamente agnostico e pure non battezzato, il sacerdote (che già conosceva la mia futura moglie da diversi anni) aveva chiesto di potermi parlare a quattrocchi e, per questo, avevamo combinato di trovarci a Roma, dove sapevamo che, a breve, saremmo dovuti andare tutti. Arriva così il pomeriggio in cui abbiamo appuntamento e, dopo aver parlato di alcune cose tutti e tre assieme, lei esce e io e il sacerdote iniziamo a parlare. A un certo punto il discorso cade proprio sul concetto di "per sempre" e, a quel punto, ecco che mi trovo a dire: "Io so benissimo che la mia storia con lei finirà e su questo non ci sono dubbi. Perché, se va bene, la storia finirà con la morte di almeno uno dei due e quindi vorrà dire che avremo condiviso la nostra vita fino alla fine, ma questo potrebbe anche non capitare, perché potremmo trovarci a capire che non riusciamo più a vivere assieme senza farci del male, e quindi potremmo decidere di andare ognuno per la propria strada. Non so cosa ci porterà il futuro, se sapremo essere felici assieme oppure no, ma io so che sono disposto a vivere questa storia fino alla fine".<br />
(Tra l'altro nella pps che io e mia moglie abbiamo fatto con alcune foto tratte dal giorno del matrimonio, l'ultima di queste è una sua foto in cui sta ridendo di gusto che abbiamo deciso di commentare con la frase "Fino alla fine"!)<br />
<br />
Siamo verso la fine del 2010, in uno dei periodi più duri che abbiamo affrontato finora. Mia suocera è morta da pochi mesi e il dolore di mia moglie è un qualcosa di quasi solido che staziona attorno a lei e, spesso, parliamo un po' per ricordare e un po' per esorcizzare il tutto eppure, da qualche tempo, un pensiero mi ronzava in testa e per questo ne ho parlato con lei e le ho detto: "E' vero, tua madre è morta. Capisco il dolore che provi e capisco il fatto che ne senti la mancanza, ma vorrei farti una domanda: vuoi pensare un attimo al momento in cui è morta? Era in vacanza con suo marito, l'uomo con cui ha condiviso ben 51 anni della sua vita; era felice ed allegra; era felice per te, perché aveva la coscienza che tu avevi la tua vita e camminavi sulle tue gambe, perché ha visto che hai saputo affrontare tutte le difficoltà che ti sei trovata davanti e hai raggiunto quello che volevi... un secondo prima rideva e scherzava, e il secondo dopo non c'era più. Riesci ad immaginarti un momento e un modo migliore per morire?"<br />
<br />
E' l'estate del 2005, stiamo assieme da pochi mesi e, una sera, affittiamo il dvd de "I ponti di Madison County" (evito di parlare del film, perché se no non finisco più). Quando finisce io la guardo e le dico: "non farmi mai una cosa del genere: se vedi che con me non sei felice, non stare con me per abitudine o per pietà, ma abbi il coraggio di dirmelo e io ti lascerò andare. Non importa il sentimento che provo per te, perché tu, come ogni altro, hai diritto a vivere felicemente e, visto che può capitare che, nonostante i sentimenti e le buone intenzioni, io non sia la persona adatta per far sì che ciò accada, allora il restare assieme sarebbe solo uno spreco di tempo".<br />
<br />
Tutto finisce e nulla è scontato nella vita, ma quello che ho capito è che l'importante è vivere appieno ogni momento esprimendosi sempre in maniera sincera, perché è guardando sempre in faccia alla realtà che puoi affrontarla sempre al meglio.<br />
<a href="http://www.blogger.com/"></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-7432217531968836502012-11-04T22:48:00.002+01:002012-11-07T19:11:21.336+01:00Time What is Time<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ci sono volte in cui avresti voglia di spiegare una tua idea, ma i concetti e i modi in cui vorresti spiegarla ti rimbalzano continuamente in testa in mille modi differenti e non sai mai né se sceglierne uno, né se una combinazione di quelli che ti vengono in mente. In ogni caso, che sia uno solo od una combinazione, non riesci a capire quale scegliere. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A volte capita che questi concetti restino quasi seppelliti per anni, fino a che non trovi un punto di partenza adatto... e a volta capita che l'incipit adatto non sia farina del tuo sacco, ma di quello di qualcun altro.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per questo, prima di tutto, volevo farvi leggere questa pagina tratta da un fumetto che ho avuto modo di rileggere per intero poco tempo fa: il fumetto in questione è GEA, ideato scritto e disegnato da Luca Enoch e edito dalla Sergio Bonelli Editore.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
