lunedì 3 ottobre 2011

the place that I call(ed) home


Data: 10/12/2004
Luogo: un ufficio nel biellese
Protagonisti: Io, un mio parente e tre persone ciascuna delle quali ha una caratteristica che le rende molto ben distinguibili.

La prima ha una faccia tra il serioso e il soddisfatto e praticamente non spiaccica quasi mai due parole una in fila all'altra; la seconda sta defilata con sul volto un espressione tendente all'arcigno e tiene in mano un rettangolo di un tipo di carta un po' strana che sembra influenzare il suo umore in maniera inversamente proporzionale alla distanza del rettangolo suddetto dal petto del suddetto tizio (che questo rettangolo sia una nuova forma di pace maker portatile che agisce senza bisogno di essere impiantato chirurgicamente? mah!); il terzo legge senza sosta e a velocità notevole una serie di facciate di fogli protocollo dattiloscritti in cui si riesce, ogni pochi capoversi, a ripetere almeno 3 volte gli stessi concetti ogni volta con parole lievemente differenti (sarà forse l'esecuzione di un esame di grammatica basato sui sinonimi??)

A un certo punto il lettore si ferma e io, lui e il serio iniziamo a scrivere in maniera quasi compulsiva praticamente la stessa cosa per un numero di volte indeterminato dopo di che, l'arcigno passa al serioso lo strano rettangolo e hai visto che nel passaggio del rettangolo in questione l'arcigno impallidiva tanto quanto
il serioso prendeva colore sul viso (ahhhhh ho capito tutto! E' un nuovo tipo di lampada abbronzante portatile!!!!) e dei pezzi di vari metalli con varie forme e lunghezze passano dal serioso a me, dopodiché ognuno se ne va per la sua strada.


Data 30/09/2011

Luogo: un ufficio nel biellese
Protagonisti: Io, un mio parente e tre persone ancora ben distinguibili tra loro.

La prima ha l'aria soddisfatta e parla costantemente facendo battute e ammiccamenti un po' a tutti gli altri presenti; la seconda ha sempre vicino a sé un rettangolo, che mi sembra molto simile a quello che avevo visto girare di mano in mano quasi sette anni prima, e vedo che tanto più il rettangolo in questione è vicino alla persona che ne è custode, quanto più lei tende a sudare (non ho ancora capito a che serva questo maledetto rettangolo, adesso sembra fare l'effetto di una sauna); la terza persona si comporta esattamente nello stesso modo in cui la sua figura omologa si era comportata la volta prima (penso sempre di più che gli insegnanti di lettere non dovrebbero insistere così sui sinonimi se no ogni scritto diventa un'appendice del vocabolario)

Quando il lettore si ferma Io, il mio parente, l'ammiccante e lui siamo colti dallo stesso attacco di grafomania (mi sembra di rivedere tanti piccoli emuli di Jack Nicholson che in Shining scriveva sempre "IL MATTINO HA L'ORO IN BOCCA") dopodiché la custode cede il rettangolo all'ammiccante e l'ammiccante porge a me ed al mio parente altri pezzi di vari metalli e di varie forme (che fantasia che hanno nessuno di questi pezzi ha la benché minima somiglianza all'altro).


In buona sostanza: ABBIAMO FATTO IL ROGITO DI CASA NUOVA!!! :D


Per la seconda volta nella mia vita, quindi, acquisto un luogo che posso chiamare "casa", anche se, da allora ad oggi, alcune cose sono cambiante:

Allora il parente che mi accompagnava era mio padre, e l'acquisto in sé ha segnato il mio passaggio dalla vita nella famiglia di origine alla vita indipendente e l'appartamento acquistato in quell'occasione è stato poi arredato e pensato a mia misura e a mio uso e consumo. In questo appartamento, poco tempo dopo, ho accolto la persona che sarebbe poi diventata mia moglie, ma ancora oggi questa la sento come casa MIA, anche se nel corso del tempo è stata riadattata per far fronte sia alle esigenze di mia moglie come persona singola, sia alle esigenze comuni di coppia.

Adesso il parente che ha condiviso il secondo acquisto è mia moglie e l'appartamento acquistato con questa nuova operazione è stato cercato, pensato e voluto da ciascuno di noi due perché potesse diventare casa NOSTRA, e lo stiamo progettando assieme, tra discorsi idee e sfottò, perché possa essere il nostro rifugio e  lo specchio fedele di ciò che siamo, sia come individui che come coppia, ed è bello vedere come ci stiamo divertendo a confrontarci nel nostro modo di vedere e di vivere gli spazi in modo tale che il risultato di questo sia un posto in cui i nostri due mondi si incontrino e si mescolino per arricchirsi l'un l'altro.

Penso a quando siamo usciti dagli uffici della banca con in mano le chiavi di casa NOSTRA, e al fatto che, per prima cosa, siamo entrati in una panetteria a prendere 2 meringhe a testa una bottiglietta di coca e una di aranciata e siamo andati in casa nuova a brindare: che bella soddisfazione! E non posso non pensare che, visto il momento appena passato (per avere un'idea leggetevi il mio post "la migliore risposta di sempre") l'idea di accelerare le pratiche per poter così anticipare il rogito di casa (teoricamente l'ultimo giorno disponibile era il 19 novembre) sia stata assolutamente un toccasana perché era un momento in cui avevamo veramente di buone notizie e, in questo modo, ce le siamo create.


Dal 30/9/2011, quindi, è partita ufficialmente la fase 3 del "progetto casa", ovvero prendere accordi per far iniziare i lavori e progettare l'arredamento in modo tale da poter traslocare entro fine anno per partire, con l'anno nuovo, con una nuova avventura nella NOSTRA nuova casa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La VOSTRA CASA non poteva avere un inizio più promettente e romantico, sono contenta per voi e per me e Titti visto che mi sono già invitata :)
FioreS

creativando - creativando ha detto...

mi sento"leggermente" coinvolta in questo acquisto.
sarà perchè ero li al tuo fianco mentre mettevamo firmesu firme?!?!?!
sarà che ho battutto non so più quante agenzie immobiliari, per poi trovarla tramite un passaparola tra amici!
sarà che sto tenendo tutti i contatti per farci fare i preventivi per i lavori?
sarà che oggi quando mi sono arrivati i primi progetti per la "forse" nostra futura cucina......ho pensato - sto sognando!!!
sarà che fare tutto questo per noi, per la nostra tana.....è una cosa meravigliosa!
non vedo l'ora di andare a vivere nella nostra casa!