(Se qualcuno poi volesse recuperare l'albo da cui è tratta questa pagina si tratta del n° 7 della serie di 18 albi intitolato LA CROCIATA DI CLIVE).</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgejVUcgfh0sh-PE0ZRUTCoPUoo6mYSWCrgA6Poi9xJsgbiBa1CePEdq0wyqzOLYnQZdvno9keCoofZQCGxToZztrNA-7uGWWazYcbOse4Y3DjnOhys_Spu1GBit12udf-s9CDk8WilnqdR/s1600/tempo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgejVUcgfh0sh-PE0ZRUTCoPUoo6mYSWCrgA6Poi9xJsgbiBa1CePEdq0wyqzOLYnQZdvno9keCoofZQCGxToZztrNA-7uGWWazYcbOse4Y3DjnOhys_Spu1GBit12udf-s9CDk8WilnqdR/s640/tempo.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come avete potuto capire il punto centrale del discorso che Gea (la ragazza bionda con gli occhiali) si sente fare dall'altro personaggio, riguarda il tempo e il modo in cui noi lo approcciamo. Quante volte sentiamo dire (o diciamo) "vorrei fare [qualsiasi cosa ti venga in mente] ma non ho il tempo di farla" oppure "non ho più tempo per me" o "non mi resta il tempo di fare nulla"? Io sto sentendo queste frasi talmente tante volte, che comincio davvero a pensare che siano troppe. Davvero il tempo che abbiamo è così poco, o forse non saremo noi a starlo utilizzando male? Non saremo forse noi a sprecarlo in attività che di fatto non ci servono né a sopravvivere né a gioire o a godere della nostra vita, ma che pensiamo comunque di dover fare perché "non ne possiamo fare a meno"?</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal marzo 2004 io lavoro a 100 km di distanza da casa mia e, fino a dicembre dello scorso anno, facevo il pendolare sul treno. Quella particolare condizione faceva sì che la mia giornata fosse preventivamente programmata da fattori esterni (orari di lavoro e orari dei treni) per 15 - 16 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, eppure, nonostante quello, vedevo che il tempo "per me", per esprimere me stesso e per coltivare quelle mie passioni che arricchiscono la mia vita con la gioia e la felicità che va oltre la soddisfazione di sapere che puoi sopravvivere nel mondo con le tue sole forze, sono sempre riuscito a trovarlo. A volte toglievo qualche frazione di tempo al sonno, a volte o sfruttavo il viaggio o mi ritagliavo momenti in cui mi isolavo dal mondo esterno, a volte organizzavo proprio i miei impegni in modo tale che ci fosse sempre e comunque un momento di tempo che io potessi utilizzare esclusivamente per me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel corso degli anni mi sono sempre sentito dire da svariate persone che loro "non avevano tempo, perché dovevano lavorare".... Ma io mi chiedo: ma lavorare per chi? Per un'azienda? Per una famiglia? Per i figli? Per l'universo mondo? Vedo persone vivere praticamente sul posto di lavoro, che non ascoltano neanche quando il loro corpo gli dice con la malattia che dovrebbero fermarsi; vedo persone che si affannano a cercare di accumulare più denaro possibile, per poi non avere la minima idea di come usarlo; vedo persone che si annullano o nel seguire i propri parenti, indipendentemente dal fatto che i parenti in questione li rispettino o li disprezzino o nell'adeguarsi ai gusti e alle esigenze della persona con cui vivono; vedo persone che non riescono a star ferme neanche un momento ad ammirare la bellezza che li circonda (sia questa sotto forma di paesaggio, di lettura o di musica); vedo persone che fanno tutto per i propri figli e per la propria casa, ma si dimenticano di regalarsi un momento per fare quello che a loro da piacere. Vedo tutte queste persone e, guardandole negli occhi e sentendo i loro discorsi, vedo e sento la loro insoddisfazione per ciò che stanno vivendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo, ultimamente, torno spesso a chiedermi:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma davvero tutto quello che pensiamo di dover fare è proprio necessario? </div>
<div style="text-align: justify;">
E' davvero così indispensabile "fare buona impressione" sugli altri?</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo davvero bisogno di tutto quel denaro che pensiamo di dover accumulare?</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo così sicuri che l'amore e la vita richiedano veramente tutto questo sacrificio?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ultimamente queste domande mi ronzano parecchio in testa e la risposta che mi viene da dare, però, sempre più spesso è un semplice "No".</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-14277335368673820182012-10-13T22:23:00.000+02:002012-10-13T22:37:46.751+02:00Movin' On.... Part 2Ovvero: IL GIORNO PIU' LUNGO<br />
<br />
<br />
E' la mattina del 5 settembre 2012. Alle prime luci dell'alba un micio e una strega osservano la loro tana letteralmente invasa dagli scatoloni e si guardano. Non servono parole, perché entrambi sanno che cosa sta per succedere: saluteranno definitivamente la casa che gli ha ospitati negli ultimi 5 anni e mezzo e che, nell'ultimo anno, aveva realmente cominciato ad entrare in crisi da "troppo riempimento", per spostarsi in quella nuova casa per cui tanto avevano parlato, progettato e lavorato.<br />
<br />
Sono momenti che ciascuno dei due vive in modo diverso, sentendo sulla sua pelle le sensazioni regalate dal cambiamento, dopo di che... ecco giungere sul luogo la squadra dei traslocatori, composta da 5 persone, con: 2 camion (di cui uno per la gru e uno per trasportare la "casa in scatola"), 1 furgone e 1 veicolo di misura intermedia che loro, in gergo tecnico, chiamano comunque furgone ma, vista la forma, io chiamo comunque camion (e per tanto d'ora in avanti chiamerò questo mezzo intermedio "camioncino").<br />
<br />
Visto che nel camioncino (già pieno fino all'orlo), c'erano tutti i mobili e le cose che arrivavano dalla casa di Lecce più una cucina che ci è arrivata in regalo da una coppia di miei amici, che dovevano togliere i mobili dalla casa che stavano vendendo, la casa in scatola avrebbe dovuto essere messa nel camion più grande e, allora, ecco che già all'alba delle 7.30 di mattina, iniziano i lavori di carico.<br />
<br />
Mentre uno dei cinque viene spedito a svuotare la cantina (sfruttando un po' di scatoloni portati apposta, visto che con la rimanenza delle scatole portate il giorno prima per imballare si rischiava di non averne a basta) ecco che gli altri quattro si coordinano per spostare gli scatoloni e i mobili, prima dalla casa alla gru e poi dalla gru al camion (con anche qualche scenetta gustosa del tipo uno dei traslocatori che viaggia tranquillo sulla piattaforma della gru e mia moglie a cui vengono le vertigini anche solo al pensiero) e mentre ci si avvicina al mezzogiorno, il traslocatore anziano sentenzia in mia presenza: "ieri non ne potevo più di imballare roba. Oggi non ne posso più di caricare sul camion!"<br />
<br />
Quando si parte da casa vecchia, sono ormai le 12.30 passate e si ha:<br />
<br />
1) Il camioncino col contenuto che arrivava da lecce e da lodi<br />
2) Il camion pieno fino all'orlo del contenuto di casa vecchia<br />
3) Il ducato che era già stato riempito una volta con i mobili che poi avremmo lasciato ad un mercatino locale dell'usato, e poi una seconda volta con due divani presi dal suddetto mercatino e la rimanenza dei mobili di casa vecchia che sarebbe stato traslocato.<br />
<br />
Subito dopo l'arrivo a casa nuova di tutta la colonna, passa un'oretta circa in cui sia la squadra del trasloco che noi ci rifocilliamo dopo una mattinata decisamente sostanziosa, dopodiché inizia la fase di riempimento di casa nuova.<br />
<br />
Mentre i traslocatori si dannano letteralmente per portare su tutto quanto, io e mia moglie siamo una sorta di moto perpetuo per dare le indicazione su dove mobili e scatoloni vari dovessero essere dislocati tant'è che, ogni tanto, mi tocca far sedere la mia mogliettozza quasi a forza, quando vedo il suo viso farsi quasi cianotico, ma la scena più comica avviene verso le 16.30 e ha come protagonisti mia moglie, una nostra amica comune e il traslocatore anziano che, una volta svuotati ducato e camioncino, hanno il seguente scambio di battute:<br />
<br />
Amica comune a mia moglie: "certo che ne avete adesso di roba da sistemare!! ma come farete a far stare tutto in casa?!?"<br />
<br />
Traslocatore anziano ad amica comune: "E il bello deve ancora arrivare!"<br />
<br />
Amica a traslocatore: "Ma non avete finito di svuotare il camion?!?!?"<br />
<br />
Traslocatore: "veramente c'è ancora tutto il contenuto dell'appartamento di cossato da tirare su, che sta nel camion!!"<br />
<br />
Amica comune.... <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8bSGgU7Wzn8XhNy52PSmXXOmmpsYZ8YNcZqc7uSmE0k2FfuKHiYmkjC2d0rIUVLJGZ98T9D6WO4fMIq4XGgSyJy2_0nqq4IU-NtiksrvGvd2yI1Nb3CFFZPhQrhkksVSgxK0N7YijKMO8/s1600/Shout_emoticon.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8bSGgU7Wzn8XhNy52PSmXXOmmpsYZ8YNcZqc7uSmE0k2FfuKHiYmkjC2d0rIUVLJGZ98T9D6WO4fMIq4XGgSyJy2_0nqq4IU-NtiksrvGvd2yI1Nb3CFFZPhQrhkksVSgxK0N7YijKMO8/s200/Shout_emoticon.png" width="200" /></a></div>
TUMP!!!!<br />
<br />
<br />
IO: <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvpQzHRQIGj4VtgAAVnjR96KoFI1nVdVYloH7MFbyDH6kWSRQujzBsIYkiFhA1CbJ2YuJF__Tqnv_C8PWE5jJQkCbT2B6xOjUorGJ_M7n9v5hdrWHJybkytPvsdlfLH8e0LYl-S9M6Ix-0/s1600/laughing-emoticon-vector1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvpQzHRQIGj4VtgAAVnjR96KoFI1nVdVYloH7MFbyDH6kWSRQujzBsIYkiFhA1CbJ2YuJF__Tqnv_C8PWE5jJQkCbT2B6xOjUorGJ_M7n9v5hdrWHJybkytPvsdlfLH8e0LYl-S9M6Ix-0/s320/laughing-emoticon-vector1.jpg" width="304" /></a></div>
Verso le 22 casa nuova è piena zeppa di mobili e scatoloni, i traslocatori sono andati via dopo aver finito tutto che erano le 19.30 e noi, stanchi e sfatti, ci accingiamo a passare la prima notte in casa nuova, contenti di esserci e coscienti di tutto il lavoro che ci aspetta per svuotare e riordinare i quasi 200 scatoloni stivati nelle varie stanze.<br />
<br />
Il seguito alla prossima puntata :)<br />
<br />
per leggere il punto di vista della streghetta... <a href="http://creativando-creativando.blogspot.it/2012/10/trasloco-puntata-numero-2.html" target="_blank">clicca qui</a><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-43592735011830605682012-09-25T21:27:00.001+02:002012-09-25T21:30:50.706+02:00Orgoglio...So cosa significa per te quello che è successo oggi<br />
So che ne avevi bisogno per tutto quello che ti è accaduto<br />
So che ne avevi bisogno per tutti quelli che ti hanno disprezzato e vilipeso<br />
So quanta fatica ti è costato.<br />
<br />
Sappi che sono molto orgoglioso di te e di come sei, ma lo sono comunque, a prescindere da oggi.<br />
<br />
Perché basta la tua lotta quotidiana contro la malattia<br />
Perché basta la tua forza di voler affrontare ogni nuovo giorno col sorriso sulle labbra<br />
Perché basta la tua determinazione nel perseguire i tuoi obiettivi<br />
Perché basta la tua sensibilità verso gli altri, anche se a volte faresti meglio a pensare un po' più a te stessa<br />
Perché basta il modo in cui cerchi sempre di rialzarti dopo ogni colpo che la vita ti scaglia contro<br />
Perché basta la persona che sei per farmi dire che sei eccezionale e che sei una delle migliori persone che io abbia mai conosciuto e per questo io sono orgoglioso di quello che sei e ti ringrazio di avermi accolto nella tua vita e di aver lasciato che diventassimo marito e moglie.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-56302152850436776792012-09-10T21:54:00.001+02:002012-09-10T21:57:59.171+02:00Movin' On.... Part 1Ovvero..... MA QUANTO E' PIENA QUELLA CASA?!?!?!?<br />
<br />
Antefatto<br />
<br />
Era il 27 marzo 2005, da poco più di una settimana, vivevo da solo in casa mia, un appartamento di poco più di 45 metri quadri acquistato da pochi mesi, e, volendo condividere con alcune conoscenze ed amicizie come l'avevo sistemata, ho mandato via mail alcune foto ad amici e colleghi; dopo pochi minuti, mi arrivano praticamente in contemporanea due mail di risposta da due mie colleghe con una frase detta praticamente in stereofonia.... MA QUANTO E' PIENA CASA TUA?!?!?!?!<br />
<br />
Di lì a poco più di un mese, ho conosciuto la donna che sarebbe poi diventata mia moglie e, tenendo comunque conto del fatto che io continuavo ad ampliare le mie collezioni di cd e fumetti, dal marzo 2007, la mia casetta ha dovuto fare i conti anche con il fatto che la mia futura moglie era venuta a convivere con me, portando con sé le sue passioni e i suoi oggetti (anche se solo in parte, perché già allora tutti non ci sarebbero stati neanche mettendoli dentro con una pressa). Fin da prima della convivenza, in ogni caso, tutti e due ci eravamo accorti che la mia tana era un po' troppo piccola per due persone come noi e quindi, dopo esserci sposati, siamo partiti con la ricerca di una nuova casa che potesse soddisfare le esigenze di entrambi.<br />
<br />
Non sto a ricordare tutte le traversie che abbiamo passato (chi volesse saperne di più cerchi pure tra i vecchi post di questo blog o del <a href="http://creativando-creativando.blogspot.it/" target="_blank">blog di mia moglie</a>) ma alla fine siamo arrivati al momento di traslocare dalla mia tana al nostro antro e.....<br />
<br />
CAPITOLO 1 --> Come ti sconvolgo un traslocatore professionista<br />
<br />
E' il 4 settembre 2012 e, in un momento in cui non possiamo vederli, due delle persone che ci avrebbero fatto il trasloco sono a colloquio con il loro capo, che aveva fatto un sopralluogo qualche settimana prima, e li avvisa: "occhio che la casa è piccola.... ma è MOLTO TOSTA!". Al momento dell'arrivo dei due traslocatori, che nella giornata avrebbero dovuto imballare tutto ciò che c'era in casa (N.B. in quel momento CD e Fumetti erano già stati preventivamente inscatolati da noi nella modica quantità di 54 scatole) l'unica persona in casa è mia moglie ma io mi immagino la loro faccia perché, quando il giorno dopo mi sono trovato a parlare col traslocatore anziano del gruppo, lui mi ha detto "quando sono entrato ieri in questa casa sono rimasto scioccato dalla quantità di cose che c'era dentro". Altro piccolo dettaglio è stato che loro avevano portato 100 scatoloni per poter imballare sia la casa che la cantina... dopo 4 ore e mezza di continuo imballo, mia moglie mi manda un messaggio sul lavoro che mi dice "i traslocatori temono di non aver abbastanza scatoloni per imballare tutta casa"...<br />
<br />
Che dire se non: 2 persone, 45 mq di casa..... e io e mia moglie abbiamo mandato in crisi una ditta di traslochi?!?!?<br />
<br />
Per il secondo capitolo, ci sentiremo presto ;)<br />
<br />
per chi volesse anche leggere l'altra campana... <a href="http://creativando-creativando.blogspot.it/2012/09/trasloco-puntata-numero-1.html" target="_blank">clicchi qui</a><br />
<br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-53792993704407488432012-08-27T22:36:00.000+02:002012-08-27T22:36:24.716+02:00Tra 10 giorni....Tra 10 giorni, io e mia moglie viaggeremo attraverso nuovi spazi<br />
Tra 10 giorni, io e mia moglie ci gusteremo nuovi colori<br />
Tra 10 giorni, io e mia moglie ci beeremo di nuovi panorami<br />
Tra 10 giorni, io e mia moglie passeremo dal nostro al NOSTRO<br />
Tra 10 giorni, un capitolo della nostra vita finirà, e se aprirà un altro...<br />
<br />
Tra 10 giorni, finalmente, cominceremo a vivere nella NOSTRA nuova casa.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6512421014490409388.post-25873063449109075852012-07-27T16:00:00.000+02:002012-07-27T16:00:05.143+02:00F. F. F.Ovvero: F(inalmente) F(accio) F(erie)! :D<br />
<br />
Ebbene sì, da ieri pomeriggio alle 17.30 (ora della mia uscita dall'ufficio) sono ufficialmente in ferie e, questa volta, ne voglio proprio scrivere perché, anche se è un qualcosa che accade comunque tutti gli anni almeno una volta, la situazioni di quest anno in particolare le rende speciali. Perché? Semplicemente per il fatto che in questa occasione il mio bisogno di fermarmi e staccare la spina per un po' era arrivato oltre i livelli di guardia. Avete presente quando avete la chiara percezione che vi state muovendo solo ed esclusivamente perché le ore di sonno vi bastano solo per accumulare quella minima riserva di energie psicofisiche per arrivare a fine giornata? Ecco, sono in questo stato da almeno 2 mesi, quindi questo giro di ferie sarà fatto decisamente A PELLE DI LEOPARDO.<br />
<br />
Inoltre, tra poco più di un mese, avverrà il trasloco verso casa nuova, i cui lavori ci hanno fatto anche abbastanza penare, ma che si stanno concludendo molto positivamente. Si prepara un altro autunno bello intenso, e speriamo che la prossima annata sia un attimo più quieta di questa.<br />
<br />
A presto!Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07345579298550887020noreply@blogger.com0